COMELLI, Giovan Battista
Giuseppe Armocida
Nacque a Bologna il 24 giugno 1776 da Francesco e da Gertrude Bellentani; il padre, che fu un celebre costruttore di orologi, era originario del villaggio [...] . Fu tra i primi a introdurre in Italia la cura della polmonite con il metodo "inglese", cioè polvere di calomelano e oppio, senza il salasso. Del salasso infatti egli fece uso assai moderato, anche in quelle malattie nelle quali allora si solevano ...
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Chirurgia
Sergio Stipa
La chirurgia, dal greco χειρουργία, composto di χείρ, "mano" e ἔργον, "opera", è quella branca della medicina che cura malformazioni, malattie, lesioni traumatiche con atti manuali [...] l'emorragia e lo shock. Uno dei più importanti progressi fu segnato dunque dallo sviluppo dell'anestesia: l'alcol, l'oppio e perfino la riduzione della massa sanguigna per mezzo di un'emorragia, programmata per ridurre la circolazione cerebrale e di ...
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Colera
Augusto Panà
Riccardo De Sanctis
Il colera è una malattia infettiva acuta, caratterizzata da violente scariche diarroiche, vomito, crampi muscolari, e infine eventuale collasso cardiocircolatorio, [...] , con esiti immaginabili, trattandosi di malati completamente disidratati. Si faceva uso, oltre che di canfora, di bismuto, di oppio, spesso con bagni di vapore. In Inghilterra si faceva ricorso a più efficaci iniezioni di soluzioni saline.
Erano le ...
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FEDELI, Carlo
Mario Crespi
Nato a Pisa il 4 nov. 1851 da Fedele, medico e professore nell'università pisana, e da Enrichetta Municchi, compì i primi studi presso i padri scolopi di Firenze. Studiò poi [...] di Pisa, ibid. 1914; Giuseppe Zambeccari lettore nello Studio pisano. Del sonno della vigilia e dell'uso dell'oppio. Lettera inedita (1685), in Annali delle università toscane, XXXIV (1915), scienze naturali; L'insegnamento della fisica nella r ...
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PSICOBIOLOGIA
Alberto Oliverio
(App. IV, III, p. 86)
La p. o biologia del comportamento è una disciplina ibrida, che rappresenta il punto d'incontro di diverse discipline e tradizioni sperimentali: [...] livello del sistema limbico su cui agiscono, con effetti sedativi e piacevoli, i derivati naturali o sintetici dell'oppio.
Studiando gli effetti di farmaci neurolettici come la clorpromazina, utilizzati per controllare i sintomi degli stati schizoidi ...
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Erboristeria
Paola Lanzara e Gabriela Mazzanti
Il termine erboristeria, traduzione del francese herboristerie, a sua volta derivato del latino herbula, "erbetta", indica la raccolta delle piante, spontanee [...] chimica fece sì che dalle droghe vegetali cominciassero a essere isolati i principi attivi: nel 1805 venne estratta la morfina dall'oppio, a opera di F.W. Serturner; P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou isolarono, nel 1817, l'emetina dalle radici di ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] cure' a base di droghe, come la canfora, alcune destinate a sedare i maniaci, altre a rinvigorire i melanconici; l'oppio era liberamente prescritto per entrambi gli scopi. Notevolmente diffuso era anche l'uso di salassi, emetici e purghe violente per ...
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Pier Cristoforo Giulianotti
Chirurgia robotica
«Esse autem chirurgus debet ... manu strenua, stabili, nec umquam intremescente ...; acie oculorum acri claraque ...» (Aulo Celso, De medicina)
Chirurgia [...] l’emorragia e lo shock.
Uno dei più importanti progressi fu segnato dunque dallo sviluppo dell’anestesia: l’alcol, l’oppio e perfino la riduzione della massa sanguigna per mezzo di un’emorragia, programmata per ridurre la circolazione cerebrale e di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La medicina
Andrew R. Cunningham
La medicina
Introduzione
Per inquadrare la trattazione della medicina del XVII sec. all'interno di quella che [...] la cura. Seguendo questo metodo introdusse nelle terapie alcune novità, quali l'uso della corteccia di china e dell'oppio contro le febbri intermittenti, nonché dello spirito di vetriolo e del laudano liquido contro il vaiolo.
L'adozione di ...
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Silvio Garattini
Doping
Giocare sporco
Doping e medicalizzazione nello sport: alcune considerazioni
di Silvio Garattini
19 gennaio
Nel corso di un convegno organizzato a Roma dal Ministero della Salute [...] Il termine doping appare per la prima volta in un dizionario inglese nel 1889 e si riferisce a una mistura di oppio e narcotici usata durante competizioni ippiche. Già i romani nelle corse con i cocchi somministravano ai cavalli una sostanza chiamata ...
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oppio1
òppio1 s. m. [dal lat. opium, gr. ὄπιον, der. di ὀπός «succo (di pianta)»]. – 1. Succo condensato ottenuto per incisione delle capsule immature di alcuni papaveri e in partic. del papavero da oppio (Papaver somniferum), di composizione...
oppio2
òppio2 s. m. [lat. ŏpŭlus]. – Nome dato in varie regioni (insieme con la variante loppio) a specie diverse di acero, in prevalenza all’acero campestre. In Toscana è anche usato per indicare il pioppo.