oppiòide Sostanza (detta anche opiato) avente un effetto farmacologico simile a quello della morfina; gli o. si caratterizzano per un forte effetto analgesico e stupefacente e possono essere di origine [...] 'azione regolatrice sulla soglia del dolore; queste ultime sostanze di natura proteica (e perciò dette anche peptidi oppioidi) costituiscono un campo di grande interesse neurofisiologico per lo studio delle neuroregolazioni e della modulazione delle ...
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peptidi oppioidi
Sostanze (naturali o sintetiche) che presentano gli effetti dell’oppio e del suo costituente principale, la morfina. Il termine oppioidi è impiegato anche per indicare i recettori biologici [...] cerebrali e in neuroni periferici. Nel sistema nervoso centrale e periferico, sono stati identificati diversi tipi di recettori oppioidi: (a) i recettori μ (così definiti perché capaci di legare selettivamente la morfina), che hanno come antagonisti ...
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neuropeptide
Peptide attivo nel sistema nervoso centrale e periferico che possiede attività neurotrasmettitoriali. I neuropeptidi possono essere sintetizzati dagli stessi neuroni che sintetizzano i neurotrasmettitori [...] , il peptide intestinale vasoattivo e via dicendo. La scoperta più rilevante in questo settore ha riguardato i peptidi oppioidi, come le endorfine e le encefaline, peptidi che stimolano i recettori per la morfina. Finalmente si è capito ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] una forma specializzata di azione paracrina).
Presentano grande importanza biologica le citochine, i fattori di crescita, le endorfine (oppioidi endogeni) e le endoteline, le cui modalità di produzione e azione sono, per molti aspetti, assimilabili a ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] nel caso di esperienze stressanti nelle quali sono coinvolti peptidi quali l'ormone adrenocorticotropo (ACTH) o gli oppioidi endogeni (Martinez e altri 1981, Mc Gaugh 1985, Castellano 1987, Castellano e Puglisi-Allegra 1983).
Attualmente esistono ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] presente nel cervello umano, la cui esistenza era stata prevista in seguito alla scoperta dei recettori cerebrali per gli oppioidi, sostanze endogene simili alla morfina.
La 'lettera di Berg'. Il biologo molecolare Paul Berg è il primo firmatario di ...
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Sostanza che veicola le informazioni neuronali attraverso la trasmissione sinaptica.
Modalità di liberazione
I n. sono sintetizzati nel citoplasma neuronale partendo da precursori molto comuni, disponibili [...] Y (NPY), acetilcolina e calcitonin gene-related peptide. La scoperta più rilevante in questo settore ha riguardato i peptidi oppioidi, come le endorfine e le encefaline, che stimolano i recettori per la morfina: la loro individuazione ha permesso di ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] avanzata, quando la loro concentrazione plasmatica si riduce sensibilmente. L’ipofisi fetale produce anche ormoni oppioidi, quali le endorfine, le encefaline e altri. Con il procedere della gravidanza, la prolattina aumenta considerevolmente ...
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RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] ). Un altro fattore che sembra intervenire nella modulazione del generatore di pulsazioni del GnRH è rappresentato dagli oppioidi (Lincoln e Short 1980).
Gli uccelli, come i roditori, sono stimolati da fotoperiodi crescenti. Negli omeotermi quindi ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] tipico di questa funzione modulatoria è quello delle encefaline, facenti parte del più grande gruppo dei peptidi oppioidi: quando vengono liberate dalle sinapsi delle vie nervose deputate alla trasmissione del dolore, abbassano le sensazioni dolorose ...
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oppioide
oppiòide (meno com. opiòide) s. m. e agg. [comp. di oppio1 e -oide; la var. opioide riproduce la grafia ingl. opioid]. – Denominazione di farmaci (naturali, semisintetici o sintetici) ad azione morfinosimile; in generale, ha sign....
esorfina
eṡorfina (o exorfina) s. f. [dall’ingl. exorphin, comp. di exo- «eso-2» e (mo)rphin(e) «morfina», coniato su endorphin: v. endorfina]. – In biochimica, sostanza di natura peptidica dotata di notevole affinità per i recettori degli...