Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll., vol. 32°.
Cicerone, Marco Tullio ( vive, Paris, Editions du Seuil (trad. it. La metafora viva. Dalla retorica alla poetica: per un linguaggio di rivelazione, ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] che aveva orientato il giovane Tommaseo verso la toscanità viva (cfr. Vitale 1978: 429-32).
Nel Perticari educatrice della letteratura è uno dei fili della tessitura della sua opera complessiva: dai saggi storico-politici (come il Dell’Italia, nel ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] dopo a Isabella Teotochi Albrizzi, manifestando viva nostalgia per Venezia (elemento questo che caratterizza 1866, pp. 194-195 (giudizio sfocato e sommariamente negativo).Un elenco delle opere del C. è dato da E. Zanetti, in Enc. dello Spettacolo, ...
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BUONARROTI, Michelangelo, il Giovane
Lovanio Rossi
Nacque a Firenze, ove fu battezzato il 4 nov. 1568, da Lionardo, nipote del grande Michelangelo, e da Cassandra Ridolfi, nella casa di famiglia di [...] .
Pur restando fedele alla regolarità fiorentina, il B. sentì viva l'aspirazione a nuove esperienze (La Fiera)e a una . Fanfani, ibid., pp. 485-512, 557-76, 598-613, 617-57; Opere varie in versi e in prosa (Il Natal d'Ercole,Il Giudizio di Paride,Le ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] cultura indubbiamente raffinate, oltre a un'intelligenza viva ed estrosa, della quale non trascurabile attestato lo scrittore, in Il Marzocco, 2 settembre 1923; Id., La persona e l'opera di A. C. celebrate nella sua terra natale,ibid., 9 sett. 1923; ...
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GONZAGA, Curzio
Roberta Monica Ridolfi
Primogenito di Luigi, appartenente al ramo dei Nobili, e di Elisabetta di Ottaviano Lampugnani, andata in sposa a Luigi in seconde nozze nel 1527, il G. nacque [...] lessicale, suscettibile, in quanto lingua viva, di sempre nuovi ampliamenti nel vocabolario Napoli 1995, pp. 55-68; O. Grandi, Di C. G. e delle sue opere, in Per Cesare Bozzetti. Studi di letteratura e filologia italiana, a cura di S. Albonico ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] due uscite, sempre a Venezia, nel 1545 e nel 1547.
Più viva e originale è l'altra commedia del B., Il geloso, di cui letter., I, 4 (1934), pp. 470-487; A. Sautto, La vita e le opere del poeta E. B., in Rassegna nazionale, LVII (1935), pp. 203-218; G. ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] .: 252).
Varchi giudica come naturali in una lingua viva i cambiamenti del fiorentino parlato contemporaneo rispetto alla lingua dei ora in luce dagli originali della Biblioteca Rinucciana, a cura e opera di G. Aiazzi & L. Arbib, Firenze, Società ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] io havemo qualche pensiero di novità non affatto disprezzabile": G. Galilei, Opere [ed. naz.], XII, p. 413). E ancora: "Io filosofica, e quanto io posso procuro in essi lasciar viva testimonianza dell'ossequio e riverenza ch'io porto alle virtù ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] pienezza della sua esperienza, non poté non seguire con viva e sofferta partecipazione gli avvenimenti più gravi del tempo, . Il maggiore dei suoi protetti fu il Bíondo, delle cui opere storico-archeologiche il B. può dirsi fautore. Il suo umanesimo ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona o della cosa acclamata: viva Garibaldi!;...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...