Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di arte “minore” nel Medioevo non sussiste; le forme di produzione [...] quella delle “arti maggiori”. Non è un caso che tra i nomi di artisti di chiara fama che possediamo siano numerosi gli orafi, fino a risalire al presunto prototipo sacro di sant’Eligio, patrono della categoria con un ruolo quasi parallelo a quello di ...
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CANCELLO
J. Geddes
Struttura di vari elementi di metallo o di legno disposta a chiusura manovrabile di un varco o in una recinzione. La maggior parte dei c. artisticamente rilevanti di epoca medievale [...] 'Ile-de-France cominciarono a produrre motivi a stampo ottenuti con l'uso di matrici. Attraverso questa tecnica, tipica degli orafi e dei monetieri, essi giunsero a creare motivi floreali e vegetali basati sulla precisa ripetizione di elementi. Ciò ...
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MATTHEW PARIS
N. Wilkins
Letterato e artista inglese, nato intorno al 1200 nei pressi dell'abbazia di St Albans, a N-O di Londra, dov'è testimoniato nel 1213 e della quale divenne monaco nel 1217; morì [...] . la Bibbia ora conservata a Cambridge (Trinity College, B.5.3); M. appare inoltre influenzato anche dai libri di modelli degli orafi che operavano per l'abbazia di St Albans, diretti da Walter of Colchester (m. nel 1248). Sembra poi che il letterato ...
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GIUSTO da Firenze
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo orafo attivo a Firenze nella seconda metà del XV secolo. Incerte sono le notizie relative alla sua famiglia di [...] Bicci nelle sue Ricordanze, nel 1461 G. teneva bottega in via Vacchereccia, strada in cui operavano numerosi tra i più importanti orafi fiorentini.
A partire dal 1466 e per circa un decennio la figura di G. appare legata ai frati serviti della chiesa ...
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DOLCE
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia romana di collezionisti di pietre incise, produttori di paste e impronte in zolfo, incisori in pietra dura tra il XVIII e il XIX secolo.
FrancescoMaria [...] , Incisori di gemme e cammei in Roma dal Rinascimento all'Ottocento, Roma s. d., p. 85; G. C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, pt. 1, Roma, I, Roma 1958, pp. 408 s.; G. Femmel-G. Heres, Die Gemmen aus Goethes Sammlung, Leipzig 1977 ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , una pietra preziosa incisa con una testa alata, e un' altra con scritta greca. Continua così il metodo proprio agli orafi dell'età barbarica d'incastonar gemme antiche negli ori e tra gli smalti; e, come nelle miniature carolinge, ad esempio nel ...
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LIGURIA
A. De Floriani
Regione dell'Italia nordoccidentale, caratterizzata da un territorio prevalentemente montuoso, solcato da strette valli perpendicolari alla costa del Mar Ligure.La L. è costituita [...] anche per il gruppo argenteo della Fuga in Egitto (oggi nel Mus. della Cattedrale Basilica Nostra Signora Assunta), probabilmente opera di orafi francesi della fine del sec. 14° (Toesca, 1951, p. 193; Algeri, 1982, pp. 46-48), ma che non si esclude ...
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HUY
A. Lemeunier
Cittadina del Belgio orientale, posta lungo il corso della Mosa a km. 30 ca. a S-O di Liegi. Già in epoca altomedievale il centro portuale di H. ebbe notevole importanza, sia nel campo [...] 'impero alla stessa epoca, per es. a Bamberga o a Utrecht.A H. è certamente attestata l'attività di due dei pochissimi orafi noti nell'ambiente renano-mosano del sec. 12°: Renier (v.) e Godefroid de H. (v.), di cui l'erudizione antiquaria del secolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I regni di Carlo V e di Carlo VI di Valois segnano per la vita artistica della corte [...] vede applicare su un motivo inciso o a rilievo leggero uno strato di smalto colorato trasparente).
Vero capolavoro delle officine orafe parigine è il cosiddetto Goldenes Rössl, ovvero cavallo d’oro, alto 62 cm, conservato nel tesoro della cappella di ...
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ELIGIO, Santo
V.H. Elbern
Vescovo di Noyon (641-660) ricordato anche come summus aurifex presso la corte merovingia; le fonti principali per ricostruirne la vita e le opere sono costituite dalla Vita [...] ; il culto si diffuse in tutta Europa e in particolare nella Francia settentrionale e in Belgio; il santo divenne patrono degli orafi e dei maniscalchi, in seguito anche dei fabbri, dei sellai, dei carrettieri e dei mercanti di cavalli. E. può essere ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.