La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] processo opposto dell’➔assimilazione, la dissimilazione è un fenomeno sporadico (Dressler 1977: 41) in italiano e, in generale, nelle lingue del mondo. Tale sporadicità ne rende difficilmente predicibili tanto i contesti di azione quanto gli effetti. ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] nome di un santo (➔ agiotoponimi), microtoponimo (opposto al macrotoponimo) è il nome proprio di un luogo minore (un prato, un appezzamento di terreno, un bosco, ecc.).
La documentazione e lo studio dei toponimi è oggetto della toponomastica, parola ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] o più tratti distintivi da un suono (quello assimilante) a un altro (quello assimilato) (De Dominicis 1997: 70). Il processo opposto prende il nome di ➔ dissimilazione.
Si ritiene che i suoni si assimilino a causa dell’influenza che hanno l’uno sull ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] prevalente sia quella di un popolo conquistatore (per es. tracce osche, galliche, ecc., nella latinità volgare); per il caso opposto (per es. tracce germaniche nel mondo latino), fu escogitato il termine di superstrato. L'uno e l'altro si oppongono ...
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In fonetica, ciascuna delle consonanti articolate mediante l’opposizione o delle labbra tra loro (bilabiali), o del labbro inferiore con gli incisivi superiori (labiodentali). L’opposizione può consistere [...] e sonora ‹v›). Labiovelare è l’articolazione ottenuta mediante l’intervento contemporaneo delle labbra e del dorso della lingua opposto al velo del palato. Nella linguistica indoeuropea il termine è in uso comunemente nel senso ristretto di velare (o ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] , sia nel senso dell'azione della società e dei fatti sociali sulla lingua sia anche, almeno in parte, nel senso opposto, dell'azione della lingua sulla società e nei fatti sociali. Tale interrelazione, e interazione, per quanto ovvia (e forse almeno ...
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Semiologa e psicanalista bulgara naturalizzata francese (n. Sofia 1941). Studiosa di M. Bachtin, ha consacrato i suoi primi saggi alla fondazione di un nuovo ramo della semiologia, la 'semanalisi' (Σημειωτιϰή. [...] . di linguistica all'Université Paris VII, è stata figura di spicco nella rivista d'avanguardia Tel Quel. Ha opposto alla critica tradizionale il progetto di una scienza della letteratura fondata sull'apporto della linguistica, della semiotica, della ...
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sinonimia biologia Nella sistematica zoologica e botanica, la posizione in cui viene a trovarsi il nome di un taxon dichiarato sinonimo rispetto al nome riconosciuto valido dai sistematici competenti, [...] La s. assoluta è di fatto inesistente nelle lingue naturali; anche in casi come viso-volto-faccia, opposto-contrario, testardo-ostinato-caparbio-cocciuto, porta-uscio, ciascuna parola presenta caratteristiche proprie relative a componenti semantiche ...
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Linguistica
Accordo delle sillabe finali, che forma la rima; talora s’intende per c. l’uguaglianza delle sole consonanti nella terminazione di due parole (per es., mare e dolore; padre e leggiadro), contrapposta [...] , quelli di terza e di sesta ( c. imperfette) e tali, nel sistema tonale moderno, gli accordi perfetti maggiori e minori. Opposto al concetto di c. è quello di dissonanza (➔). I parametri della c. possono variare a seconda di epoche, civiltà e gruppi ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] Garavelli 1997: 168-169). In questo senso, essa appartiene alle figure di parola e consiste nel far intendere l’opposto di ciò che si dice. Rientra dunque nelle figure dette per permutazione o inversione degli elementi e riguarda specificamente la ...
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opposto
oppósto agg. [dal lat. opposĭtus, part. pass. di opponĕre «opporre»; cfr. opposito]. – 1. Posto di contro, di fronte, detto di un luogo rispetto a un altro, o di due cose che si trovino dalle due parti rispetto a un punto (o a una...
contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe c. alla mia natura; ogni colore si conosce...