Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] formate le nuove generazioni del cinema spagnolo; inoltre la proiezione semiclandestina di Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini nel 1950 e la scoperta dell'operadi Cesare Zavattini fecero conoscere il Neorealismo italiano ai giovani ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] 1930-1958
Nel febbraio 1928, con la proiezionedi The jazz singer (1927; Il cantante di jazz) di Alan Crosland, iniziò a C. la .Il cinema cubano ha aperto il nuovo millennio con un'altra operadi Solás, Miel para Oshún (2001), che si cimenta con le ...
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Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] , ibrido tra film sperimentale e documentario, racchiudeva tre diverse tipologie: il film sull'arte, dove si collocano, oltre alle operedi Storck, anche quelle di Paul Haesaerts, un critico d'arte e pittore che tra il 1948 e il 1972 diresse più ...
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Pastrone, Giovanni
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico, nato ad Asti il 13 settembre 1883 e morto a Torino il 27 giugno 1959. Tra i maggiori pionieri e sperimentatori del cinema muto, [...] di perforazione della pellicola in grado di eliminare gran parte dello slittamento e del tremolio tipici della proiezione dal primissimo piano all'uso dinamico della profondità di campo), da ispirare l'operadi molti tra i migliori registi dell'epoca, ...
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Thailandia
Cinematografia
Il cinema thailandese è nato solo alla fine degli anni Venti, più tardivamente di quello di altri Paesi asiatici, e ha dovuto attendere la fine degli anni Cinquanta per conoscere [...] proiezione, da doppiatori presenti in sala. Tra le poche sonorizzate in studio spiccano per qualità quelle di Marut (nome d'arte di Pestonyee dovette in seguito limitarsi a effettuare lavoro dioperatore. Nacque anche un'originale scuola d'animazione, ...
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Chahine, Youssef (forma francesizzata di Šähīn, Yūsuf)
Grazia Paganelli
Regista cinematografico egiziano, nato ad Alessandria (Egitto) il 25 gennaio 1926. Riconosciuto a livello internazionale come uno [...] del suo sguardo ha proceduto di pari passo rispetto alla militanza appassionata e alla libertà diopere che hanno coniugato un'attenta di censura e fu fatto uscire soltanto nel periodo religioso del Ramadan, quando è consentita un'unica proiezione ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] il decennio precedente. Una menzione a parte merita l'operadi Federico Fellini nei cui film l'ossessione del corpo femminile efficacia la sgradevole esperienza degli spettatori alla fine della proiezione, quando essi, dopo l'incanto delle immagini, ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] di realizzazione dei film; dall'altro la tecnologia riguarda le apparecchiature e gli apparati meccanici, ottici, chimici, elettronici e, ora, digitali, implicati nella realizzazione e nella proiezione una serie di saperi operativi, di capacità ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] tra gli altri 'numeri', la proiezionedi un breve filmato, Dnevnik Glumova (Il diario di Glumov). E. ha sempre indicato in dell'inizio delle riprese), mentre E. aveva composto un'operadi alta densità mitopoietica che, almeno nella sua seconda parte ...
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Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] , ebbe occasione di assistere a Londra a una proiezionedi Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica versi dal regista bengalese Gautam Ghose, in quale alla figura e all'operadi R. ha dedicato tra l'altro, un intenso ritratto documentario dal ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di incantesimi; o. d’inganni; e ant. con il...