ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] , come del resto il pavimento medievale della basilica Ursiana, con i lastricati in marmo dei secc. 5° e 6° di cui un prezioso esempio è l'opus sectile della cappella arcivescovile d'epoca teodoriciana. Anche i superstiti pavimenti a mosaico d'epoca ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] stessa Alessandria e di Pergamo. Quello di Faro è uno dei tre edifici greci che sono stati inclusi tra le sette portico a colonne di marmo tradizionale, è stata costruita in opus testaceum ricoperto da un rivestimento di affreschi, mosaici e marmi; ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] da un libro di viaggi, da una copia illustrata dei Salmi, dal Libro dei Re e da altri testi tardoantichi, esso unifica le II in the Art of Empire. The Court Art of Frederick II and the opus francigenum, ivi, pp. 189-212; L. de Lachenal, Spolia. Uso e ...
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ARCHITETTURA IN LEGNO
M. E. Savi
H. ChristieIn
A. Berg
P. Sjømar
H. Christie
A. Tschilingirov
G. Curatola
In Europa, come in tutte le regioni ricche di boschi, il legno fu il primo materiale da [...] , U.R.S.S.) e la chiesa di Lindisfarne, costruita in "opus Scottorum de robore secto" (Beda il Venerabile, Hist. eccl., 4, regioni, datati per mezzo della dendrocronologia, il più antico dei quali sembra essere il Fachwerk di Esslingen, Webergasse, nr ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: caratteri generali
Claudio Tiberi
Caratteri generali
Una meditazione critica di caratteri spaziali limpidamente espressa dagli artefici dell'Atene [...] misuri col metro del suo tempo, ma con quello dei fenomeni che indaga.
Dal momento classico al iv secolo di costruire proprio e destinato a durare per secoli, qual è l'opus caementicium unito all'impiego di archi e volte: a fronte del sistema ...
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Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO (aquae ductus)
G. Carettoni
Quasi tutti i popoli mediterranei, raggiunto un certo grado di evoluzione civile, hanno provveduto all'incanalamento e alla [...] forte strato d'intonaco a base di laterizî frantumati (opus signum); nella vòlta del condotto si aprivano, ad Tardo Impero ed anche sotto i primi re barbari: l'opera dei successori fu essenzialmente di conservazione e di restauro. Tuttavia nel III ...
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POZZO e CISTERNA
F. Cresti
Il p. e la cisterna rappresentano due delle componenti essenziali nei sistemi di raccolta delle acque potabili. Nel Medioevo occidentale si identificarono genericamente come [...] laterizi e pietra; le cisterne siriane sono spesso scavate nel calcare sfruttando gli avvallamenti naturali dei declivi; quelle più tipicamente commerciali presentano muri in opus incertum e conci squadrati (spessore di m 1,10-1,50), anche in questo ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] 2 febbraio di quell'anno, e con il B. avrebbe collaborato Miliano Dei, mentre la parte superiore veniva affidata a Betto di Francesco Betti ( era compiuto nel 1493 e veniva firmato dall'artista: "Opus Antoni Polaioli / Florentini Arg. Auro. / Pict. ...
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Vedi AQUILEIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUILEIA (Aquileia)
V. Scrinari*
Città della provincia di Udine presso il fiume Natissa, che la congiunge alla laguna di Grado.
1. Storia. - Sorse come colonia [...] chiaramente derivati dalla pittura e spesso tradotti in finissimo opus vermiculatum (cfr. una soglia con tralcio d'edera e 'uso alle urne cinerarie di argilla hanno conservato ad A. il corredo dei morti e se le fibule di bronzo, gli anelli d'oro o ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] giudizio di Paride: C. Clairmont, op. cit., p. 20 ss. Fregio del Tesoro dei Sifni: P. de la Coste Messelière, Au Musée de Dèlphes, Parigi 1936, p. . d'Arte, ix, 1930, p. 274, fig. 6, opus sectile da Pompei. Tipo ellenistico di A. Urania: F. Cumont, ...
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opusdeista
s. m. e f. e agg. Chi fa parte dell’Opus Dei; relativo all’Opus Dei, alle sue dottrine e alle sue concezioni e pratiche di vita. ◆ Oltre a tanti seguaci, ha avuto tanti nemici. L’Opera è stata temuta e combattuta come una «società...
opusdeino
s. m. Membro dell’Opus Dei. ◆ Bene, ci sono voluti 31 anni, ma il cardinal [Camillo] Ruini ha certamente ricomposto questa benedetta area. Ci sono dentro tutti, ovviamente riveduti e corretti: […] il santegidino [Mario] Marazziti...