BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] gli era stata conferita al ritorno da Madrid, mentre il 21 apr. 1824 era stato creato gentiluomo di camera del re). Il 15 sett. l'utilità nella misura in cui richiamava la necessità di operare riforme idonee a porre l'amministrazione del Piemonte, se ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] di cui assorbì profondamente l'insegnamento e da cui trasse la convinzione della pochezza della d'ordine sia sentimentale sia razionale con l'opera di J.W. Goethe e con lo svolgimento di segretario alla presidenza della Camera dal 1886 al 1897.
Anche ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] vede ormai nel C. un pericoloso demagogo, e alla Camera lo definisce un novello Fouquier-Tinville. Altro punto di Feltrinelli di Milano: fondo di recente riordinato a opera di Cristina Vernizzi (da questo fondo sono tratti i Carteggi di F. ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] abolizione del censo annuo che gli Estensi versavano alla Camera apostolica per il vicariato sulla città. Di fronte poesia latina in Ferrara, in Opere (ediz. naz.), XIII, pp. 115-374, passim; G.Bertoni, Guarino da Verona fra letterati e cortigiani a ...
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ISABELLA d'Este, marchesa di Mantova
Raffaele Tamalio
Nacque a Ferrara il 17 maggio 1474, primogenita del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando I.
Nel febbraio [...] nel piano nobile del castello di S. Giorgio adiacente alla Camera Picta del Mantegna dove le malinconiche e sempre più frequenti assenze umiliante venutasi a creare anche a causa delle scelte operateda Federico, di cui I. disapprovava sempre più l' ...
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BASSO, Lelio
Piero Craveri
Nacque a Varazze (Savona) il 25 dic. 1903 da Ugo e da Marianna Raimondi, in una famiglia agiata. Il padre, insegnante, liberale giolittiano, aveva partecipato alla vita politica [...] proposito, meritano di essere citati sia il suo intervento nella seduta della Camera dei deputati del 4 e 5 ott. 1967, sia in quella al nel dibattito del dopoguerra, un'autentica piattaforma operaista, da cui nel 1961 scaturiranno i Quaderni rossi, ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] a respingere le accuse personali, difese l'operato della Commissione, da un lato illustrandone gli sforzi per evitare tanto più che l'opposizione aveva nel frattempo portato alla Camera le voci di corruzione che circolavano sull'affare della Regia ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] , il L. si trasferì a Parma, poi a Modena e a Bologna, da dove raggiunse a piedi, con lo zaino in spalla, Firenze. Vi si fermò V. Gioberti, il L. ne sostenne fortemente l'operato, alla Camera e sull'Opinione, e continuò a difenderlo anche quando ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] da G. e dalla moglie Paola in favore di monasteri di clarisse e di conventi di minori osservanti a Mantova e in Lombardia.
Paola dette prova durante l'intera vita di una singolare devozione religiosa, che si tradusse in una costante opera di camera", ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] Nelle campagne padane, in particolare, un caposaldo importante fu la Camera del lavoro di Parma, a dirigere la quale venne chiamato, F.sco". Per la vita e l'opera, il lavoro meglio informato è da ritenersi R. De Felice, Sindacalismo rivoluzionario e ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...