Poeta inglese, nato a York il 2 febbraio 1907. Laureatosi ad Oxford, divenne insegnante. Nel 1939, poco prima dello scoppio della seconda Guerra mondiale, si trasferì negli Stati Uniti di cui ha preso [...] espressivo, fino a giungere deliberatamente quasi alla filastrocca; così nelle liriche di The Dance of Death, 1933. Da un periodo di collaborazione con Chr. Isherwood nacquero opere drammatiche di carattere satirico e fantastico (The dog beneath the ...
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FIUMI, Lionello
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Rovereto il 12 aprile 1894 di famiglia veronese. Collaboratore di riviste di avanguardia, tra le quali La Diana di Napoli, nel 1921 divenne direttore del [...] volumetto di liriche, Pòlline (Milano), cui seguirono: Mùssole, poesie (Ferrara 1920); Occhi in giro, prose liriche (Catania e tradotto specialmente poeti francesi moderni. Di alcune delle sue opere si hanno versioni in molte lingue.
La poesia del F ...
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Musicista, nato a Parigi il 21 gennaio 1855, morto a Limay il 10 giugno 1899. Ebbe maestri di composizione il Massenet e il Franck, col quale ultimo studiò senza interruzione per tre anni (1880-83) e di [...] . Temperamento essenzialmente lirico, deve essere ricordato innanzi tutto per una ventina di liriche vocali da camera per violino e orchestra, 1896, che pure è, tra le opere strumentali di lui, quella che più di frequente viene eseguita nei concerti ...
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Poeta romantico francese, nato a Lorient in Bretagna il 10 settembre 1803, morto a Montpellier il 3 maggio 1858. Vissuto fino al 1824 nella sua Bretagna, formò il suo spirito negli anni che trascorse, [...] semplicità e freschezza. Arte più matura, ma più ricercata, rivelano le liriche di Les Ternaires (1841; più tardi La Fleur d'or), chiude con L'élégie de la Bretagne. L'ultima raccolta delle opere complete é quella pubblicata in 4 voll. da E. Dorchain ...
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Poeta e scrittore, nato a Steyr (Alta Austria) il 21 dicembre 1755, morto a Vienna il 16 marzo 1798. Novizio nel collegio dei gesuiti di Vienna, nel 1773, soppresso l'ordine, abbandonò la vita religiosa [...] con iun dramma cavalleresco, serio e sentimentale, e con alcune liriche in cui sentì l'influsso del Bürger. Ma già nella Helden Aeneas, 1784-1788). L'idea, non nuova, dell'opera l'attinse insieme con la forma metrica a un saggio di travestimento ...
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(App. IV, I, p. 470)
Poeta, romanziere e drammaturgo belga. Negli anni Settanta la sua produzione letteraria rimane caratterizzata da una notevole virtuosità linguistica, di tematica e di tecnica eterogenee, [...] particolarmente operante nelle liriche: accanto al dotto Heer Everzwijn(1970, "Signor Cinghiale"), la poesia retorica Van horen tradisce una vasta cultura letteraria; l'intertestualità nelle sue opere − applica volentieri la tecnica del montaggio − è ...
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Nato il 21 giugno 1848 a Guia, sul confine occidentale del Trevisano col Bellunese, conseguì la laurea in lettere nell'università di Padova, dove - dopo essere stato a Bonn alla scuola del Diez, e dopo [...] nel sec. XVI (Milano 1880) e la Fiorita di liriche provenzali tradotte (Bologna 1881). I Saggi e la Storia risentono sistematica o artificiale. Invece in La Vita e le Opere del trovatore Arnaldo Daniello (Halle 1883) compaiono corrette e ...
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MILLAY, Edna St. Vincent
Salvatore Rosati
Poetessa americana, nata a Rockland (Maine) il 22 febbraio 1892.
Laureatasi nel 1917, pubblicò l'anno stesso il suo primo volume di liriche, Renascence and [...] se può far pensare ai Sonetti dal portoghese di E. Barrett Browning e a Modern Love di G. Meredith, resta nondimeno opera personale in un riconoscibile svolgimento drammatico e nell'espressione di un dolente pessimismo, e pose la M. tra le migliori ...
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Nacque il 12 dicembre del 1834 in Tixtla (Messico). Indiano di razza pura, parlò la lingua azteca fino a 14 anni. Avendo vinto un concorso, fece gli studî superiori a Toluca. Poi viaggiò, insegnando di [...] a Parigi, venne in Italia nel 1891 e morì a San Remo nel 1893. Le sue opere più importanti, ispirate tutte da soggetti messicani, sono: Rimas, poesie liriche e descrittive (4ª ediz. 1885), e i romanzi: Clemencia (1869); La Natividad en las montañas ...
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Poeta inglese, nato a Clifton il 20 luglio 1803. Studente a Oxford, pubblicò ivi le sue prime opere, The Improvisatore (1821), che poi ritirò, e The Bride's Tragedy (1822), in cui si manifesta quel ritorno, [...] di veleno a Basilea il 24 gennaio 1849.
La sua opera principale, iniziata fin dal 1825, continuamente rimaneggiata e mai della morte, che ritroviamo in alcune sue liriche: Dream Pedlary, Wolfran's Dirge.
Opere: The Complete Works, ed. with a memoir ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...