PARABOSCO, Girolamo
Daniele Ghirlanda
Luigi Collarile
PARABOSCO (Paraboschi), Girolamo (Gerolamo). – Figlio di Vincenzo, nacque a Piacenza probabilmente nel 1524 e comunque prima del 1526, anno in [...] incompiuto (in appendice al Libro quarto delle Lettere amorose); un libretto di oroscopi, indovinelli e cabala (L’oracolo, Venezia, Griffio, 1551).
Gli eventi biografici di questi anni possono essere ricostruiti a partire da alcune indicazioni ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] anche in opuscoli popolari di astrologia o numerologia, o in testi diretti a un pubblico più colto, come l'Oracolo (Venezia 1551), galante gioco di società dell'estroso poligrafo e musico Girolamo Parabosco. La proibizione da parte del concilio ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] . Qui Peregrino apprende con immenso dolore che Ginevra è stata rinchiusa in un monastero; riparte allora per l'Oriente per consultare un oracolo che gli sappia indicare dove è la donna amata. Giunto da un eremita, che lo fa cadere in un sonno pro ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] sapienti antichi, si suole chiamare "filosofo" il solo Aristotele la cui autorità è accettata come quella di un oracolo. Eppure (è qui annunziato un tema che diverrà ben presto un Leitmotiv delle polemiche umanistiche) questi cosiddetti aristotelici ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] mentre parla di Edipo, l’autore, rievocando subito dopo Stendhal, afferma: «Di tutto questo la scrittura avverte come l’oracolo e purifica come la tragedia [...] La scrittura insomma ha un sottosuolo che appartiene alla specie, o almeno alla civiltà ...
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BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] quale si era detto fiducioso o che anche senza rattoppar zibaldoni delle altrui fatiche, senza parlare come i Demoni dal tripode per Oracolo, e senza sputar sentenze per la ciarbottana all'uso dei Re dell'India, e senza andar a caccia di bisticci ed ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] voci pel giorno natalizio di s. m. fedelissima Giuseppe re di Portogallo. Poesia e musica del sig. conte Giulini"); L'oracolo ("serenata per musica tratta da una farsa francese del sig. Saintfoix dal sig. conte Pietro Verri, e posta in musica dal ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] avvento del regno escatologico. Cfr. Lact., inst. VII 15,7-17,11, ove, con un intreccio tra testi apocalittici e oracoli pagani, la decadenza ultima del saeculum viene fatta coincidere con la caduta di Roma e della sua gloria universale, soppiantata ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] è sempre e non ha alcuna nascita (Ti. 27D)? [...]». Non è proprio di quell’uomo ammirevole mostrare chiaramente di avere trasposto l’oracolo che in Mosè affermava: «Io sono Colui che sono» (Es 3,14)?27
Eusebio tuttavia non si limita a riprendere e ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] a iosa. Il Comandante senza vista che detta le sue sensazioni alla Sirenetta ha, invero, la vista lunga del vaticinatore, dell'oracolo che legge (in buona prosa d'arte, modello rondiano) la realtà sotto le apparenze e ne spezza il pane per i comuni ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....
oracolo2
oràcolo2 (o oràculo) s. m. [dal lat. tardo e mediev. oraculum, per evoluzione dalla voce prec. reinterpretata secondo orare «pregare»], ant. – Luogo di preghiera, oratorio.