ROSAY, Françoise
Gian Luigi RONDI
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Parigi il 19 aprile 1894. Terminati gli studî in quel conservatorio, svolse una notevole attività sulle scene liriche e di [...] interpretazione di Kermesse eroica, (1935) diretta dal marito, ma il suo nome e la sua fama sono anche meritatamente affidate ad opere come Les deux timides (1926), Il processo di Mary Dugan (1927); Pensione Mimosa (1934); Drôle de Drame e Carnet di ...
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Scrittore e teologo svedese, fratello di Carl Johan (v.), 1iato a Stora Tuna in Dalecarlia il 30 agosto 1790, morto il 16 agosto 1866. Fu professore di lingue orientali a Upsala, poi di storia della Chiesa [...] il poema epico-religioso Ansgarius (1835-46), è noto per alcune liriche melodiche e cantabili, e soprattutto per il poema satirico Noachs Arh och nu (Roma di un tempo e di ora, 1858-60).
Opere: Samlade Skrifter, voll. 7, Stoccolma 1863-66.
Bibl.: G. ...
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FOLGORE, Luciano (pseudonimo di Omero Vecchi; altro pseudonimo: Esopino)
Poeta, nato a Roma il 18 giugno 1888. Ha combattuto insieme con F. T. Marinetti le più significative battaglie del futurismo, dal [...] è poi in sostanza staccato, pur senza rinnegarlo. Nelle sue opere di maggiore importanza, Canto dei motori (1912), Ponti sull'oceano poesia italiana dal 1870 ai giorni nostri. Il F. ha raccolto i suoi versi più recenti in un volume di Liriche (1930). ...
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Musicista, nato a Taranto il 24 luglio 1858, morto a Montecarlo il 27 settembre 1933. Studiò al conservatorio di Napoli, con P. Serrao, con lo zio Carlo Costa e con altri.
È uno dei maggiori rappresentanti [...] , Nannì, Serenatella, 'A Retirata, ecc.). Scrisse anche liriche da camera, tra cui la nota Serenata medievale. Dotato di pantomina Histoire d'un Pierrot (Parigi 1893). Compose inoltre alcune opere ed operette, tra cui Il Capitan Fracassa (Torino 1909) ...
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Poeta; nacque a Lipsia il 21 maggio 1815, e morì in quella città il 16 novembre 1870. Durante la sua vita tranquillamente operosa, si dedicò allo studio delle lingue moderne e a traduzioni specialmente [...] dall'inglese. La sua versione delle intere opere di Byron (1840) contribuì notevolmente alla conoscenza del poeta inglese in (1855), Kameen (1856). Predilesse le narrazioni poetiche epico-liriche: Hyazinth und Liliade (1849), Die Tochter des Kain ...
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GAUTIER, Judith
Adams
John
Figlia di Théophile G. (v.), nata a Parigi il 25 agosto 1846, morta a Dinard il 26 dicembre 1917: sposò Catulle Mendès. Fino dall'adolescenza innamorata dell'Estremo Oriente, [...] , le lingue, rivelarne la poesia.
Dopo Le livre de jade, liriche tradotte o imitate dal cinese (1867), s'ispirò alla Cina per ) e Princesses d'amour, romanzo (1900). Tra le altre opere: Les peuples étranges (1879), Richard Wagner et son œuvre poḫtique ...
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Umanista polacco, poeta e storico, nacque nel 1540 e morì nel 1599. Figlio di Marcin (v.) fu varie volte soldato ed ebbe cariche sociali. Nel 1587, a causa delle lotte interne della Polonia, si rifugiò [...] lo spinse a correggere le opere del padre, biasimate dai gesuiti. In particolare dalla cronaca mondiale del padre trasse la parte relativa alla Polonia che pubblicò col titolo di Kronika Polska. Scrisse anche liriche e panegirici, in cui mostrò ...
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MEJ, Lev Aleksandrovič
Ettore Lo Gatto
Poeta e drammaturgo russo, nato il 13 febbraio 1822 a Mosca, morto il 16 maggio 1862. Visse prima a Mosca e a Odessa, poi si trasferì a Pietroburgo, dove divenne [...] , Heine e di altri molti poeti stranieri. Le sue opere originali riunì in alcune raccolte, la principale delle quali ebbe menja, Satana (Lungi da me, Satana). Scrisse, oltre le liriche, tre drammi storici in versi, Carskaja nevesta (La sposa dello ...
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Rimatore del dolce stil nuovo, da identificarsi forse con quel Gianni di Forese degli Alfani, che, nato a Firenze tra il 1272 e il 1283, nel 1311 era gonfaloniere di giustizia, e nel 1313 fu da Enrico [...] "d'ispirazione più schietta e viva che non sia quello di Lapo Gianni, di più varia originalità che quello del Frescobaldi".
Bibl.: E. Rivalta, Liriche del dolce stil nuovo, Venezia 1906, p. 53; V. Rossi, Il dolce stil nuovo, in Lectura Dantis. Le ...
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(App. III, I, p. 204)
Poeta inglese. Nelle raccolte poetiche The view from a blind I (1962), The golden chains (1968), At Thurgarton Church (1969), Villa Stellar (1978), e Anno Domini (1983), nonostante [...] e compositivi di molte opere precedenti, B. sembra aver abbandonato l'ampollosità oratoria, le ardite variazioni stilistiche e i manierismi verbali, per indirizzarsi sempre di più a composizioni limpide, spontanee, liriche, ove sofferenza, malinconia ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...