Poeta olandese, nato a Zwolle il 7 febbraio 1753, morto l'8 febbraio 1824. Ammiratore dello Young, del Klopstock, e, soprattutto, del Werther, fu il più tipico rappresentante della sentimentalità del Settecento [...] Johanna Grey, 1791; Ines de Castro, 1793) e nelle liriche (Oden en Gedichten, 1796-1816). Anche come teorico dell'arte e di filosofia, particolarmente di filosofia kantiana. La raccolta delle opere uscì in 11 volumi a Rotterdam, nel 1824, a cura ...
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Poeta svedese, nato di nobile famiglia a Malmgard in Finlandia nel 1731, morto a Stoccolma il 3 ottobre 1785. Prima attaché, poi ambasciatore a Parigi, si assimilò la cultura francese del tempo e fu legato [...] descrittiva sull'esempio delle Seasons del Thompson; e tutte di gusto tipicamente settecentesco sono anche le altre opere: le liriche, in alcune delle quali affiora pure talvolta - come in Öfver begärelser bedräglighet (sopra la vanità dei desiderî ...
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PREGELJ, Ivan
Alojzij Res
Scrittore sloveno, nato a S. Lucia di Tolmino nel 1883. Compì gli studî medî a Gorizia, quelli universitarî a Vienna ed è professore di lettere a Lubiana.
Nella sua svariata [...] produzione letteraria, dalle liriche giovanili ai racconti popolari, dalle novelle ai saggi critici, domina il romanzo storico, dove uomo d'oggi in un'armonia organica, e le sue opere migliori, che si distinguono per raffinatezza di forma, per ...
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KATONA, József (Giuseppe)
Giulio de Miskolczy
Drammaturgo ungherese, nato a Kecskemét l'11 novembre 1791 e morto il 16 aprile 1830 nella stessa città. Durante i suoi studî universitarî a Pest scrisse [...] alcune poesie liriche e parecchie opere drammatiche, ma senza successo. Obbligato da circostanze familiari e disilluso per l'insuccesso dei suoi drammi, ritornò nella sua città nativa, dove, rinunziando ad ogni attività letteraria, coprì la carica di ...
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Regista e attore, nato a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1902. Esordì nella rivista, ma passò presto al teatro di prosa, alternandolo, dopo il 1932, con il cinematografo, dove creò il tipo del provinciale [...] Rose scarlatte (1940) e Maddalena zero in condntta (1941), opere ancora di trapasso fra lo stile cameriniano e il proprio; Teresa La porta del cielo (1944) dove poneva già con note liriche il problema del dolore umano; e infine Sciuscià (1946), ...
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KAALUND, Hans Vilhelm
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato a Copenaghen il 23 giugno 1818, morto ivi il 27 aprile 1885. Tipo di romantico sognatore, fu direttore d'una fornace, istitutore, telegrafista, [...] 1840), il poema allegorico (Valkyrien Gøndul, 1842), il dramma (Fulvia, 1875); ma più che nelle opere di lunga lena, trovò nella lenta, ininterrotta composizione delle sue liriche il senso e lo scopo della sua vita (Et Foraar, Una primavera, 1858; En ...
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Nato a Reggio dell'Emilia, nel 1749 e ivi morto nel 1812. Visse lungamente a Milano, al tempo della Repubblica cisalpina e del Regno italico. Appartenne a quella schiera di poeti emiliani, fedeli al classicismo, [...] del secolo XIX; tradusse le odi di Orazio e compose liriche un po' fredde ma sapientemente corrette, nelle quali, accanto Estensi, I, Reggio Emilia 1833; G. Carducci, Opere, XIX, pp. 140-141; S. Peri, L'opera lett. di un poeta del secolo XIX, Varese ...
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- Pseudonimo di Elza Rozenberge, poetessa lettone, nata nel 1868, moglie del grande poeta e drammaturgo Rainis. È una delle figure più rappresentative della tendenza socialistica, assai sviluppata nella [...] : l'emancipazione femminile, ed essa ne fece argomento di opere teatrali, che ebbero allora grandissimo successo (Zaudētās Tiesības, I ecc.). Ma più notevoli ancora sono le sue poesie liriche, nelle quali il contenuto sociale è interpretato molto ...
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Compositore, nato il 21 dicembre 1850 a Všebořice presso Dolní Královice (Boemia), morto il 15 ottobre 1900 a Praga. Compì la sua educazione musicale a Praga stessa, poi al Conservatorio di Lipsia (1865). [...] per archi, ed uno con pianoforte, una Romanza primaverile, per coro e orchestra, un quintetto per pianoforte, violino, violoncello, clarinetto e corno; diverse liriche, oltre 350 pezzi per pianoforte, e un'opera didattica, La scuola di pianoforte. ...
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KLABUND
Alda MANGHI
. Pseudonimo dello scrittore tedesco Alfred Henschke, nato a Krossen, sull'Oder, il 4 novembre 1891 e morto a Davos il 14 agosto 1928.
Dotato di grande facilità poetica e di sensibilità [...] di malato. Le sue cose migliori sono però alcune liriche di semplice e delicato tono popolaresco e abili romanzi Der Kreidekreis, 1921, rielaborazione dal cinese. Edizione completa delle opere: Gesammelte Werke, 6 voll., Berlino 1930.
Bibl.: B ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...