(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] di Adone viene composta da Zeus con la decisione che egli viva un terzo dell’anno con Persefone, un terzo con Afrodite e divino nell'anima umana. Per la musica, una menzione va all’opera omonima di I. Peri su testo di I. Cicognini, composta ( ...
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Scrittore e giornalista italiano (Roma 1871 - Firenze 1946), figlio di Raffaele. Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, i pregi più evidenti e maggiori dell'opera [...] fluida, limpida e discorsiva; gusto dei classici e parlata viva s'integrano e trovano in essa fusione e lucente equilibrio. secolo e a ogni arte, sia nelle brevi note sotto a ogni opera, il criterio, il gusto, la vasta esperienza di O, si rivelano ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] formazione di una coscienza nazionale. E. conservò viva la passione romantica, esaltando contro il materialismo interiorità della coscienza religiosa e di ogni verità umana.
Opere
Nella sua opera si nota una evoluzione stilistica dal denso lirismo di ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] di s. Agostino.
Per tutto il Medioevo si ebbe una viva e varia fioritura di d. d’argomento spirituale, morale, ’influsso di Luciano. In forma dialogica sono alcune delle più significative opere del tempo: i dialoghi di Pontano, gli Asolani di P. ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] stato bandito (1526) come mediceo, fu inviato ambasciatore in Francia, dove restò fin quasi alla morte.
Opere
Della sua viva partecipazione alle vicende politiche e artistiche del tempo danno testimonianza le eleganti orazioni politiche (in parte ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] in francese da B. stesso (1947), che non ebbe alcuna risonanza, mentre viva impressione suscitarono Molloy (1951), scritto direttamente in francese, e più ancora le opere successive: Malone meurt (1951), L'innommable (1953), Nouvelles et textes pour ...
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Letterato (villa di Casatico, presso Mantova, 1478 - Toledo 1529). Di illustre famiglia (la madre era una Gonzaga), fu educato a Milano secondo le migliori tradizioni umanistiche. Fu alla corte di Ludovico [...] Roma, 1527), e quindi dell'opera diplomatica del C. e dei suoi profondissimamente; morì poco dopo. La sua opera maggiore e più fortunata è il Cortegiano, adombrata nella bellezza corporea. Certo la sua opera rappresenta un solo aspetto, il migliore, ...
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Scrittore scozzese (Paisley 1855 - Castello Maniace, Catania, 1905). Approdato a Londra dopo anni di vita avventurosa, nel 1881 trovò aiuto in D. G. Rossetti, del quale, dopo la morte, scrisse una breve [...] o' the vine, 1894), pubblicando in questo periodo anche un romanzo, Children of to-morrow (1890). La fase più viva della sua opera ebbe inizio quando cominciò a pubblicare, con lo pseudonimo di Fiona Macleod, prose e versi mistici: Pharais: a romance ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] formale. Ebbe appunto per ciò singolare fortuna: testo scolastico di astronomia già nell'antichità, fu l'unica opera di poesia greca rimasta viva in Occidente per tutto il Medioevo. Fra i latini fu tradotta da Varrone Atacino, Cicerone, Germanico ...
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Scrittrice brasiliana (Čečel´nik, Ucraina, 1925 - Rio de Janeiro 1977). Figlia di ebrei ucraini emigrati, trascorse l'infanzia e compì gli studî in Brasile, dove poi si stabilì, dopo aver a lungo soggiornato [...] con il marito diplomatico. Nella sua opera narrativa, intensamente psicologica e introspettiva, . it. 1982; Uma aprendizagem ou O livro dos prazeres, 1969, trad. it. 1981; Áqua viva, 1973, trad. it. 2017; A hora da estrela, 1977, trad. it. 1989; Um ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona o della cosa acclamata: viva Garibaldi!;...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...