JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] La formazione artistica di Filippo Juvarra, II, La famiglia, l'ambiente…, in Bollettino d'arte, XLI (1957), pp. 50-66; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, parte 1, Roma, II, Roma 1959, pp. 28 s.; M. Accascina, Di Pietro J. e di altri ...
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GAAP (Gaab), Johann Adolf (Rodolfo)
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Figlio di Adolf, nacque ad Augusta il 17 nov. 1667. Oltre al padre, anche il resto della famiglia lavorò nel campo dell'oreficeria, per cui è possibile ipotizzare [...] -italienischen Metallkünstlers, in Münchner Jahrbuch der bildenden Kunst, III-IV (1952-53), pp. 233-252; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, I, Roma, Roma 1958, p. 477; Padova. Guida ai monumenti e alle opere d'arte, Venezia 1961, p ...
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ROSCETTO
Filippo Rossi
. Francesco di Valeriano da Foligno, detto il Roscetto, nel 1473 o 1474 era a Perugia come orafo e zecchiere del comune, che nel 1487 gli concesse la cittadinanza; nel 1491 fu [...] della città e dall'Arte del cambio, lavorando talvolta anche col fratello (mazza d'argento per la Signoria) o con altri orafi perugini: è opera sua il tabernacolo per l'anello della Vergine nel duomo di Perugia, in rame dorato, argentato e cesellato ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1972", Roma 1974, pp. 159-173.
P. Leone de Castris, Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi orafi e smaltisti a Siena (1308-1338), Prospettiva, 1980, 21, pp. 24-44.
Il gotico a Siena, cat. (Siena 1982), Firenze 1982 ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] è sufficiente a testimoniarci un tipo, è evidente che fin da epoca remota si conobbero b. più riccamente ornati, creati da orafi per re o nobili; mentre alla parte più umile della popolazione erano riservati i semplici cerchi di ferro o di argento ...
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DEI, Pietro (Piero), detto Bartolomeo della Gatta
Grazia Vailati Schoenburg Waldenburg
Figlio di Antonio di Giovanni e Margherita di Piero Bencivegni, nacque a Firenze nell'anno 1448; questo pittore, [...] sempre dal Mancini, da cui si apprende che a soli cinque anni, nel 1453, il D. fu immatricolato nella compagnia degli orafi dell'arte di Pieve Santa Maria di Firenze, alla quale erano iscritti i membri della sua famiglia che esercitavano per lunga ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] bronzee di Bonanno e a Venezia a cercarvi abili fonditori. Nel gennaio del 1330 cominciarono i lavori.
A. vi ebbe come aiuti gli orafi Piero di Iacopo (fino al 17 nov. 1332), Lippo di Dino (ricordato negli anni 1331-32) e Pietro di Donato (tra il 19 ...
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GIARDINI, Giovanni
Antonella Capitaniio
Figlio di Giacomo e Innocenza Guardigli, nacque nel 1646 a Forlì, nella cui chiesa cattedrale venne battezzato il 24 giugno dello stesso anno.
Quarto di sette [...] vedova di Antonio Lecone, per la quale risulta aver eseguito lavori in rame e in ottone (Grigioni, 1963, pp. 53 s.).
L'attività orafa del G. passò, già prima della sua morte, nelle mani del nipote Giacomo Antonio (nato a Forlì nel 1689 - morto a Roma ...
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ORECCHINO (ἐνώτιον, inauris)
L. Breglia
Risale come oggetto di ornamento a fasi antichissime di civiltà, anche se, rientrando negli elementi del costume, può essere più o meno usato nei diversi ambienti [...] semplice anello superiore si staccano pendenti di forma varia: eroti, figurette di lamina, elementi diversi, secondo la fantasia libera dell'orafo.
Il mondo greco fra il VI e V sec. ama soprattutto forme semplici e quindi, come ci è documentato dalla ...
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TOLTECHI
Guido Valeriano Callegari
. Antico popolo del Messico, di cui sono assai discusse l'esistenza stessa, l'origine, le vicende e la cronologia.
Secondo alcuni storici, i Toltechi sono un mito [...] e pittori, lasciarono ricordi della loro arte a Tula, a Teotihuacán, a Xochicalco; musaicisti, ceramisti, tessitori e orafi abili, si possono chiamare i più grandi incivilitori dell'America precolombiana.
Qualche storico fa derivare il loro nome da ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.