Scrittore russo (Mosca 1814 - Pjatigorsk 1841). Individualista e anticonformista, ebbe un atteggiamento critico verso la società del tempo. Dopo gli esordi lirici caratterizzati da toni enfatici e patetici, nelle [...] simili a quelle da cui il protaginista del suo romanzo era uscito incolume.
Opere
Cominciò a comporre giovanissimo; tra il 1828 e il 1832 scrisse numerose liriche (la più famosa è Angel, 1831), poemetti byroneggianti, drammi di tipo schilleriano e ...
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Scrittore e cantautore russo (Mosca 1924 - Parigi 1997). Autore di nimerose raccolte liriche, il successo internazionale giunse a O. con il secondo romanzo Bednyi Avrosimov, con cui riprese con sottile [...] 1994 ha ottenuto il prestigioso premio Russian booker.
Vita e opere
O. nacque da una famiglia di un dirigente del Partito moj Arbat; trad. it. Arbat, mio Arbat, 1989). Le sue liriche, che sono anche le sottili trame per le canzoni che egli stesso ...
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Poeta e romanziere svedese (Olshammar 1859 - Övralid 1940). Premio Nobel per la letteratura nel 1916, con le poesie d'esordio Vallfart och vandringsår ("Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888) inaugurò nel [...] . Nostalgia romantica ed estetismo decadente caratterizzano le sue opere successive, tra le quali si segnala il racconto När kasta njerna blommade ("Quando fiorivano i castagni", 1941) e la raccolta di liriche Sista dikter ("Ultime poesie", 1942). ...
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Poeta tedesco (Sesswegen, Lettonia, 1751 - Mosca 1792). Partecipò al movimento dello Sturm und Drang, di cui fu uno dei principali esponenti, e fu particolarmente vicino a Goethe. Condusse una vita nomade [...] e inquieta, a tratti vittima di disturbi psichici. Scrisse liriche, drammi di ispirazione sociale e opere narrative.
Vita
Studiò (dal 1768) all'università di Königsberg teologia, e divenne un ammiratore di Kant; ma nel 1771 sospese gli studi, per ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] che ebbe 18 edizioni tra il 1547 e il 1829; molte inedite). Dei giovanili interessi giuridici rimane traccia nell'unica opera latina di T., De corruptis verbis iuris civilis (forse 1516), mentre sono perdute le Disputationes et paradoxa iuris civilis ...
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Poeta medievale tedesco (n. 1170 circa - m. Würzburg 1230 circa). W. toccò tutti i motivi della lirica del tempo: trattò con accento dolcissimo la lirica d'amore nei toni della hohe e della niedere Minne, [...] in Under der linden e Nemt frouwe disen kranz, liriche fra le più giustamente celebrate della letteratura tedesca d' i posteri, il venerato cantore dell'idea imperiale germanica.
Vita e opere
Non si conosce con esattezza il suo luogo di origine. Di ...
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Poeta e scrittore mistico spagnolo (Belmonte, Cuenca, 1527 - Madrigal de las Altas Torres, Ávila, 1591). Ripensò la dottrina mistica e fu poeta delle solitudini e dei silenzi, ricercando nelle sue Poesie [...] ., 1585), celebra l'umanità di Cristo in una prosa limpida nella quale confluiscono tutti i motivi della sua lirica. Fra le opere di edificazione etico-religiosa è rimasta classica La perfecta casada (1583), dedicata alle giovani spose. Come poeta ...
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Poeta (Stoccolma 1740 - ivi 1795). Cresciuto in ambiente borghese e pietista, ma venuto presto in contatto, grazie al suo ingegno, con i circoli aristocratici, con artisti quali J. T. Sergel ed E. Martin [...] lui stesso, e in effetti se il B. non inventò lui stesso la musica delle sue liriche, perché a esse adattò melodie popolari, canzonette francesi, arie di opere e perfino canti liturgici, attingendo a Haendel, a Gluck, a Haydn, a Pergolesi e a tanti ...
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Scrittore irlandese (Rathfarnham, Dublino, 1871 - Dublino 1909). Caratterizzato dalla sua tipica mescolanza di realismo, talvolta crudo, e d'immaginazione, S. può forse essere considerato il maggiore drammaturgo [...] soggiorno nelle isole Aran: dall'idioma isolano e dalle opere di altri scrittori della rinascita gaelica elaborò quel dialetto anglo e rimasta incompiuta. Postumo (1909) un volume di liriche, Poems and translations, che contiene anche traduzioni da ...
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Musicista (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Studiò a Roma, con A. M. Abbatini e forse anche con A. Carissimi. Frate minore, fu maestro a Volterra, Lucca, Firenze. Fin dall'Orontea (1649) e dal Cesare amante [...] 'intreccio quanto per le necessità scenotecniche. La musica tocca però alte vette liriche, nelle zone dolcemente melanconiche, effuse nell'"aria" e nell'"arietta". Oltre le opere, il C. produsse numerosa musica vocale: celebri soprattutto le cantate. ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...