Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] a uditore del Consiglio distato, e infine ancora con Napoleone in Russia (1812). In Italia gli era parso di scoprire un nuovo senso Qui frequentò artisti e letterati e iniziò la sua operadi scrittore. Le sue Lettres écrites de Vienne en Autriche, ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] , poi apprendista in uno studio legale, partecipò all'operadi divulgazione della cultura inglese traducendo libri di medicina e di storia. Con la traduzione del Saggio sulla virtù e il merito (1745) di Shaftesbury s'inserì nel vivo della polemica ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] scuola privata di oratoria, trasformata poi (74) in pubblica: così Q. fu il primo retore stipendiato dallo stato, onore E l'influsso della dottrina stoica, attraverso le operedi Cicerone e di Seneca e anche lo studio degli stoici antichi, ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] 1882-91). L'atteggiamento misogino, costante in tutta l'operadi S., acquista un peso decisivo a partire dai crudi racconti di Giftas ("Sposarsi", in due parti, 1884-86), il cui spunto occasionale era stato la vasta polemica contro l'ibseniana Casa ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] è frutto di un'armonia spontanea tra l'uomo e la natura dentro e fuori di sé; l'uomo moderno è invece in uno statodi intima Il motivo della libertà percorre in tal modo quasi tutta l'operadi S., dai Räuber al Wilhelm Tell: e sempre il messaggio ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] del Dnevnik pisatelja ("Diario d'uno scrittore"). ▭ L'operadi D. si suole dividere in due periodi, l'uno precedente . In Occidente, D. ha conosciuto momenti di grande fortuna. Ne è stato, in particolare, esaltato l'appello al subcosciente ...
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(russo Azerbajdžan) Regione della Transcaucasia (192.550 km2 con 18,1 milioni di ab.), politicamente divisa tra la repubblica omonima e l’Iran, che affaccia a E sul Mar Caspio. Il paese include: a N, l’estrema [...] a.C.) sorsero importanti centri di produzione del bronzo.
Storia
Dopo aver formato uno Stato a sé sotto i successori del ebbe una prima reviviscenza a operadi Ākhondzāde (M.F. Achundov), le cui commedie di carattere e ambiente ebbero notevole ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] Roma, nell'appartamento di Palazzo Primoli, abitato da P. dal 1969 fino alla morte, è stata aperta la «casa- tematica de La carne, la morte e il diavolo. Notevolissima anche la sua operadi traduttore (da Ch. Lamb, G. Moore, W. Shakespeare, B. Jonson ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] di Tubinga, prima di trasferirsi a Zurigo (1752) su invito di J. J. Bodmer. Tornò in Svevia, a Biberach, nel 1760, essendo stato dell'atmosfera, la prima grande operadi W., la Geschichte des Agathon, romanzo di alto livello che traccia lo sviluppo ...
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Uomo politico e scrittore francese (Losanna 1767 - Parigi 1830). Massimo teorico del costituzionalismo liberale, esprime nelle sue opere la costante preoccupazione di evitare l’arbitraria concentrazione [...] costituzionale. Dopo la rivoluzione del 1830, Luigi Filippo lo nomina presidente del Consiglio distato.
Grande importanza hanno anche le opere letterarie di C.; anzitutto l'Adolphe (1816), breve romanzo autobiografico che analizza con grande finezza ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: il dire è molto più agevol cosa che il fare...