NORMANNI
G. Zarnecki
Popolazioni (danesi, svedesi, norvegesi) che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche con il nome di Vichinghi.Il termine Vichinghi, utilizzato per definire [...] sete preziose prodotte a Palermo, il mantello di Ruggero II (Vienna, Schatzkammer), un capolavoro dell'arte decorativa araba classici nello spirito, probabile operadi scultori provenienti dalla Campania, a eccezione di una piccola parte che mostra ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] di grandi dimensioni, non datati ma evidentemente giovanili, sono la Presentazione al tempio di Dresda e la Consacrazione di David diVienna ), pp. 157-175; W. Suida, Chiarimenti e aggiunte all'operadi P. Veronese, in Arte veneta, XV(1961), pp. 99- ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] fine del decennio vanno collocate le due tele per Eugenio di Savoia (Achille e Chirone, Enea e la Sibilla, entrambe a Vienna, Kunsthistorisches Museum).
Altre importanti opere collegabili alle precedenti sono Ecuba che acceca Polimnestore, del Musée ...
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ALLEGRI, Antonio, detto il Correggio
Silvia de Vito Battaglia
Pittore, deve il suo soprannome alla cittadina ove nacque. Suoi genitori furono Pellegrino e Bernardina Piazzoli o degli Aromani. Morì in [...] altri quindici artisti, a una perizia relativa a operedi rafforzamento nella chiesa di S. Maria della Steccata in Parma. Nascono in Museum diVienna, la Danae nella Galleria Borghese di Roma, la Leda (testa rifatta) nel Kaiser Friedrich Museum di ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] ibid. 1963, pp. 97 s.; D. De Bernardi Ferrero, L'operadi F. B. nella letteratura artistica e nelle incisioni dell'età barocca, , alla Farnesina a Roma, di 70 disegni... dell'Albertina diVienna (Wien 1958) e di Disegni e documenti vaticani (Città ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] -Saverne) produssero in prevalenza operedi piccolo formato, caratterizzate dall'ispirazione naturalistica e da una toccante freschezza narrativa. Esemplari di questo tipo si trovano oggi nei musei diVienna, Norimberga, Basilea, Strasburgo, Colmar ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] di Dionisio dell'Albertina diVienna (nn. 13247 e 13248), il Trionfo di un imperatore del Kupferstichkabinett di stuccatore.
Fonti e Bibl.: [M. Michiel], Notizia d'operedi disegno ... [1525-30], a cura di G. Frizzoni, Bologna 1884, pp. 22 s., 26 ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] (quest'ultimo si occupò solo delle operedi ingegneria idraulica), che ricevettero il primo pagamento di 100 scudi il 10 genn. 1603. della lastra era stato disegnato da Borromini.
All'Albertina diVienna è conservato il disegno per lo stemma del M., ...
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MAGONZA
L. Speciale
(lat. Mogontiacum; ted. Mainz; Mogontia, Moguntia, Meyntz nei docc. medievali)
Città della Germania, capoluogo della Renania-Palatinato, situata lungo la riva sinistra del Reno, [...] 826) e Astolfo (m. nell'844), entrambi ricordati come destinatari di esemplari dell'opera nel carme di dedica trascritto in una delle più autorevoli copie del De laudibus Sanctae Crucis (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 652; Müller, 1973).Il persistere delle ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] e. più che alla realtà naturale.L'operadi Crateva, anche se non è pervenuta direttamente, può tuttavia essere ricostruita attraverso il più importante e. figurato dell'Antichità, il c.d. codice di Anicia Giuliana (Vienna, Öst. Nat. Bibl., Med. gr. 1 ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...