Pseudonimo dell'architetto Charles-Édouard Jeanneret (La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, 1887 - Roquebrune-Cap-Martin 1965). Frequentata la scuola d'arte nella sua città natale, completò la sua formazione con [...] artistici del tempo: a Vienna conobbe J. Hoffmann (1907); a Parigi, nel 1909, lavorò nello studio di A. Perret; in Germania di alcuni principî che, fondamentali per l'operadi Le C., hanno avuto rilevante seguito nel Movimento Moderno: soppressione di ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] e i migliori metastasiani), servono qui a una consapevole organicità di dramma musicale. Verso la fine di un periodo d'intensa produzione (opere italiane, francesi, balletti, ecc.), svolta a Vienna dal 1754 al 1764 circa, l'evoluzione dell'arte ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] Vienna, dal 1498 al 1506), fu presto seguace di Erasmo da Rotterdam, col quale s'incontrò nel 1515, e venne considerato, prima della sua attività di e anche a rinunciare ai suoi piani di politica internazionale. Le operedi Z. sono edite, dal 1904, ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] denotare insieme affinità e distinzione. Figlio di medico, P. studiò a Vienna sotto l'umanista Joachim von Watt (Vadianus ˊ La figura e l'operadi P. si collocano nell'ambito del naturalismo rinascimentale di orientamento platonico-magico: alla base ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] che più hanno influenzato la complessa operadi Adorno. Fin dalla giovinezza A. si proclama marxista: si tratta di un marxismo, però, prevalentemente filosofico, recepito attraverso le opere del primo Lukács e di Korsch, e mai approfondito sul piano ...
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Fotografa e videoartista iraniana (n. Qazwīn 1957). Premiata alla Biennale di Venezia del 1999, N. si è imposta a livello internazionale come una delle artiste contemporanee più rappresentative nell'esplorare [...] cantante egiziana. La sua opera è stata presentata in numerose personali (Kunsthalle di Friburgo in Svizzera, 1996; Museo d'arte moderna di Lubiana, 1997; Tate Gallery di Londra, 1998; Konsthall di Malmö, 1999; Kunsthalle diVienna, 2000; Musée d'art ...
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Poeta e drammaturgo (Vienna 1791 - ivi 1872). Considerato il più grande scrittore della letteratura austriaca, il centro della sua opera è l'analisi delle condizioni dell'agire umano, o più esattamente [...] Priva di notevoli vicende esteriori, l'esistenza del poeta trascorse tutta a Vienna, con la sola interruzione di alcuni ripresa dei suoi drammi per operadi H. Laube, dopo il 1848, valse a mitigare il senso di frustrazione di G., che lasciò inedite ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] teorie esposte nelle Allegoriae in Scripturam sacram; di compilatore diopere a carattere enciclopedico, come il De Universo del 9º sec., nella Biblioteca Vaticana, nella Nationalbibliothek diVienna, ecc.). Per la sua attività letteraria e per l ...
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Uomo di stato serbo (Zaječar 1845 - Belgrado 1926). Raggiunto il timone dello stato, P. impresse alla politica estera serba un orientamento russofilo. La sua politica era di tendenza nettamente antiaustriaca [...] e appoggiata invece alla Russia; per quanto poi abbia dato prova più volte di moderazione e buon senso nei riguardi diVienna e abbia cercato anche di migliorare i rapporti austro-serbi. Fu certo una politica coronata dal successo: quattro anni dopo ...
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Pittore e scultore italiano (n. Biella 1933). Esponente della pop art e dell'arte povera, dagli anni Sessanta ha sviluppato originali soluzioni artistiche, sperimentando numerosi materiali e tecniche, [...] (2013).
Professore all'Accademia di Belle Arti diVienna (1991-2000). Dopo le giovanili di autoritratti), ha iniziato la sua attività verso la fine degli anni Sessanta. L'operadi P. s'inserisce nell'ambito della cosiddetta «nuova oggettività» di ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...