Pretore (n. 125 a. C.), distrusse Fregelle che si era ribellata; console (121), diresse con energia le operazioni che portarono alla strage di Gaio Gracco e dei suoi compagni; l'anno seguente fu accusato della violazione delle leggi sulla provocazione al popolo, ma, difeso da Papirio Carbone, fu assolto; inviato (115) a capo di una commissione per regolare gli affari di Numidia, fu accusato di essersi ...
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Principe di Numidia (160 circa - 104 a. C.), figlio di Mastanabale; dallo zio Micipsa (rimasto dopo la morte dei fratelli unico re) ebbe parte del regno insieme con i figli di lui, Iempsale e Aderbale [...] (Sallustio lo taccia addirittura di corruzione), decise un intervento moderato, inviando una commissione senatoria presieduta da Lucio Opimio, che procedette alla spartizione del regno. La parte più ricca, confinante con la provincia romana, fu data ...
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Figlio di Q. Fabio Massimo Emiliano (v.), del fratello cioè di Scipione Emiliano, non gli compete il cognome di Emiliano, datogli per errore da Strabone e da Appiano. Nominato questore nel 134 a. C., quando [...] discorso funebre in suo onore. Pretore nella Spagna verso il 124, fu nominato console per il 121 insieme con L. Opimio, e gli fu affidata la guerra contro gli Allobrogi, che egli condusse insieme col suo predecessore Cn. Domizio Enobarbo, riportando ...
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. Divinità romana personificante l'unione politica dei cittadini o anche l'affetto dei parenti e soprattutto dei coniugi: durante l'Impero, quando le lotte dei partiti furono sostituite dalle sanguinose [...] le dedicò un tempio nel Foro, ai piedi del Tabulario, ricostruito con maggior lusso nel 121 a. C. dal console Opimio dopo l'uccisione di Gaio Gracco. Durante l'Impero, la Concordia Augusta simboleggiò la pace domestica della casa imperiale e quindi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla morte di Caio Gracco alla guerra sociale
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La morte di Caio Gracco (121 a.C.) non pone [...] politico permanente
Da quando Caio Sempronio Gracco, inseguito tra i luoghi sacri dell’Urbe dagli uomini del console Lucio Opimio, sceglie per sé la morte, le cose cambiano profondamente a Roma.
La ferita istituzionale, politica e sociale – aggravata ...
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CONCORDIA
P. Mingazzini
Divinità romana personificante l'unione politica, o anche l'affetto dei parenti e soprattutto dei coniugi; durante l'Impero, quando le lotte dei partiti furono sostituite dalle [...] al 387 a. C., allorché Camillo le dedicò un tempio nel Foro, ai piedi del Tabulario, ricostruito con maggior lusso dal console Opimio, nel 121 a. C., dopo l'uccisione di Gaio Gracco. Durante l'Impero, la C. Augusta simboleggiò la pace domestica della ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] beniamino. Infatti quand'egli pose la candidatura al terzo tribunato non fu rieletto. Intanto, salito al consolato Lucio Opimio, uno dei più risoluti capi dell'opposizione oligarchica, l'opera di G. ebbe a subire attacchi decisivi che culminarono ...
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FREGELLE (lat. Fregellae)
Giuseppe Lugli
Città al confine fra il territorio dei Volsci e quello degli Aurunci, alla sinistra del Liri di cui formava un'importante testa di ponte. Appartenne dapprima [...] parte di quest'ultimo. Ma nel 125 si rivoltò nuovamente contro Roma favorendo la rivolta degl'Italici, onde il pretore L. Opimio distrusse la città e ne condusse in Roma prigionieri gli abitanti. Da allora non risorse più: gli itinerarî ricordano il ...
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. Paese del Lazio meridionale, presentemente aggregato alla provincia di Frosinone, situato sulla destra del Liri, su di un'ansa molto accentuata e alquanto incassata del fiume, che lambisce l'abitato [...] pareggiamento dei diritti politici latini e italici. La città romana venne presa e rasa al suolo dal pretore L. Opimio; l'antichissimo abitato preromano si ridusse a un povero villaggio, che qualche secolo dopo cominciò ad essere designato col nome ...
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VERRIO Flacco (Verrius Flaccus)
Marco Galdi
Figlio di liberto, visse sotto Augusto e Tiberio e fu uno dei più rinomati maestri di grammatica. Augusto gli affidò l'istruzione dei nipoti Gaio e Lucio. [...] Tiberio. Per la compilazione di essa egli dovette attingere a varie fonti, quali le Antiquitates rerum humanarum et divinarum di Varrone, gli scritti di Elio Stilone, di Aurelio Opimio e di altri.
Bibl.: De V. F. glossarum interprete, Halle 1898. ...
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opimo
agg. [dal lat. opimus, di origine incerta], letter. – Grasso, pingue: offrire in sacrificio agli dèi vittime o.; Ci ungemo i corpi di quel grasso opimo Che ritroviamo all’intestina intorno (Ariosto); D’opima carne e di vin vecchio empiendosi...
spoglia
spòglia s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium «spoglia»]. – 1. Elemento esterno che serve di rivestimento, di copertura e sim. (e che quindi si può togliere, cambiare, perdere, ecc.). In partic.: a. poet. Abito, veste: D’un...