Regista italiano (n. Salerno 1939). Dopo esperienze nel teatro universitario, fondò a Roma il Teatro dei Centoeuno, per il quale allestì autori nuovi come G. Grass (10 minuti fino a Buffalo, 1967) e H. [...] di attori che ha spesso contribuito a scoprire, si è dedicato preferibilmente ad autori moderni e contemporanei come W. Gombrowicz (Operetta, 1969), J. Genet (Il balcone, 1971), E. Bond (Lear, 1975), P. Shaffer (Amanda Amaranda, 1984), F. Brusati (Le ...
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Scrittore francese (Parigi 1608 circa - ivi 1680), fratello di Charles, Claude e Nicolas. Fu ricevitore generale delle finanze e si occupò di letteratura. Tradusse in prosa francese la Secchia rapita di [...] (1678) e scrisse una prefazione con la quale prese posizione, in favore dei moderni, nella Querelle des anciens et des modernes, a cui si collegano anche alcuni suoi saggi critici. Aveva già pubblicato un'operetta, De l'origine des fontaines (1674). ...
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WALDSEEMÜLLER, Martin (latinamente Hylacomilus)
Roberto Almagià
Geografo e cartografo, nato a Radolfzell sul lago di Costanza nel 1470. Studiò all'università di Friburgo ed, a studî finiti, si stabilì [...] gli studî scientifici e specialmente la geografia. Quivi il W. diede alle stampe nell'aprile 1507 l'operetta Cosmographiae Introductio cum quibusdam geometriae ac astronomiae principiis ad eam rem necessariis, nella quale è fatta la proposta ...
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HERVÉ, Florimond Rongé, detto
Renzo Bianchi
Compositore, nato a Houdain presso Arras il 30 giugno 1825, morto a Parigi il 4 novembre 1892. Compì i suoi studî nella scuola di canto della chiesa di San [...] l'orchestra al Teatro del Palais-Royal. Nel 1854 fondò un piccolo teatro, ch'egli chiamò Folies concertantes (oggi Déjazet).
All'operetta di schietto tipo francese l'H. diede, se non i primissimi, certo tra i primi buoni esemplari, e alcune sue ...
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HONEGGER, Arthur (XVIII, p. 557)
Dal 1932 in poi, la produzione honeggeriana si è arricchita di numerosi lavori d'ogni genere e l'H., specialmente durante il periodo bellico, è assurto in Francia al massimo [...] si distinguono specialmente: opere teatrali: il melologo Sémiramis, 1933; una nuova versione (1937) dell'opera Antigone; una operetta in collaborazione con J. Ibert, Les petites Cardinal, 1938; opere sinfonico-vocali: gli oratorî Jeanne d'Arc au ...
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BLANC, Giuseppe
Nicola Balata
Nacque a Bardonecchia (Torino), da Giuseppe Augusto e Angelina Bauda, l'11 apr. 1886. Iniziato lo studio della musica a Torino, fu allievo di G. Bolzoni per la composizione [...] a Monaco. Iscrittosi all'università, si laureò in giurisprudenza, dedicandosi poi completamente alla musica. Ai suoi esordi vi fu l'operetta in tre atti La festa dei fiori, rappresentata a Roma al teatro Apollo il 29 genn. 1913 (che conteneva anche ...
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Libri feudorum
GGianfranco Stanco
I Libri feudorum (Consuetudines feudorum, 1892; Das Langobardische Lehnrecht, 1896), nati nell'ambiente scientifico dei giuristi longobardisti, consistono in una raccolta [...] di tre diverse redazioni. La prima, compilatio antiqua, detta obertina dal magistrato Oberto dall'Orto ‒ autore di un'operetta sui lineamenti del diritto feudale suddivisa in due epistole per venire incontro alle esigenze del figlio Anselmo, studente ...
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Pianista e compositore afroamericano (Texarkana?, Texas, 1867/1868 - New York 1917). Stabilitosi a Sedalia nel 1896, vi pubblicò due anni dopo la sua prima raccolta di brani pianistici, Original rags, [...] del ragtime. La sua Treemonisha (1911) è la prima opera lirica afroamericana, in cui modi e forme dell'operetta europea convivono con suggestioni folcloriche. La fortuna di J. è dovuta all'utilizzazione di The Entertainer nella colonna sonora ...
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CHILOVI, Desiderio
Alfredo Serrai
Nato a Taio (Trento) il 23 maggio 1835 da Andrea e da Anna Stefenelli, frequentò il ginnasio a Bolzano e poi a Trento, dedicandosi con passione al greco antico, di [...] lingua tedesca all'italiana. Costretto da una malattia a interrompere gli studi scoperse, attraverso la lettura di un'operetta di Fr. Perthes, Der deutsche Buchhandel als Bedingung des Daseins einer deutschen Literatur (.....1816), l'importanza che ...
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Umanista francese (Malines 1490 - Padova 1522). Compiuti gli studî a Parigi e Poitiers, venne in Italia (1511) e si stabilì a Roma ove fu rapidamente conquistato dall'umanesimo fiorente alla corte di Leone [...] la cittadinanza romana onoraria, che ebbe (1519) dopo aver recitato cinque discorsi su Roma per fare ammenda di una sua operetta giovanile antiromana in lode dei Franchi (De laudibus divi Ludovici atque Francorum, 1510). Ma la sua giovanile fama di ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...