Scrittore svizzero (Zurigo 1819 - ivi 1890). Notevolissima personalità della letteratura svizzera in lingua tedesca, dopo un faticoso esordio divenne uno degli autori in lingua tedesca più popolari; è [...] autentiche alla poesia; pubblicò nel 1846 le sue prime liriche (Gedichte), non insensibili ai modelli forniti dagli emigrati cicli successivi; a quegli anni risale cioè la parte essenziale delle opere che fanno la fama di K. narratore e lo collocano ...
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Poeta e drammaturgo (Vienna 1791 - ivi 1872). Considerato il più grande scrittore della letteratura austriaca, il centro della sua opera è l'analisi delle condizioni dell'agire umano, o più esattamente [...] dem, der lügt (1838); né la tarda ripresa dei suoi drammi per opera di H. Laube, dopo il 1848, valse a mitigare il senso di Bruderzwist in Habsburg, Libussa, postume). Notevolissimi, più che le liriche, sono infine i diari e uno zibaldone critico. ...
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Scrittore italiano (Siena 1883 - Roma 1920). Dotato di una formazione letteraria da autodidatta, riportò nelle sue opere, spesso ambientate in un mondo provinciale e caratterizzate da accenti autobiografici, [...] parte della sua produzione venne pubblicata postuma.
Vita e opere
Perduta la madre, fece studi irregolari ed ebbe un'adolescenza così come, pur essendo portato a un impressionismo lirico a fondo paesistico (felicemente testimoniato dalle prose di ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] guerra.
Opere
Iniziò, in latino, con due poemetti biblici, Herodis furiae et Rachelis lachrymae (1634) e Dei vindicis impetus et Herodis interitus (1635), premesse per la migliore prova in latino fornita in Olivetum (1648), incentrato sulla lirica ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, [...] 20; Leben Eduards des Zweiten von England, 1924; alcune liriche riunite più tardi nella Hauspostille, 1927), in cui circola 'avvento del nazismo allo scoppio della guerra gli ispirano opere di appassionata denuncia (Die Rundköpfe und die Spitzköpfe, ...
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Poeta e drammaturgo tedesco (Weimar 1761 - Mannheim 1819). Scrittore estremamente prolifico e versatile, ha lasciato una serie innumerevole di lavori teatrali, affermandosi come il favorito dal pubblico [...] lo pugnalò. Vanno inoltre citate le sue ben documentate ma mediocri opere storiche (per cui è ancora da ricordare Ältere Geschichte Preussens cui Die Leiden der Ortenbergischen Familie, 1785), liriche (Gedichte, 2 voll., 1818), scritti autobiografici ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] (1920), Stornelli e ballate (1923) e Cantari alla madrigalesca (1931), oltre a numerosi brani per pianoforte e liriche per canto e pianoforte. M. curò inoltre l'opera omnia di C. Monteverdi, terminata nel 1942, e dal 1947 diresse l'edizione delle ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] simpatia per l'Italia e odio contro lo straniero.
Vita e opere
Stabilitosi ventenne a Milano, divenne amico di Foscolo, il quale due volumi di Poesie inedite (sette cantiche e molte liriche, per lo più di argomento religioso); intraprese anche, ma ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] angustie e velleità; donde il sempre più deciso prevalere, nella sua opera, della donna, concepita come compendio ed emblema di quel dissidio. L'ambivalenza di un'ispirazione insieme critica e lirica, ironica ed elegiaca, come fa sì che ogni dato e ...
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Poeta irlandese (Sandymount, Dublino, 1865 - Roquebrune-Cap Martin 1939), fratello di Jack Butler. È stato uno dei grandi protagonisti della poesia tra Ottocento e Novecento. Attratto dalle leggende irlandesi [...] interesse per le scienze occulte. Questo è testimoniato anche dall'edizione delle opere di Blake (1893, in collab. con F. J. Ellis) e elementi celtici e teosofici. Nel 1895 ristampò rivedute le liriche di Oisin e Cathleen col titolo Poems; nel 1899 ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...