Daoguang
Imperatore cinese (Pechino 1782-ivi 1850). Della dinastia mancese dei Qing (1644-1912), il suo nome privato era Minning; il suo regno (1820-50) segnò un periodo di stasi politica e di crisi [...] economica. Dopo la guerra dell’oppio (1840-42) dovette aprire vari porti al commercio europeo, dando così inizio alla penetrazione economica e politica dell’Occidente. ...
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Medico e scrittore statunitense (Filadelfia, Pennsylvania, 1829 - ivi 1914). Professore di neurologia al policlinico di Filadelfia, si occupò tra l'altro delle lesioni traumatiche del sistema nervoso centrale [...] e dei nervi periferici; della fisiopatologia del cervelletto e del meccanismo d'azione di molti medicamenti (atropina, oppio, bromo, nitrito d'amile). Per la terapia di alcune nevrosi propose il "rest treatment", consistente in riposo a letto, ...
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Xianfeng
Nome di regno assunto da Wenzong (Pechino 1831-Chengde 1861), imperatore (1850-61) della dinastia mancese dei Qing (1616-1912). Durante il suo regno ebbe inizio la rivolta dei Taiping e si svolsero [...] le guerre contro la Francia e la Gran Bretagna (seconda guerra dell’oppio), concluse con i trattati di Tianjin (1858) e di Pechino (1860). ...
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Poeta inglese (Preston, Lancashire, 1859 - Londra 1907). Ritenuto non idoneo per la carriera ecclesiasti ca cui la famiglia, cattolica, lo aveva avviato, non riuscì neanche negli studî di medicina. Tentò [...] da Wilfrid Meynell, direttore del giornale Merry England, e accolto nella famiglia cattolica dei Meynell, vinse la dipendenza dall'oppio, contratta in occasione di una malattia, e si dedicò alla letteratura. Nel 1892 si ritirò presso il convento ...
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Scrittore inglese (Ottery St. Mary, Devonshire, 1772 - Highgate, Londra, 1834). Studò a Cambridge, dove si entusiasmò per le idee rivoluzionarie francesi; lasciata l'università (1793), per debiti o dispiaceri [...] ; Zapolya, mai rappr.) e scrisse la sua maggiore opera in prosa: Biographia literaria (1817). Riscattatosi dal vizio dell'oppio, scrisse: Aids to reflection (1825); On the constitution of the church and state (1830). Documento della sua conversazione ...
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Chirurgo (n. Lucca fine sec. 12º - m. Bologna dopo il 1259); nato da illustre famiglia cui appartennero molti celebri medici, esercitò a Bologna, partecipò coi Bolognesi alla crociata di Siria e all'assedio [...] poi di Cervia: nei suoi scritti (Chirurgia, pubbl. nel 1497) illustrò la narcosi per inalazione da spugne imbevute di oppio, di giusquiamo e di mandragora e raccomandò le unzioni di mercurio in molte malattie della pelle. Ambedue indicarono nel vino ...
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Scrittore inglese (Greenheys, Manchester, 1785 - Edimburgo 1859). Divenuto famoso con le le Confessions of an English opium eater (1821), le sue opere si caratterizzano per una prosa ampia, ritmata, sapiente, [...] vita di vagabondaggio; ritrovato dalla famiglia, si iscrisse a Oxford (1803), dove condusse vita irregolare, contraendo l'abitudine dell'oppio. Entusiasta di S. T. Coleridge e di W. Wordsworth, si stabilì (1809) nel Westmorland presso di loro e fece ...
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Pseudon. dello scrittore cinese Tong Zhonggui (n. Suzhou, Jiangsu, 1963). Inserito dalla critica tra i maggiori narratori cinesi contemporanei, abile nell'intrecciare piani narrativi e temporali diversi, [...] di Borges.
Opere
Tema del suo primo importante romanzo, Yingsu zhi jia (1988; trad. it. La casa dell'oppio, 1995), ambientato nell'immaginario, metaforico villaggio di Fengyangshu, è il disfacimento di una famiglia di proprietari di coltivazioni di ...
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Poeta e capitano ungherese (n. fortezza di Orzalj 1620 - m. presso Čakovac 1664), figlio di Giorgio bano di Croazia. Educato presso i Gesuiti, divenuto bano (1647), continuò per molti anni a lottare contro [...] Sziget", 1651), nota anche con il titolo latino di Obsidio Szigetiana, nella quale esalta la figura del suo avo Miklós. Ha lasciato anche trattati politici e militari, come Az török áfium ellen való orvosság ("Medicina contro l'oppio turco", 1660). ...
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Pseudonimo dello scrittore ungherese József Brenner (Szabadka, od. Subotica, 1888 - ivi 1919). Nonostante il suo interesse per la letteratura, si laureò in medicina a Budapest dove operò come psichiatra, [...] sono raccolte di novelle (A varázsló Kertje "Il giardino del mago", 1908; A Janika "Giovannino", 1911; Délutáni álom "Il sogno pomeridiano", 1913), una parte delle quali sono state pubblicate anche in traduzione italiana (Oppio e altre storie, 1985). ...
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oppio1
òppio1 s. m. [dal lat. opium, gr. ὄπιον, der. di ὀπός «succo (di pianta)»]. – 1. Succo condensato ottenuto per incisione delle capsule immature di alcuni papaveri e in partic. del papavero da oppio (Papaver somniferum), di composizione...
oppio2
òppio2 s. m. [lat. ŏpŭlus]. – Nome dato in varie regioni (insieme con la variante loppio) a specie diverse di acero, in prevalenza all’acero campestre. In Toscana è anche usato per indicare il pioppo.