Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] assiomi propri della t.; se quest’ultimo sottoinsieme è vuoto, il sistema formale costituisce un calcolo logico. I calcoli logici in cui tra gli operatorilogici si usano soltanto i connettivi si dicono enunciativi, quelli in cui si adoperano anche i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] di Frege era un calcolo dei predicati del secondo ordine, che utilizzava negazione, implicazione e quantificatore universale come operatorilogici di base, e conteneva un sistema completo per il calcolo proposizionale e dei predicati del primo ordine ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] così dalle semplici tautologie. Un altro importante contributo di Hintikka è la sua interpretazione dei quantificatori (cioè degli operatorilogici che appaiono nel linguaggio sotto la forma di "esistono alcuni " o "tutti"): da un punto di vista ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] di uno spazio topologico T ordinato per inclusione, dove U→V:=Interno (V (T U)). Le operazionilogiche ∧, ⋁, →, ¬ corrispondono alle operazioni di reticolo ∧, ⋁, → e all'operazione definita ¬a:=a→0, dove 0 è l'elemento minimo del reticolo (un'algebra ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] struttura di semigruppo con unità; l’o. ω1 ω2 si dice prodotto degli operatori ω1 e ω2 nell’ordine; questi si dicono permutabili qualora ω1 ω2=ω2 ω1 far uso di trasformazioni integrali.
O. logico
In logica matematica è un simbolo che trasforma una ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] e la teoria delle equazioni di 3° e 4° grado per opera di algebristi italiani (S. Dal Ferro, N. Tartaglia, G. assetto della m. più soddisfacente dal punto di vista puramente logico.
Il nuovo atteggiamento di critica degli studi matematici, che ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] funzione del valore di verità delle frasi componenti e dei connettivi (od operatori) che le collegano. Fra questi troviamo, per es., '&', '∨', '∨e'. Il connettivo '&' indica la "somma logica": 'p & q' è vera solo nel caso che sia 'p' sia ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] calcolo, tutte le forme di ragionamento più o meno probanti che le discipline più svariate non esitano a mettere in opera. Se non isoliamo la logica formale da tutte le forme di ragionamento meno depurate, se non la consideriamo che come la punta più ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] , Jenseits von Gut und Böse, Leipzig 1886 (trad. it. in Opere 1870/1881, Roma 1993, pp. 93-101).
F.W. Nietzsche, it. in Le Scienze, 1969, pp. 20-29).
W.V.O. Quine, Philosophy of logic, Englewood Cliffs (N.J.) 1970 (trad. it. Milano 1981).
A.N. Prior, ...
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LOGICA DEONTICA
Claudio Pizzi
La nascita della l. d. nella sua forma attuale si fa risalire a un articolo di G.H. von Wright del 1951, in cui per la prima volta si analizzava l'affinità strutturale [...] come ''è meglio p che non-p''. In tal modo la l. d. risulta un ramo della logica della preferenza.
La possibilità di formare enunciati contenenti operatori deontici iterati come OOp, OPp, ecc. è pure stata al centro di diverse discussioni. Se alcuni ...
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logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...