Compositore inglese, nato a Manchester l'8 settembre 1934. Ha studiato al Royal Manchester College of Music, ma un influsso decisivo sulla sua formazione ha avuto G. Petrassi, di cui è stato allievo a [...] da grande varietà di interessi, che vanno dal teatro musicale alla musica da film, dalle composizioni dacamera proprio, da G. Mackay Brown; 1977); The two fiddlers (opera per bambini; 1978).
Bibl.: J. A. Waterhouse, P. M. Davies: towards an Opera, in ...
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THOMAS, Charles-Louis-Ambroise
Roberto Caggiano
Musicista, nato a Metz il 5 agosto 1811, morto il 12 febbraio 1896 a Parigi. Studiò al conservatorio di Parigi con Zimmermann e Kalkbrenner il pianoforte [...] teatro, per il quale scrisse numerose opere, quasi tutte di genere comico, accolte da successi più o meno moderati: La di varia musica vocale dacamera e corale.
La musica di Thomas, oggetto di critiche assai violente da parte di parecchi eminenti ...
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Musicista, nato a Parigi il 21 gennaio 1855, morto a Limay il 10 giugno 1899. Ebbe maestri di composizione il Massenet e il Franck, col quale ultimo studiò senza interruzione per tre anni (1880-83) e di [...] una ventina di liriche vocali dacamera, di forma elegante e pervase da una sottile e suggestiva malinconia Poème per violino e orchestra, 1896, che pure è, tra le opere strumentali di lui, quella che più di frequente viene eseguita nei concerti). ...
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Musicista, nato a Colonia il 6 gennaio 1838. Allievo dapprima di sua madre, e di C. Breidenstein, avendo ottenuto una borsa di studio, compì la sua istruzione musicale sotto la guida di F. Hiller per la [...] e il 1870 fu prima a Coblenza poi a Sondershausen. La sua opera Hermione ebbe nel 1872 scarso successo a Berlino, ove B. si era e gli Hebraische Lieder, il Liederzyklus e le musiche dacamera. Fra le musiche strumentali emergono i tre concerti per ...
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Musicista, nato a Parigi il 3 marzo 1857. A sedici anni fu iscritto al conservatorio, come allievo di Franchomme (violoncello), di Savard (armonia), e, più tardi, di Massenet (composizione). Nel 1881 ottenne [...] (1901) e Musique de Russie et musiciens de France (1903). Dapprima compose varia musica sinfonica, dacamera e corale; ma ben presto si volse al teatro. Dopo l'opera Kérim, su libretto di P. Millet e H. Lavedan (Théâtre du Château d'Eau, 1887 ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Vatielli
Musicista, nato a Bologna il 6 giugno 1661. Studiò contrappunto sotto la guida dello zio Lorenzo (maestro della cappella di S. Petronio), del Franceschini e [...] ), Lucio Varo (1717), Nerone fatto Cesare, opera spettacolosa e interessante per lo sviluppo dato all'orchestra, per varî teatri di Bologna. Infine il P. fu dai contemporanei assai apprezzato anche come compositore di cantate dacamera e di sonate. ...
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Compositore, nato a Vienna il 20 febbraio 1791, morto ivi il 15 luglio 1857. Suo padre, Wenzel Cz., eccellente pianista e insegnante, fu il suo primo maestro: il giovane fece così rapidi progressi e dimostrò [...] (lascito Otto Jahn alla biblioteca di Berlino). La produzione del Cz. comprende più 1000 numeri d'opera: sonate, messe, composizioni orchestrali e dacamera. Il maggior numero però è costituito dagli studî per pianoforte. In questo campo C. è tuttora ...
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Musicista, nato ad Ambert (Puy-de-Dôme) il 18 gennaio 1841, morto a Patigi il 13 settembre 1894. Studiò legge, ma appassionato per l'arte, frequentò i poeti parnassiani, il Verlaine, il pittore Manet, [...] nell'opera Briséis) o involuto e tormentato (Pièces pittoresques e altre composizioni postume per pianoforte).
Il vero Chabrier si trova in España, nella Bourrée fantasque, nella Joyeuse marche, nella spassosa serie di liriche vocali dacamera che ...
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Compositore di musica, nato il 5 maggio 1802 in Ancona, quivi morto il 17 dicembre 1881. Iniziò i suoi studî musicali a Roma, nel 1810, sotto la guida del maestro Sante Pascali, allora organista al Vaticano; [...] concerto e dacamera. Era intanto ritornato ad Ancona, dove però non rimase per molto: nel 1833 si recava a Venezia, dove faceva rappresentare la sua prima opera teatrale (l'opera buffa Aver moglie è poco, guidarla è molto), accolta al Malibran con ...
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Nacque a Bologna circa il 1685, e vi morì nel febbraio del 1751. Nel 1713 sonatore di violino della Perinsigne collegiata di S. Petronio di Bologna e membro dell'Accademia filarmonica di Bologna; nel 1721 [...] del Vivaldi, e rifugge, soprattutto, dal cadere nell'operismo crudo (come invece, in parte, fa l'Albinoni). Nello stesso modo che il Dall'Abaco mescola lo stile da chiesa con quello dacamera, l'Alberti scrive il concerto in stile severo e ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...