Nacque a Verolengo (Torino) il 19 ott. 1859, da Giuseppe, generale, e da Maria Ghiglione. Iniziò a studiare danza in giovanissima età con risultati eccellenti e tali da portarla a ricoprire, appena quindicenne, [...] capitale austriaca, divenendone insostituibili protagoniste.
Molti furono i balletti del coreografo tedesco Karl Telle che furono dati all'OperadiVienna ed affidati alla C. e tra questi si ricorda Melusine del 1882, in cui essa sostenne la parte ...
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Musicista tedesco (Monaco di Baviera 1864 - Garmisch-Partenkirchen 1949). Compositore e direttore d'orchestra, ha rivestito un ruolo assai rilevante nella storia della musica tra la fine dell'Ottocento [...] primo direttore d'orchestra. Dal 1898 al 1919 fu direttore all'Operadi Berlino; dal 1919 al 1924 all'OperadiVienna e contemporaneamente fu prof. di composizione all'Accademia di belle arti di Berlino (posto che, assunto nel 1917, lasciò nel 1920 a ...
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Danzatrice, coreografa e regista diopera lirica (Vienna 1904 - Monte Carlo 1992). Studiò danza classica con O. I. Preobraženska e danza moderna con M. Wigman. Fece parte della compagnia di quest'ultima, [...] Gluck, 1933), manifestazione per la quale curò le coreografie fino al 1939, dirigendo contemporaneamente il balletto dell'OperadiVienna (1934-39). Per motivi razziali si stabilì durante la seconda guerra mondiale a Buenos Aires, dove lavorò presso ...
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Cantante austriaca (Vienna 1925 - Inning am Ammersee 2019). Allieva di F. Sindl, A. Bahr-Mildenburg e A. Jerger, ha debuttato come soprano leggero nel 1942, e si è affermata poi all'OperadiVienna, nel [...] Festival di Salisburgo e negli altri maggiori teatri d'Europa. Dal 1981 al 1995 ha insegnato al Mozarteum di Salisburgo. ...
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Musicista (Vienna 1902 - Ginevra 1974). Ha studiato all'accademia di musica diVienna. Noto direttore d'orchestra, ha svolto una intensa attività in Europa e in America ed è stato apprezzato soprattutto [...] come interprete mozartiano. Ha diretto, tra l'altro, l'OperadiVienna e le orchestre sinfoniche di Buffalo e di San Francisco. ...
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Soprano (Merseburgo 1885 - New York 1952). Esordì al Teatro municipale di Amburgo nel 1909 e dal 1919 al 1937 cantò all'OperadiVienna; dopo l'annessione nazista dell'Austria, si trasferì negli Stati [...] Uniti. Fu assai apprezzata come interprete dioperedi Mozart e di Lieder di Schubert. ...
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Cantante svizzera (Burgdorf, Svizzera, 1919 - Münsterlingen, Svizzera, 2012). Soprano, ha studiato al conservatorio di Berna e poi con M. Haeser a Zurigo. Interprete mozartiana e straussiana, ha cantato [...] in molti teatri e particolarmente all'OperadiVienna e ai Festival di Salisburgo. ...
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Musicista (Vienna 1711 - Mannheim 1783). Fu maestro concertatore all'OperadiVienna e poi a Stoccarda, successivamente maestro della cappella elettorale di Mannheim. Compose messe, oratorî, e opere teatrali; [...] si distinse nel genere sinfonico e strumentale da camera ...
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CERRI, Cecilia
Alessandra Ascarelli
Nacque da Francesco e da Maria Antonia Poletti a Milano (a Torino secondo L. Rossi) l'11 nov. 1872 e frequentò la scuola di ballo del teatro alla Scala, dove ebbe [...] nel primo dopoguerra quando, con la rovina dell'Impero asburgico, ebbe inizio la decadenza dell'OperadiVienna. Dopo un'ultima fugace apparizione al teatro Lirico di Milano durante il carnevale del 1919, in cui fu protagonista del ballo Sieba o la ...
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GUARDASONI (Guardassoni), Domenico
Sabina Pozzi
Nacque a Modena nel 1731; non si hanno notizie sulla famiglia d'origine. Dotato d'una bella voce tenorile, il suo nome compare per la prima volta nel [...] a Dresda ne Il viaggiatore ridicolo di Gassmann, L'incognita perseguitata di Piccinni, Le serve rivali di T. Traetta, La sposa fedele e Li rivali placati di Guglielmi.
Nelle stagioni 1772-73 cantò all'operadiVienna. Nell'estate 1773 si esibì a ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...