Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] quasi del tutto scomparsi perché dismessi quando apparivano superati dai tempi, mentre sopravvivono quelli abbelliti e impreziositi dagli orafi per essere ammirati nelle raccolte principesche.
Botteghe e città: il caso di Firenze
Nel 1561, il duca ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo orientalizzante
Antonio Giuliano
Il periodo orientalizzante
Il periodo orientalizzante rappresenta il momento di acquisizione, da parte delle popolazioni [...] in seguito alla pressione assira, emigrarono, portando il proprio patrimonio di conoscenze artigiane, in alcune regioni della Grecia. Orafi e bronzisti nord-siriani emigrarono a Creta, forse coroplasti nord-siriani a Corinto. Famiglie greche d’altra ...
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MILANESI, Gaetano
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Siena il 9 sett. 1813 da Anton Maria, ricco mercante di panni, e da Francesca Fantacci (Lisini, p. 182). Dopo una laurea in giurisprudenza conseguita [...] ; II, sec. XV, 1854; III, sec. XVI, 1856).
Preceduta dalla pubblicazione dei Brevi dell’arte dei pittori, degli orafi e dei lapicidi, la silloge documentaria è fittamente annotata, e affronta alcuni nodi critici fondamentali della storia dell’arte ...
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SILVESTRO di Giacomo di Paolo, detto Silvestro Aquilano
Michele Maccherini
SILVESTRO di Giacomo di Paolo, detto Silvestro Aquilano. – Silvestro di Giacomo di Paolo, citato dai documenti anche come Silvestro [...] , dopo il probabile alunnato presso il padre, è ancor oggi oscura, ma è possibile che, seguendo l’esempio di alcuni orafi abruzzesi e aquilani (Nicola da Guardiagrele, Silvestro di Giovanni «de Aquila»), egli si recasse a Firenze scoprendo la sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Galileo Galilei
Maurizio Torrini
Le osservazioni astronomiche e la teoria del moto di Galileo Galilei contribuirono in modo determinante ad affermare una nuova concezione del cosmo e della scienza, [...] il suo vecchio ammiratore Maffeo Barberini. Polemico fin dal sottotitolo, la «bilancia esquisita e giusta» degli orafi contro la stadera degli ortolani, il libro contrapponeva alle «girandole» del gesuita la «severità delle geometriche dimostrazioni ...
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POMODORO, Giorgio
Francesco Santaniello
POMODORO, Giorgio (Giò). – Nacque a Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930 da Antonio e da Beatrice Luzzi.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Pesaro, dove [...] tecnico per geometri Donato Bramante e compì una sorta di apprendistato insieme al fratello Arnaldo, anch’egli scultore, presso un laboratorio orafo. Diplomatosi nel 1951 fu chiamato per il servizio di leva, che svolse tra il 1952 e il 1953, prima a ...
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CRISTALLO DI ROCCA
H. Erdmann
Varietà di quarzo purissimo (biossido di silicio), di assoluta trasparenza e totale assenza di colorazione, che trovò largo impiego nella glittica fin dall'Antichità, in [...] Mus. Royaux d'Art et d'Histoire). Dagli esemplari mosani e renani, di estrema semplicità ed eleganza, trassero ispirazione gli orafi veneziani, come attestano alcuni candelabri del sec. 13° conservati nel Tesoro di S. Marco a Venezia, quello del 1296 ...
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FINIGUERRA, Tommaso (Maso)
Marco Collareta
Nacque a Firenze nel marzo 1426 da Antonio e da una Antonia di cui non si conosce il casato. Il padre, immatricolato come orafo nel 1421., esercitava l'arte [...] al battistero di Firenze.
Il F. si immatricolò come orafo nel 1456, si sposò con Piera di Domenico di Giovanni ne hanno permettono di constatare come essa coinvolga non solo ignoti orafi e intagliatori, ma anche artisti di una certa statura come ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] bimbo salvato (ora sul pontile del duomo di Modena). A Venezia, dove si trovava nel 1446 insieme con il fratello Cosimo, orafo, entrambi banditi da Firenze sotto accusa di un furto di argento alla SS. Annunziata, sarebbe stato attivo nella bottega di ...
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GIOVANNETTI, Matteo
F. Manzari
Pittore e arciprete viterbese, documentato tra il 1322 e il 1369, nato probabilmente tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. G. è menzionato per la prima volta, [...] Clemente VI. Nel 1352 inviò a Parigi un quaderno con disegni per ventotto Storie di s. Roberto, come modello per gli orafi che dovevano eseguire la cassa-reliquiario del santo per la stessa abbazia.Clemente VI morì nel 1352, prima di vedere ultimata ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.