MORO, Giacomo
(Jacomo) Antonio
Lucia Simonato
– Nacque intorno al 1575, probabilmente a Milano o nel suo territorio, visto che nei documenti è più volte ricordato come «mediolanensis». Non è noto il [...] ad ind.; J.A.F. Orbaan, Documenti sul barocco in Roma, Roma 1920, pp. 308, 329, 331; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d’Italia… Roma, I, Roma 1958, p. 392; F. Bartolotti, La medaglia annuale dei romani pontefici, Rimini 1967, pp. 8-17, 20-22 ...
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CERVI, Alfonso
C. Willemijn Fock
Nato a Firenze da Anton Maria, fu fratello, probabilmente minore, di Giovanni Battista, insieme con il quale divenne membro dell'arte della seta di Firenze il 7 luglio [...]
Il C. ebbe l'ultima commissione importante nel 1600. Oltre che riparare parecchi oggetti d'argenteria (il che per tutti gli orafi costituiva la maggior parte della loro attività), fu pagato il 28 luglio per due forcini e cinque cucchiai con manico a ...
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VALIER, Bertuccio
Roberto Zago
– Nacque il 1° luglio 1596, unico figlio di Silvestro di Bertuccio da S. Geremia e di Bianca Priuli di Alvise, unitisi in matrimonio il 23 novembre 1594.
Morti il padre [...] s., 134-136,180, 188 s., 223 s., 234, 278 s., 283 s., 287 s.; S. Cosmo, In funere [...] B. V..., Venezia 1658; P.M. Orafi, Vita del Ser.mo B. V..., Venezia 1659; A. Valier, Historia della guerra di Candia, Venezia 1679, ad ind.; E.A. Cicogna, Delle ...
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TALENTI, Simone
Simone Caldano
Figlio di Francesco Talenti, nacque in un anno imprecisato, probabilmente tra la fine del terzo e l’inizio del quarto decennio del XIV secolo.
La prima attestazione della [...] . Simone fu indicato come collaboratore del padre, a titolo gratuito. Otto anni dopo (13 luglio 1366) una commissione di orafi nominati dall’arte di Por Santa Maria emanò una perizia secondo la quale i valichi del piedicroce della chiesa dovevano ...
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MATTEO di ser Cambio
Valerio Da Gai
MATTEO di ser Cambio. – Nacque a Perugia, figlio di Cambio di Bettolo. Il luogo di origine è dichiarato nella firma apposta da M. su una croce dorata eseguita nel [...] età. Con il medesimo diminutivo, abbandonato almeno a partire dal 1377, lo si trova ancora registrato nella matricola dell’arte degli orafi, elenco di Porta Sole, la quale reca però la data del 1351. Plausibilmente l’iscrizione riguardante M. è da ...
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FRANCESCO di Giovanni
Antonella Capitanio
di Attivo a Firenze come orafo, è documentato dal 1465 al 1510.
La sua formazione avvenne nella bottega di Antonio Pollaiolo, dove risulta discepolo con salario [...] seta) risale al 25 febbr. 1475. A garantire per lui in questa circostanza è il cugino Antonio di Salvi, anch'egli orafo e allievo del Pollaiolo, che si immatricola nella stessa data. Subito dopo i due strinsero compagnia e nel 1480 presero in affitto ...
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Pseudonimo di un orafo e scultore, attivo tra il 1490 e il 1540 circa, la cui identità è tuttora incerta (l'ipotesi più probabile è quella che lo identifica con l'orafo veronese Galeazzo Mondella, la cui [...] (National Gallery, Kress Collection, ecc.) placchette firmate, di soggetto sacro (Flagellazione, Pietà, Madonna e santi, ecc.) e mitologico (Fatiche d'Ercole), che rivelano affinità stilistiche con l'Antico e con orafi milanesi (Caradosso). ...
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CACCIALUPO, Angelo
Ferdinando Arisi
Nato a Piacenza intorno al 1590, è ricordato come "scultore in legno, intagliatore e abile argentiere", ma con ogni probabilità fu solo "argentiere". Del cocchio [...] circa", il 1º marzo 1651, nella parrocchia di S. Ilario.
Angelo Camillo, suo figlio, nacque il 9 nov. 1625.Oltre che orafo, fu anche architetto: a lui è attribuito il progetto, o almeno la revisione del progetto, del palazzo del Collegio dei mercanti ...
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MANNO di Bandino
Simona Moretti
Figlio di Bandino, nacque a Siena nel XIII secolo. Orafo e scultore, è ricordato anche come pittore in notizie non pienamente attendibili (Malvasia; Bulgari). Nulla è [...] Papstbildnisse des Altertums und des Mittelalters, II, Città del Vaticano 1970, pp. 298, 300; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia…, IV, Emilia, Roma 1974, p. 211; C.L. Ragghianti, L'orecchio di M., Bonifacio VIII: specie, essenza, arte ...
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GIARRETTIERA (fr. jarretière; sp. jaretera; ted. Strumpfband; ingl. garter)
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Florence M. G. HIGHAM
Il nastro o legaccio che serve a trattenere le calze, e che ora fa parte [...] erano confezionate dai tessitori, ma poi il lusso di questo oggetto divenne tale che si dovette passarlo alla corporazione degli orafi. Nel sec. XIV le giarrettiere erano di seta, ricamate e ornate di gioielli; strette sotto il ginocchio, venivano ad ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.