TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] e la scuola gareggia con quella bolognese.
A Firenze si cerca di rivaleggiare con Siena nell'oreficeria e nel ricamo: sono di orafi fiorentini almeno il paliotto dell'altare di Sant'Iacopo nel duomo di Pistoia e la parte anteriore del dossale di San ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] , il vaso di Eleonora d'Aquitania (ca. 1122-1204) e un acquamanile in sardonica, tutti conservati al Louvre.È noto che gli orafi erano già numerosi a P. sotto il regno di Filippo II Augusto e che nel sec. 13° formavano una corporazione: i loro nomi ...
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DISEGNO
F. Manzari
Pochi sono gli esempi di d. medievali conservati anteriori alla seconda metà del Trecento; tale scarsità, a fronte dell'abbondanza di d. rinascimentali, è stata spiegata (Oertel, [...] piatta serviva invece per cancellare (Dieckhoff, 1985; Medieval Artists, 1987, pp. 382-385). L'impiego da parte degli orafi di tavolette cerate per disegnare è documentato nel De utensilibus di Alexander Neckam.La fonte principale sulle tecniche del ...
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SESTO
Manlio Leo Mezzacasa
(da Sesto). – Capostipite di questa famiglia di orefici e intagliatori di coni presso la Zecca veneziana attivi tra il tardo Trecento e la seconda metà del Quattrocento fu [...] , ma certamente né univoco né unidirezionale per una bottega che dimostra una propria identità espressiva. Tra le tecniche orafe più distintive impiegate dalla bottega si ricordi il cosiddetto smalto filogranato, che accomuna le opere dei nostri a ...
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GIARDONI (Gardoni), Francesco (Giovanni Francesco, Gianfrancesco)
Laura Possanzini
Figlio di Filippo, il G. nacque a Roma nel 1692. La sua formazione avvenne tra il 1703 e il 1708 presso la bottega [...] il camerlengo e i consoli dell'università degli argentieri e orafi di S. Eligio gli concessero la "patente" di Duomo di Foligno, Perugia 1916, p. 58; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, Roma, I, pt. 1, Roma 1958, pp. 308, 530, 533; ...
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TERRANDI, Bartolomeo di Francesco, detto Bartolomeo Bergamasco
di Anne Markham Schulz
Nato a Gandino in Val Seriana (Bergamo), non se ne conosce la data di nascita ma è certo che morì a Venezia poco prima [...] Michelangelo. In realtà, gli sforzi di Bartolomeo non portarono a nulla, e ciò che era già stato realizzato per l'altare dagli orafi cremonesi Giacomo e Galeazzo de' Cambi fu infine fuso (Cortesi Bosco, 1987).
In una lettera del 17 giugno 1525 in cui ...
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MARTI, Francesco
Gianni Pittiglio
– Figlio di Agnese di Mariano e di Leonardo, intagliatore, autore nel 1452 degli stalli del coro della cattedrale lucchese di S. Martino, nacque a Lucca dove fu battezzato [...] XVI secolo, in Annali della Scuola normale superiore di Pisa, s. 3, XIII (1983), pp. 499 s., 503; C. Baracchini, F. M.: orafo lucchese, in Atti dell’Acc. lucchese di scienze, lettere ed arti, n.s., XVII-XVIII (1984), pp. 79-88; A.R. Calderoni Masetti ...
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MARTINEZ
Giovanni Molonia
MARTINEZ. – Famiglia di argentieri, attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII. Provenienti per lo più dalla regione di Valencia, molti uomini di questo nome risultano sin dalla [...] , l’ambiente. Prime opere a Messina, in Bollettino d’arte, s. 4, XLII (1957), p. 56; Id., Di Pietro Juvarra e altri orafi di casa Ruffo a Messina, in Antichità viva, I (1962), 2, p. 50; Id., Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo, Palermo ...
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CUZZI, Umberto
Bruno Signorelli
Figlio di Michele ed Elisabetta Bendì, nacque a Parenzo (od. Poreč) in Istria il 6 genn. 1891; frequentò le scuole secondarie a Trieste e Gorizia, iscrivendosi in seguito [...] e per il IV centenario della nascita di Emanuele Filiberto; con G. Gyra firmò il progetto per il padiglione degli orafi e tipografi, inserito nella Mostra dell'artigianato; partecipò, da solo, al concorso per il padiglione per l'Opera nazionale ...
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HUESCA
M.A. Castiñeiras González
(lat. Osca)
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, H. è situata a S-O delle Sierras Exteriores della catena dei Pirenei, in una delle depressioni dell'Alta [...] quella ebraica, raccolta nel ghetto del Barrio nuevo, nella cui Calle mayor, o degli Argenteros, si concentravano le botteghe degli orafi (Naval Mas, 1984). Di H. era l'ebreo convertito Pedro Alfonso, un erudito astrologo che dal 1110 fu medico alla ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.