Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] o per le sensazioni che inducono. Entrambe le categorie hanno una lunga storia: la morfina, principio attivo del papavero da oppio, è utilizzata come analgesico da migliaia di anni, mentre l'assunzione di alcol, la prima droga a uso 'voluttuario', è ...
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PSICOFARMACI
Pietro DI MATTEI
. Con tale qualifica, ed ancora con numerosissime altre, più o meno comprensive ed allusive (farmaci psicoattivi, psicoplegici, atarassici, antifobici, tranquillanti, ecc.), [...] , ecc., dovute soprattutto al contenuto alcoolico, e le manifestazioni euforiche dissennanti, allucinanti, ecc., acute e croniche, da oppio, da foglie di coca, da canape indiana, da peyotl, da caffè, da giusquiamo, da stramonio, da banisteria caapi ...
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Acido idrossipropanoico, CH3CHOHCOOH, noto nelle forme D-lattico, L-lattico (levogiro e destrogiro) e D-L-lattico, corrispondente al racemo. Tutte e tre formano sali con numerosi metalli (zinco, rame ecc.). [...] nel latte ed è prodotta per azione dei fermenti lattici, nella melassa, nei succhi di frutta, nella birra, nell’oppio, nei vini, in numerose piante soprattutto durante la germinazione; viene preparata per fermentazione lattica a caldo da carboidrati ...
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Tossicità
Sonia Radice
Francesco Clementi
Con il termine tossicità si intende la capacità di uno xenobiotico, cioè di una sostanza estranea alla normale nutrizione e al normale metabolismo di un organismo [...] a.C. il papiro Ebers conteneva informazioni che riguardavano alcuni veleni allora conosciuti, come la cicuta, il veleno ufficiale dei greci, l'oppio e l'aconito, un veleno cinese per le frecce; alla fine del 4° secolo a.C., Teofrasto includeva in un ...
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ZAMBECCARI, Giuseppe
Arturo Castiglioni
Medico, di antica e insigne famiglia pontremolese, nato a Castelfranco di Sotto (Firenze) il 19 marzo 1655, morto a Pisa il 13 settembre 1728. Compì gli studî [...] Z. intorno a diverse viscere tagliate a diversi animali viventi, ecc. (Firenze 1681), e Del sonno, della vigilia e dell'uso dell'oppio: lettera inedita, composta nel 1685 e pubblicata da C. Fedeli (Pisa 1914).
Bibl.: M. Neuburger, G. Z., in Med. Chir ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Oftalmologia
Emilie Savage-Smith
Oftalmologia
Lo studio e il trattamento delle malattie degli occhi furono al centro dell'interesse degli autori dell'Islam medievale, [...] effettuate.
È stata avanzata l'ipotesi che gli oculisti del mondo islamico medievale si servissero di sostanze quali l'oppio, il giusquiamo e la cicuta per causare la totale perdita di coscienza del paziente prima di alcune operazioni particolarmente ...
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farmacologia
Francesca Vannozzi
Un 'universo' di sostanze per la cura del corpo malato
Tutte le civiltà, dall'antichità ad oggi, si sono poste il problema di guarire dalla malattia. La natura offre [...] più efficaci. Vengono così isolate numerose sostanze naturali, molte delle quali trovano impiego terapeutico: la morfina dall'oppio, il chinino dalla corteccia di china, la nicotina dalle foglie di tabacco, la digitalina dalle foglie di Digitalis ...
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Assuefazione
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Derivato di assuefare, dal latino adsuefacere (composto da adsuescere, "abituare, avvezzare", e facere, "fare"), il termine indica il prendere l'abitudine [...] da droga a droga. Nel caso dei derivati dell'oppio, l'astinenza causa vomito, lacrimazione, rinorrea, diarrea, motivi medici devono assumere per qualche tempo dei derivati dell'oppio sviluppano dipendenza fisica. Nonostante ciò, la grande maggioranza ...
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tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia [...] più frequentemente ricorrono nelle condotte tossicodipendenti sono: a) i narcotici naturali, semisintetici o sintetici come l’oppio nelle sue differenti preparazioni, i suoi costituenti naturali (morfina, codeina), gli analoghi semisintetici (eroina ...
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CHIARENTI, Francesco
Eluggero Pii
Nacque a Montaione (Firenze) nel 1766. Il padre, Quintino Pasquale, era proprietario terriero, la madre, Caterina, apparteneva alla famiglia dei Vaccà Berlinghieri, [...] osservato che il succo gastrico può passare la barriera cutanea, il C. propose di impiegarlo in associazione all'oppio per frizioni, affinché tale medicamento applicato esternamente potesse agire in profondità (Lettere in risposta alle obbiezioni sul ...
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oppio1
òppio1 s. m. [dal lat. opium, gr. ὄπιον, der. di ὀπός «succo (di pianta)»]. – 1. Succo condensato ottenuto per incisione delle capsule immature di alcuni papaveri e in partic. del papavero da oppio (Papaver somniferum), di composizione...
oppio2
òppio2 s. m. [lat. ŏpŭlus]. – Nome dato in varie regioni (insieme con la variante loppio) a specie diverse di acero, in prevalenza all’acero campestre. In Toscana è anche usato per indicare il pioppo.