Fratelli d'origine italiana nati rispettivamente nel 1767 e 1777 a Hirschberg (Slesia) e morti nello stesso anno 1825. Il primo si provò nella lirica sulle orme di Ossian e di Klopstock, nel romanzo sulle [...] in gioventù gli aveva fatto soffrire anche il carcere. Le sue liriche furono raccolte da W. L. Schmidt dopo la sua morte ( successo duraturo. Trasferitosi a Berlino (1805) scrisse anche libretti d'opera. Entrato in amicizia con E. Th. Hoffmann (che lo ...
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Il più grande poeta epico degli Sloveni. Nacque il 9 gennaio 1856 a Globoko presso Rimske Toplice (Terme romane) nella Stiria slovena (Jugoslavia), morì il 10 giugno 1912 a Lubiana. Nato da povera famiglia [...] e romanze, 1890, 1903); Lirske in epske poezije (Poesie liriche ed epiche, 1896); Nove poezije (Poesie nuove, 1900); Attila v Emoni (Attila in Emona, 1912), e alcune altre opere minori.
Liberatosi presto dall'influsso di Jenko, Stritar e Gregorčič, ...
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PINTER, Harold
Salvatore Rosati
Drammaturgo inglese, nato ad Hackney, Londra, il 10 ottobre 1930. Dal 1949 al 1957 è stato attore, soprattutto in compagnie di repertorio. Dal 1973 è Associate Director [...] Silence (1969), Old times (1971), Five screenplays (1971), No man's land (1975). Ha scritto anche opere drammatiche per il cinema, e liriche (Poems, 1968). È considerato forse il maggiore, certo il più interessante, tra i giovani drammaturghi inglesi ...
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Nato a Poppi nel Casentino nel 1703, laureatosi a Pisa in giurisprudenza, visse a Firenze dandovi lezioni d'italiano, specialmente agl'Inglesi che vi capitavano. Accusato di appartenere alla Massoneria [...] avverte l'imitazione degli scrittori francesi. Tra le sue liriche, nelle quali pare ch'abbia voluto innestare, come Bibl.: G. Carducci, Prefaz. ai Poeti erotici del sec. XVIII, Firenze 1868 e in Opere, XIX, pp. 10-12, 322-24; F. Sbigoli, T. C. e i ...
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Uomo di stato ed umanista olandese, nato a Noordwiik il 5 dicembre 1545, morto all'Aia l'8 ottobre 1609. Studiò lettere e giurisprudenza nelle università di Lovanio, di Douai e di Parigí. Nel 1566 tornò [...] (scritta tra il 1303 e 1305), che racconta le vicende storiche dell'antica contea. Importanti sono anche le sue opere filologiche, come i commentarî a Plauto, Orazio, Catullo, Tibullo. Fu anche editore di Sallustio e Petronio. Scrisse ottime poesie ...
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Poeta e autore drammatico, nato a Tolone nel 1848, morto a Parigi nel 1921, membro dell'Accademia francese. Scrisse varî volumi di liriche romantiche e racconti assolati e coloriti su persone e costumi [...] e bonaria e per la forma facile e spontanea, alcune sue opere ebbero larga diffusione, come i Poèmes de Provence (1874), la d'acqua e le semplici parole schiette di alcuni movimenti lirici d'innegabile delicatezza e gentilezza. Più noto in Italia ...
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Poetessa e prosatrice inglese, nata nel 1743, morta nel 1825. Sin dall'infanzia ella dimostrò un ingegno precoce, e ricevette dal padre un'ottima istruzione classica. Nel 1773, apparve il suo primo volume [...] , va annoverata tra i "preromantici" inglesi, specialmente per le sue migliori liriche, quali la Ode to Spring, dov'è chiara l'influenza del Collins, e la delicata e sincera Life.
Opere: Works of Anna Barbauld, with a Memoir by Lucy Aikin, 2 voll ...
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Poeta, nato a Montanaro Canavese il 12 gennaio 1870, morto a Roma, dov'era redattore capo della Nuova Antologia, il 6 dicembre 1917. L'interesse sociale prevalse sempre nel C. su quello letterario, tanto [...] , ma un eloquente, commosso espositore di aspirazioni e dolori che sono i suoi proprî.
Opere: Madrid poemetto (Torino 1897); In umbra, liriche (Torino 1899); Gli Ammonitori, romanzo (Roma 1904); Homo, sonetti (Roma 1907). Questi scritti, insieme ...
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Poeta tedesco, nato a Danzica il 28 ottobre 1768, morto a Weimar il 14 febbraio 1826. Di scarso rilievo sono le sue liriche, tranne qualche breve Lied, e i suoi tentativi drammatici (Amphitryon, 1804, [...] zu Rom, 1796; Gebete, 1796); e dopo la morte dei suoi quattro bambini perduti in un'epidemia, si diede tutto ad opere di carità. Un suo libro di ricordi personali su Goethe uscì postumo (G. aus personlichem Umgang dargestellt, 1832), come anche un ...
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Poeta austriaco, nato il 6 febbraio 1859 a Mährisch-Weisskirchen, morto a Vienna il 20 novembre 1906. D'origine ebrea, studiò con grandi sacrifizî; ed ebbe vita difficile e dura, e salute cagionevole, [...] E il tragico pathos di questa esistenza si riflette anche nella sua opera, la quale ha - malgrado l'influenza che sulla sua formazione e tendenze dominanti. E tragica sincerità hanno alcune liriche (Gedichte, 1891). Interessanti per il suo pensiero ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...