(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico [...] , tuono, folgore e lo stesso volo degli uccelli), mentre il dio non è propriamente legato alla mantica se non nel grande oracolodiDodona a lui intitolato e nel quale i segni erano proposti dallo stormire delle querce, l’albero a lui sacro fin dalle ...
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Forma di divinazione praticata presso vari popoli antichi, consistente in un responso che, in vario modo, era dato dalla divinità in determinati luoghi a una domanda riguardante sia cose ignote del presente, [...] Dei più celebri o. nel mondo classico quello diDodona, santuario di Zeus, è menzionato già da Omero, e allusioni ricorrono, nel Catalogo delle navi (Iliade II) e più chiaramente nell’Odissea, a Pythò (Delfi) e al suo oracolo; tra l’8° e il 6° sec. a ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] da una lega sacra, l'Amphiktyonía Pileodelfica di Anthḗlē (presso le Termopili), il santuario di Delfi oscurò ogni altro santuario oracolare, da quello antichissimo di Zeus a Dodona in Epiro a quelli apollinei di Delo, della Beozia e dell'area asiana ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....