DOMINICI, Leonardo
Giuseppe Armocida
Nacque a Trevi (Perugia) il 25 sett. 1879 da Francesco, medico, e da Agnese Ciccaglia. Compi gli studi di medicina nell'università di Roma, dove ebbe come maestri [...] dell'Alessandri, che fu allievo, successore e continuatore dell'opera del Durante nell'ateneo romano. Nel 1911 consegui per chirurgia, che mostrava ancora tante questioni aperte e che era stato oggetto di molti studi dal 1920 in avanti, in cui il D., ...
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GOSIO, Bartolomeo
Mario Crespi
Nato a Magliano (oggi Magliano Alfieri), presso Alba, il 17 marzo 1865 da Giacomo e da Antonia Troia, studiò a Torino e poi a Roma, ove nel 1888 si laureò in medicina [...] gassificazione dell'arsenico operata da alcune muffe e relative applicazioni pratiche, in Giornale della R.Accademia di medicina di Torino, s. sulla vera etiologia della malattia, della quale era stato messo con certezza in luce soltanto il rapporto ...
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PARLATORE, Filippo
Fausto Barbagli
– Nacque a Palermo l’8 agosto 1816 da Pietro e Marianna Castelli. Dopo essersi orientato agli studi filosofici, si dedicò alla medicina, con particolare interesse [...] Sicilia.
In quell'anno, dopo esser stata decretata la decadenza di Ferdinando IV, i due rami del operedi F. P., Palermo 1882.
P. A. Saccardo, La botanica in Italia. Materiali per la storia di questa scienza, in Memorie dell’Istituto veneto di ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] di Torino, XXXVI [1900-1901], pp. 351-365; Sulla reazione metacromatica degli eritrociti nello stato normale e nei vari stati 361-367; F. Pascarella, Sulla riviviscenza del cuore isolato,l'opera precorritrice di A. C.-D., in La Clin. terap., LVI (1971 ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] jamais pu leur donner". E dopo aver richiamato quello che era stato il compito principale dell'Européen fin dalla sua prima apparizione nel il C. dedicò sull'Européen (maggio 1836) alla di lui opera Dell'Italia, a proposito della quale così si ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] , come è stato osservato" l'opera del B. colpiva a fondo "l'edificio di Telesio e di Galileo, riposante tutto su un Dio razionale e razionalmente giustificabile, capace insieme di regolare i fenomeni e di recare seco la negazione di ogni filosofia ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La medicina nel mondo islamico
Ursula Weisser
La medicina nel mondo islamico
Il concetto di medicina comprende generalmente diverse forme di terapia, da quelle [...] costituì, infatti, un organizzato corpus diopere, recuperando una congrua parte di quella letteratura antica di uso generale in Oriente che, prima della conquista islamica, era stata ridotta a un esiguo nucleo di testi, sia a seguito del progressivo ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] , però, il D. aveva iniziato a studiare (de Chimiche operazioni, e le sperienze" (Gimma, Elogj accademici, p. 127 . tornò a Napoli nel 1702. Era stato anche nominato vicecancelliere e capo del Collegio dei medici di Napoli.
Morì a Napoli il 15 maggio ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] in Terrasanta (in realtà il trattato era di origine spuria, perché non era certo stato composto dal Vesalio, e raccoglieva semmai gli appunti di qualche oscuro uditore delle sue lezioni). Nel dare in luce l'opera (Venezia 1568), il B. si definiva ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] che è frequentemente rilevabile in quei soggetti i quali prestano la propria opera nel campo dell'assistenza sociale. Una relazione di contiguità lega la noia a stati affettivo-cognitivi quali l'apatia (in cui l'inibizione pulsionale e cognitiva ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: il dire è molto più agevol cosa che il fare...