Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] è l’altro di ‘compiuto in sé e per sé’, ‘perfetto’. Questo secondo valore prevale e caratterizza la filosofia greca, che, nella sua svalutazione del divenire come segno e manifestazione d’imperfezione, ...
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tecnonimico Denominazione di una persona come ‘padre’ di un dato figlio; è l’opposto di patronimico ed è frequente nell’onomastica araba, dov’è detto kunya (➔). ...
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In linguistica, la condizione semantica di un vocabolo che nel suo svolgimento storico ha assunto un significato opposto a quello etimologico; per es., l’aggettivo feriale che, derivato del latino feriae [...] «giorni di riposo», significava in origine «festivo» mentre oggi vuol dire «lavorativo» ...
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Linguistica
Nella metrica classica, allungamento di una vocale breve per evitare la successione di tre o più sillabe brevi. Fenomeno opposto è la sistole, per cui si abbrevia una sillaba lunga per natura.
Nella [...] metrica italiana la d. è lo spostamento dell’accento verso la fine della parola per ragioni di ritmo e/o di rima (esso atterrò l’orgoglio de li Aràbi, Dante); la sistole, lo spostamento verso l’inizio ...
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singolare, numero In grammatica, classe della categoria del numero (➔), presente in molte lingue nella flessione nominale, pronominale e verbale, per indicare che si tratta di una sola persona o cosa; [...] è opposto quindi al plurale e inoltre, nelle lingue in cui esistono, al duale, al triale ecc. In molte lingue la classe del s. non è caratterizzata da morfemi particolari, ma solo dall’assenza dei morfemi di plurale (o duale, triale ecc.); in altre ...
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sinònimo Vocabolo o espressione che, in linea astratta e generale, ha lo stesso significato di un altro. La linguistica ha appurato come la sinonimia assoluta sia inesistente: anche in casi come viso-volto-faccia, [...] opposto-contrario, scuro-buio, testardo-ostinato-caparbio-cocciuto, porta-uscio. Ciascuna parola infatti presenta caratteristiche proprie relative a componenti semantiche, livelli stilistici, ambiti d'uso, diffusione geografica ecc., che la rendono, ...
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Fisica
Fenomeno coinvolgente una forza che si esercita tra due corpi, sollecitati uno verso l’altro. Per es., è di a. la forza di gravitazione universale che si esercita tra due masse o la forza che si [...] desta fra due cariche elettriche di segno opposto. L’opposto di a. è repulsione (la forza avrebbe l’orientamento opposto).
Linguistica
Fenomeno sintattico per cui una categoria, richiesta dalla normale costruzione, è sostituita per influsso di un’ ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] e separato da questo da una sezione storica intermedia con caratteri precisi, quella dell’italiano, o meglio fiorentino, del Quattrocento, si è ormai imposto negli studi.
La periodizzazione proposta è ...
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In fonetica, si dice di articolazione realizzata con arrotondamento e protrusione delle labbra simultanei. In italiano sono p. le vocali u, o stretto, o aperto. A seconda della maggiore o minore protrusione [...] si possono distinguere diversi gradi di procheilia. L’opposto di p. è aprocheilo. ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] dell’alfabeto e la capacità almeno di leggere. Quanto a quella di scrivere (che oggi si acquisisce contestualmente al leggere) un tempo era invece acquisita separatamente e non da tutti, e dunque poteva ...
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opposto
oppósto agg. [dal lat. opposĭtus, part. pass. di opponĕre «opporre»; cfr. opposito]. – 1. Posto di contro, di fronte, detto di un luogo rispetto a un altro, o di due cose che si trovino dalle due parti rispetto a un punto (o a una...
contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe c. alla mia natura; ogni colore si conosce...