BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] sec. 10°-12° (Phillipps, 1847).Le lamine di metallo prezioso, dello spessore di mm. 1 ca., potevano essere lavorate dagli orafi per ricavare gioielli di varia forma, assemblate in modo da formare diademi, corone di fiori o altri tipi di decorazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli arredi ecclesiali (antependia, cattedre, cibori, pulpiti, ceri)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo spazio delle [...] ambone eseguito nel 1181 a Klosterneuburg, nei pressi di Vienna, da Nicolas de Verdun, straordinario punto d’arrivo della scuola orafa mosana. L’ambone, trasformato fin dal 1330 in un trittico d’altare, è sontuosamente composto da placche in smalto e ...
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ILE-DE-FRANCE
A. Prache
Regione storica della Francia settentrionale, il cui nome, comparso solo nel 1387, deriva da Francia, 'paese dei Franchi', più esattamente dalla Francia occidentalis dei Merovingi, [...] di s. Luigi, in cui la diffusione del nuovo stile incitò i più grandi principi della cristianità a imitare l'opus francigenum. Gli orafi si insediarono nel Quai des Orfèvres, nei pressi del palazzo de la Cité e del Pont-au-Change. I fabbricanti di ...
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TARGONE, Pompeo
Emmanuel Lamouche
– Nacque a Roma il 12 ottobre 1575 (Promis, 1874, p. 799) da Cesare Targone, orefice e antiquario veneziano morto a Roma nel 1597 (v. la voce in questo Dizionario). [...] ind.; F. de Vaux de Foletier, Le siège de la Rochelle (1931), Monein 2008, pp. 132 s.; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d’Italia, I, 2, Roma 1959, p. 454, tav. 1; M.C. Dorati, Gli scultori della cappella Paolina di Santa Maria Maggiore, in ...
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CAPPELLETTI, Antonio
Laura Gigli
Figlio di Giovanni Pietro, nacque a Caserta verso il 1772. Le scarne notizie biografiche che conosciamo su questo argentiere, reperite nell'archivio della chiesa di [...] di riuscire più belle nei particolari che nell'insieme, quasi fossero stilisticamente slegate.
Bibl.: C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia..., I, Roma, Roma 1958, p. 243; S. Fornari Gli argenti romani, Roma 1968, p. 195; Agenti romani ...
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Il complesso ambito delle a. a. va posto in relazione con le diverse espressioni utilizzate per indicare le arti quando il processo creativo non è fine a sé stesso ma è volto alla realizzazione di oggetti [...] , G. Uncini si sono dedicati al disegno del gioiello. Dagli anni Ottanta sono diventati sempre più numerosi gli orafi-artisti che nelle loro creazioni hanno sperimentato nuove soluzioni tecniche e formali utilizzando anche materiali poveri come l ...
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PITTURA dal 1180 al 1260
F. Cervini
La p. risentì tra il sec. 12° e il 13° delle profonde mutazioni culturali e sociali dell'Occidente europeo. Con l'emergere delle monarchie nazionali in Francia, in [...] (v.) - esibiva con orgoglio la propria individuale autonomia, anche se i pittori sembrano leggermente in ritardo rispetto a scultori, orafi e architetti. Nomi e firme, del resto, si infittiscono a Duecento inoltrato in quelle regioni, come la Toscana ...
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RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia
Massimo Giansante
RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia. – Figlio di Marco di Giacomo, Francesco Raibolini, detto il Francia per abbreviazione del nome di battesimo, [...] alla seconda metà del Cinquecento; lì Raibolini e dopo di lui i figli Giacomo e Giulio ebbero la loro bottega di orafi e pittori (ASBo, Ufficio del Registro, Copie degli atti, lib. 62, c. 199r, 5 dicembre 1482).
Collocato come apprendista presso il ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] pontificio, in Boll. di numismatica, I (1984), pp. 12 s., 45, 55, 84, 86-88; A. Bulgari Calissoni, Maestri argentieri, gemmari e orafi di Roma, Roma 1987, pp. 247 s.; E. Noe, Le medaglie di Livio Odescalchi, in Medaglia, XVII (1989), 24, pp. 83-86 ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] di memoria e penetrazione della cultura artistica che lo circondava. Quella Venezia orgogliosa dei suoi leggendari decoratori, tessitori e orafi costituì un mondo che in qualche modo lo sedusse per sempre e che lo avrebbe ispirato costantemente.
Nel ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.