MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] quindi a Londra (più tardi a Berlino, Dresda, Monaco, Vienna) dove, frequentando i principali musei e gallerie, maturò quell'interesse i viaggi in Europa con il loro portato di conoscenza diretta delle opere d'arte spinsero il M. ad approfondire " ...
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DUCATI, Pericle
Nicola Parise
Nacque a Bologna l'ii luglio 1880 in una famiglia di origine trentina, da Angelo, avvocato, e da Efisa Mazzetti. Compiuti gli studi classici, si laureò in lettere nell'ateneo [...] 'Accademia d'Italia, della Pontificia Accademia romana di archeologia, dell'Istituto archeologico germanico, dell'Accademia romana di S. Luca e di quella Etrusca di Cortona.
Un elenco di più di mille titoli diopere del D., in Mansuelli, 1946, pp. 19 ...
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BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] già contratto un secondo matrimonio) e nel 1544. Le opere ricordate dal Michiel sono anteriori al 1532 se non al 1530, mentre il ritratto di un Cittadino di Norimberga (Vienna, Kunsthistorisches Museum), firmato, dall'iscrizione risulta dipinto nel ...
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CIVILETTI, Benedetto
Carol Bradley
Figlio di Salvatore, contadino, e di Saveria Suteri, nacque a Palermo il 1º ott. 1845. In giovinezza disegnava sui muri, modellava in creta, e studiava prima (1858) [...] di A. Brofferio, fu oggetto a sua volta di un sonetto di F. Perez (G. Pipitone-Federico, F. Perez..., Molfetta 1935, p. 151). Esposta a Vienna Galleria d'arte moderna di Palermo); Dogali, opera monumentale composta di quindici figure a grandezza ...
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BRANDI, Giacinto
Antonella Pampalone
Figlio di Giovanni di Vincenzo, nacque a Poli nel 1621 (cfr. Vicariato di Roma, S. Lor. in Lucina, licenze matrimonio, 6 sett. 1640).
Vincenzo, vissuto tra la fine [...] sua vena; molte operedi questo periodo, peraltro, devono riferirsi alla scuola: spesso si tratta di una produzione destinata alla ), a Venezia (Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti), a Vienna (Albertina), a Düsseldorf (Staatliche Kunstakademie ...
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CAGNACCI (Cagnaccio, Cagnazzi, Canalassi, Canlassi), Guido (Guidobaldo)
Sandra Vasco
Nato il 13 genn. 1601 a Sant'Arcangelo di Romagna, fu battezzato il 20 gennaio di quell'anno come si apprende dall'atto [...] 1971, pp. 66 s.) considera anteriore al viaggio a Vienna la Giuditta recentemente acquistata dalla Pinacoteca di Bologna.
Alla stagione viennese risalgono la Lucrezia (Lione, Museo), opera firmata, la Cleopatra e la Mater Dolorosa, ambedue a Dresda ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] pompeiano per la decorazione di un'intera sala della villa Errera, sempre a Bruxelles. Nel 1873 il D. presentò a Vienna il dipinto Dalila, in parte esemplato su quello dello stesso soggetto del suo maestro Gallait.
Quest'opera partecipò in seguito a ...
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ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] famosi. Nel 1599 sostò presso di lei l'infanta Isabella, diretta a Vienna in occasione del suo matrimonio Manili), a cui può accostarsi il Gruppo di tre fanciulli della coll. Methuen di Corsham Court: opere tutte che confermano la vena monocorde e i ...
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CANTAGALLINA, Remigio
Marco Chiarini
Incisore, disegnatore e pittore, nacque nel 1582 o 1583 (Thieme-Becker, Ricci) molto probabilmente a Borgo Sansepolcro (in un'incisione si firma "Burgensis") da [...] quella incisoria: una serie di sette incisioni di paesaggio (G. K. Nagler) ci tramanda la più antica opera datata dell'artista ( Edimburgo, Nat. Gallery; Vienna, Albertina, ecc.). Non documentata è invece l'attività di ingegnere e architetto del C ...
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ANDREA di Michele, detto il Verrocchio
Luigi Grassi
Nacque a Firenze nel 1436, dal fornaciaio Michele di Francesco Cioni e dalla sua prima moglie Gemma, e prese il nome con cui è più noto dal suo primo [...] , comunque, non si può risolvere tentando di ravvisare in talune opere del Verrocchio la "mano" dei grande XXXVIII(1935), pp. 433 ss.; L. Planiscig, Andrea del Verrocchio, Vienna 1941; G. Galassi, La scultura fiorentina del Quattrocento, Milano 1949, ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...