GAINSBOROUGH, Thomas
Arthur Popham
Pittore, nato a Sudbury (Suffolk) nel maggio 1727, morto a Londra il 2 agosto 1788. A 14 anni fu mandato a Londra per imparare i rudimenti dell'arte con Hubert Gravelot [...] per temperamento e pittore prediletto della nobiltà inglese.
L'opera sua può essere divisa in tre periodi, corrispondenti ai ; vi sono in lui la grazia un po' femminile e le qualità liriche di artisti come Van Dyck, Watteau e Fragonard.
(V. tavv. LI ...
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Nato a Camprodón (prov. di Gerona, Spagna) il 29 maggio 1860. Ebbe vita quanto mai agitata e avventurosa. Studiò dapprima a Parigi, poi a Madrid; a nove anni fuggì di casa, e cominciò a vagabondare, dando [...] abbia scritto circa 500 lavori, tra pezzi pianistici (in prevalenza), sinfonici, musica da camera e da chiesa, opere, operette, liriche ecc.; ma gran parte di questi è inedita, o andata perduta attraverso le sue peregrinazioni, introvabile, perché ...
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Poeta e novelliere danese, nato l'11 ottobre 1782 a Vium presso Viborg, morto a Spentrup il 26 marzo 1848. Discendente di famiglia di pastori protestanti, istitutore, insegnante, agricoltore locatario [...] Naturkonzert (Uccelli di passo, Concerto di natura), ciclo di liriche in cui è data voce a tutti gli uccelli della landa bere; e non fu più che "una pietosa rovina di sé stesso".
Opere: Una prima edizione delle novelle: B. s gamle og nçe Noveller, 7 ...
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HALLER, Albrecht von
Giovanni Vittorio AMORETTI
Arturo Castiglioni
Augusto Béguinot
Medico, naturalista e poeta, nato a Berna il 16 ottobre 1708, ivi morto il 12 dicembre 1777. Cominciò i suoi studî [...] H. Sigerist nel 1923. Moltissimo si tradusse allora dalle sue liriche in Francia, Inghilterra e, in Italia, da M. John Hopkins Hosp. Bull., 1908; A. Farinelli, A. v. H., in L'opera di un maestro, Torino 1920, pp. 224-245 (con bibl.); S. d'Irsay, ...
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SOLOV′EV, Vladimir Sergeevič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, figlio del precedente, nato a Mosca il 16 gennaio 1853, morto a Uzkoe, presso Mosca, il 30 luglio 1900. S. univa facoltà dialettiche e [...] Bene, 1895).
Di misticismo sono pervase anche le belle liriche di S. Per quanto poco numerose, esse sono sulla poesia dei simbolisti russi, in particolar modo sul giovane Blok.
Ediz.: Opere di S., voll. 9, a cura di E. Radlov, Pietroburgo 1907 ...
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Poeta tedesco, nato a Wendisch Hermsdorf (Brandeburgo) il 18 novembre 1863, morto a Blankenese (presso Amburgo) l'8 febbraio 1920. Nel 1891 uscì il suo primo volume di versi, intitolato Erlösungen: titolo [...] , mobile varietà di metri. Schöne wilde Welt (1913), l'ultima raccolta di brevi liriche, è riuscita appunto perciò l'opera sua artisticamente migliore. Ogni lirica svolge un tema musicale in perfetta concordanza con quello logico e sentimentale: solo ...
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MARVELL, Andrew
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 31 marzo 1621 a Winestead (Yorkshire), morto a Londra nell'agosto 1678. Suo padre era un prete anglicano; egli venne educato alla [...] delle lotte civili, e il precursore d'una mentalità umana e tollerante nel campo religioso.
Le opere di M. si possono dividere in quattro gruppi: le liriche, scritte per lo più nel 1650-52; le satire politiche, composte dopo la restaurazione; le ...
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QUINAULT, Philippe
Mario Bonfantini
Scrittore francese, nato a Parigi il 3 giugno 1635, morto il 26 nommbre 1688. Di umile condizione (figlio di un fornaio di Rue de Grenelle), entrò come servitorello [...] per tre lustri nella creazione di una prestigiosa serie di opere e balletti. Scrisse così non meno di quattordici libretti, de Gaule; Roland; Armide; Le Temple de la Paix. Sue liriche sparse si trovano in raccolte del tempo. Nel 1813 si pubblicò un ...
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Così si deve scrivere il suo nome che proviene dalla terra di Pizzano, presso Bologna; e Tommaso da Pizzano si chiamò suo padre, professore d'astrologia nell'università di Bologna alla metà del sec. XIV. [...] textes français), Parigi 1886-1896: il 1° contiene le poesie liriche, balades, lays, virelays, rondeaux, jeux a vendre, complaintes inedito, il Livre de la Mutacion de Fortune. - Delle opere in prosa, si hanno edizioni moderne del Livre des faits et ...
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In origine le declamazioni furono esercizî pratici consistenti nel recitare ad alta voce discorsi preparati con riguardo particolare all'actio e intesi ad abituare i giovani a parlare in pubblico: in seguito, [...] e al valore espressivo del recitativo e delle espressioni più propriamente liriche, v. musica; opera; recitativo, e le voci sui singoli compositori.
Bibl.: F. Algarotti, Saggio sopra l'opera in musica, Venezia 1762 (e v. le prefazioni notissime e le ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...