LOMBARDO RADICE, Marco
Matteo Fiorani
Nacque a Roma il 15 aprile 1949 da Lucio e Adele Maria Jemolo.
UNA GRANDE FAMIGLIA
Secondogenito tra Daniele, nato due anni prima, e Giovanni, nato nel 1954, [...] per le persone coinvolte, ma per la collettività.
Gli operatori dell’Istituto cercarono nel suo lavoro e nel suo impegno Bologna 2018, pp. 324-328.
A.M. Jemolo Lombardo Radice, Viva la tartaruga. Raccolta di scritti tra il 1939 e il 1970, Roma ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] e, dopo, John Johnston. Animato da una viva curiosità e dal desiderio di raccogliere quante più Studio bolognese nella seconda metà del sec. XVI, Bologna 1907; Intorno alla vita e alle opere di U. A., Studi di A. Baldacci, E. De Toni, L. Frati, ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] tradizione di Skoda, di Rokitansky e di Bamberger era ancora viva. Da non molti anni si era ritirato dall'insegnamento il fino allora editi, principale la monografia su La vita e l'opera di Santorio Santorio (Bologna 1920). Nel '23 tenne un corso ...
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EUSTACHI (Eustachio, Eustachius), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque a San Severino Marche (prov. di Macerata), secondo alcuni storici nel 1510, secondo altri nel 1500 o nel 1507, da Mariano, esponente [...] E. fa sovente riferimento nelle dediche di alcune delle sue principali opere come l'Epistola de auditus organo e l'Examen ossium et ottimi con i colleghi accademici l'E. prendeva viva parte alla vita universitaria partecipando alle riunioni che si ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] sofferente d'una grave forma di coroidite, prese viva parte al dibattito su quei problemi dell'igiene pubblica patogeni.
Il B., a considerarne in sintesi la vita e l'opera, assolse in Italia il compito che il Virchow aveva assolto in Germania ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] italiani, assicurandogli una stima che il fiorentino seppe mantener viva, anche se con qualche sforzo, ancora per un , ad Indicem; G. Atti, Notizie edite ed ined. della vita e delle opere di M. Malpighi e di L. B., Bologna 1847, passim; F.Puccinotti, ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] , cosparsi di unguenti a base di verderame o arsenico con aggiunta di calce viva. Tali riflessioni sull'applicazione delle sonde costituiscono la parte più originale dell'opera e, sostiene Portal, rendono il F. degno dei più grandi maestri del secolo ...
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BACCELLI, Guido
Mario Crespi
Nato a Roma il 25 nov. 1830 da Antonio, chirurgo illustre, e da Adelaide Leonori, dopo aver studiato nel collegio Ghislieri nella città natale, iniziò all'università lo [...] moderna" egli soleva ripetere "è scuola di anatomia viva") trovò sempre pratica applicazione al letto del malato, Re, Il progetto B., Roma 1883; G. Gorrini, G.B., la vita, l'opera, il pensiero,Torino 1916; A. Baccelli, G.B., ricordi,Napoli 1931; G. ...
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ALPINO (Alpini), Prospero
Giuseppe Lusina
Nacque a Marostica (Vicenza) il 23 nov. 1553 da Francesco, medico eminente, e da Bartolomea Tarsia di Padova; fu avviato dapprima al mestiere delle armi, che [...] privati. Dopo il 1590 era di nuovo a Venezia. Le sue opere di botanica gli valsero la cattedra di lettore dei semplici all'università Abdachim in un giardino del Cairo, dinanzi alla pianta viva, su cui gli antichi avevano tanto disputato e che egli ...
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ARANZIO (Aranzi), Giulio Cesare
Felice Mondella
Nacque a Bologna, probabilmente nel 1530, e si adottorò, il 20 maggio 1556, in filosofia e medicina presso lo Studio petroniano, dove era stato allievo [...] motivo l'A. amava farsi chiamare Aranzi-Maggi).
L'opera dell'A. viene a inserirsi nella fioritura cinquecentesca della scuola spiega non tanto con la sensibilità del medico filologo, scarsamente viva nell'A., quanto con l'impegno concreto che gli ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona o della cosa acclamata: viva Garibaldi!;...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...