Famiglia di orafi di Augusta (sec. 18º-19º), i cui membri più noti sono Joseph Anton (Diessen 1740 - Augusta 1811), Johann Alois (n. 1778) e Johann Nepomuk (1773-1835). ...
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Famiglia di orafi, attivi ad Augusta nei secc. 16º-18º; notevoli furono Jakob (1626-1673 o 1674), che lavorò per Ferdinando III a Vienna e per Luigi XIV (1665), e suo nipote Elias (1653-1709). ...
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Famiglia di orafi di Dresda (secc. 17º-19º). I più noti sono Carl David (1711-1773), autore di pezzi d'argenteria per la Hofsilberkammer a Dresda, e Carl Gottlieb (m. 1833). ...
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Famiglia di orafi attivi a Ulma fra il 16º e il 18º sec., i cui membri principali sono Hans Ludwig (1572-1653) e Johann Adam I (1628-1691), suo figlio. ...
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(Sarachi) Famiglia di orafi e incisori di gemme, attivi a Milano. Tra il 1570 e il 1600 la loro bottega eseguì notevoli lavori soprattutto di cristallo di rocca: coppe e boccali con scene di caccia o mitologiche, [...] vasi o coppe a forma di uccelli o navigli ...
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Famiglia di orafi (sec. 16º-17º), attivi a Freiberg (Sassonia); il membro più noto è Samuel II (m. 1678), del quale si conservano molti lavori (boccali, calici, ecc., in varie chiese e nel municipio di [...] Freiberg), spesso arricchiti di smalti e di pietre preziose ...
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Famiglia di orafi attivi a Venezia e nell'entroterra alla fine del sec. 14º e nel sec. 15º. Incisori presso la zecca di Venezia, eseguirono monete e medaglie che riflettono il gusto antiquario del tempo. [...] Esponente più significativo è Bernardo, autore della ricchissima croce astile in argento dorato del duomo di Venzone (1412; trafugata nel 1975), che risente dell'arte dei Dalle Masegne e dei Buon ...
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Famiglia di celebri orafi spagnoli (sec. 16º). Il capostipite è Álvaro, che da Paredes de Nava si trasferì a Cuenca. Alonso (n. circa 1546) viene ricordato per la "custodia" della cattedrale di Cuenca, [...] 'altra custodia per la certosa di Miraflores. Cristóbal (m. 1584), figlio di Francesco, collaborò col padre, e divenne poi orafo del capitolo di Cuenca. Pedro, figlio di Alonso, lavorò forse (1551-53) con altri all'ingrandimento del tabernacolo della ...
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Famiglia di orafi di Foligno. Francesco di Valeriano (m. 1509), a Perugia nel 1474, come orafo e zecchiere del comune, ne ottenne la cittadinanza (1487); del 1495 è l'unica sua opera firmata, un ferro [...] da cialde (Perugia, Galleria naz. dell'Umbria) con imprese sforzesche. Esercitarono l'arte dell'orafo anche i due figli. Federico (n. 1462 circa - m. Perugia 1515 circa), attivo a Perugia, dove fu immatricolato nell'arte insieme al fratello col quale ...
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DIONISIO (Dionisi)
Renata Massa
Orafi attivi a Brescia dal XVII secolo alla prima metà del XIX. La loro produzione non è stata ancora identificata con certezza, ma il loro ruolo viene rivelandosi di [...] Dionisi, Cronaca di Barbariga, in Fonti per la storia bresciana, III, Brescia 1929, p. 273 (per Gaetano); R. Massa, Orafi e argentieri bresciani nei secoli XVIII e XIX, Brescia 1988, pp. 112 (per Giuseppe), 135 (per Leopoldo), 165 (per Gaetano ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.