Poeta e patriota tedesco (Dresda 1791 - Gadebusch, Meclemburgo, 1813). Figlio del grande amico di Schiller, Christian Gottfried K., studiò diritto a Lipsia, ma, coinvolto in disordini studenteschi, fuggì [...] Karlsbad e quindi a Vienna, dove all'inizio del 1813 fu nominato poeta del teatro di corte. Esplosa di nuovo la guerra fra influenzato da Schiller e da Kotzebue, scrisse una serie di drammi e di testi d'opera, fra i quali Die Braut, Der grüne Domino, ...
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Scrittore romeno (Şiria, Arad, 1848 - Bucarest 1925). Studiò a Budapest e a Vienna, dove conobbe M. Eminescu e insieme fondarono la società România Jună. Segretario del partito nazionale della Transilvania, [...] "; Moara cu noroc "Il mulino della fortuna"; Scormon). È anche autore di drammi storici (Gaspar Graţiani, 1888-89) e di romanzi (Mara, 1906). Ma la parte principale della sua opera letteraria, che ne fa un classico, rimane la prosa d'arte: analisi ...
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Scrittore di lingua tedesca (Zabłotow, Ivano-Frankovsk, 1905 - Parigi 1984), di origine ebraico-polacca. Allievo di A. Adler a Vienna, docente di psicologia e politica sociale a Berlino, nel 1927 entrò [...] nel Partito comunista. Emigrato nel 1933, abbandonò il partito criticandone il processo di stalinizzazione, optando per un socialismo di stampo umanistico. Della sua opera, che include tra l'altro scritti in francese, si ricorda soprattutto la ...
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Diplomatico e scrittore (Vienna 1811 - ivi 1892); entrato (1833) nella cancelleria, fu collaboratore di Metternich. Si trovò a Milano durante le Cinque giornate e fu fatto prigioniero dagli insorti che [...] ostaggio; poi ambasciatore a Parigi (1849-59), ministro di Polizia nel gabinetto Rechberg (1859), e ambasciatore d'Austria sul periodo 1848-59, pubblicò varî volumi, tra cui un'opera su Sisto V (Sixte-Quint, d'après des correspondances diplomatiques ...
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Poeta austriaco (Vienna 1925 - ivi 2000). Dopo un inizio su canoni tradizionali (Andere Augen, 1956), passò alla poesia sperimentale, saggiando nuove possibilità del materiale linguistico (Laut und Luise, [...] stesso autore. Insieme alla poetessa F. Mayröcker, propose un'originale forma di radiodramma (Fünf Mann Menschen, 1968; Aus der Fremde, 1980). Accompagnò la sua opera anche con polemiche puntualizzazioni teoriche (Ernst Jandl für alle, 1974; Das ...
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Poeta tedesco (Melrichstadt, Baviera, 1539 - Heidelberg 1602). Negli anni 1560-64 fu a Vienna, dove cantò in latino le lodi dell'imperatore Ferdinando e del suo successore Massimiliano II, ricevendone [...] , dal 1586 fino alla morte diresse la biblioteca ducale di Heidelberg. Scrisse poesie in latino (raccolte in Schediasmata, 1574 grandioso e del sorprendente, furono di esempio alla successiva lirica tedesca (opera principale Die Psalmen Davids, 1572). ...
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Poeta austriaco (Weidlingen, Austria Infer., 1897 - Vienna 1929). Di famiglia ebrea originaria dell'Ungheria, partecipò alla prima guerra mondiale. Intraprese studî di filosofia a Vienna, dove svolse anche [...] . Rappresentante dell'espressionismo, sulle orme di G. Trakl, di E. Lasker-Schüler e anche di J. P. Richter (nell'uso delle metafore e di vocaboli comuni in accezioni meno consuete), ha lasciato una sola opera compiuta: Der Stiefbruder. Aufzeichnung ...
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Scrittore ungherese di lingua tedesca (Nagyláng, Fehér, 1772 - Vienna 1847). Di antica famiglia nobile, dopo aver viaggiato a lungo in Italia, entrò nell'ordine dei cisterciensi (1792); fu vescovo di Szepes [...] (1818), patriarca di Venezia (1821) e arcivescovo di Eger (1827). Amico di F. Grillparzer, risentì nell'opera poetica di un gusto antiquato di stampo patriottico e classicista (così nel poema Tunisias, 1826). Scrisse anche drammi storici, che ...
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Scrittore austriaco (Knoppen, Stiria, 1923 - Vienna 1970). Di origine contadina, pose al centro della sua opera narrativa le ansie e le tensioni di un "io" catapultato in seno a vicende troppo più grandi [...] di lui: Letzte Ausfahrt (1953), romanzo legato alle esperienze di guerra dell'autore; Der Weg nach Hassi el Emel (1956); Erben des Feuers (1961), ambientato in una Vienna borghese e amorale. Numerose le traduzioni di autori inglesi contemporanei. ...
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Critico letterario polacco (Cracovia 1876 - Vienna 1909). Rappresentante della critica impressionistica, passò in un secondo tempo a un tipo di critica che considerava l'opera letteraria come fatto psicologico. [...] Le sue opere più significative sono gli studî dedicati a Wyspiański (Studia o Stanisławie Wyspiańskim, pubblicati postumi nel 1924) e la raccolta Notatki i uwagi ("Appunti e osservazioni", 1906). ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...