GIOVANNI di Lorenzo (detto Giovanni delle Corniole)
Davide Gasparotto
Assai scarse sono le notizie biografiche su questo intagliatore di gemme, in gran parte raccolte da Gaetano Milanesi alla fine dell'Ottocento [...] in rapporto con G. (Molinier), interpretando il monogramma come Iohannes Florentinus Fecit, sono invece da riferire a un orafo bolognese, attivo nella cerchia di Francesco Francia nel medesimo arco cronologico (cfr. Fulton).
Fonti e Bibl.: G. Vasari ...
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FEDELI, Stefano
Maria Celeste Cola
Figlio di maestro Giovanni e di Maria Antonietta Montini, nacque a Roma nel 1794 (per le notizie a lui relative, se non altrimenti specificato, cfr. Bulgari, 1958).
Eletto [...] nn. 199, 228 s., 233; C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, Roma 1958, I, p. 437; S. Fornari, Gli argenti romani (catal.), Spoleto 1983, p. 188 n. 79; A. Bulgari Calissoni, Maestri argentieri gemmari e orafi di Roma, Roma 1987, p. 197. ...
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CICCARELLO di Francesco di Bentevenga
Ezio Mattiocco
Nato da Francesco di Bentevenga nella città di Sulmona, dove esercitò l'attività di orafo e dove il bisavolo Pietro di Girardo da Raiano era immigrato [...] in Abruzzo, VI (1968), 2-3, pp. 397-400; D. V. Fucinese, Oreficeria abruzzese nelle Marche. Un'opera di Masio di Ciccarello orafo sulmonese del '300, in Dimensioni, XII(1968). 1-2, pp. 65-70; V. Pace, Per la storia dell'oreficeria abruzzese, in Boll ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] questi prediletti dal primo neoclassicismo), nelle statuette a tutto tondo degli angeli.
Nella famiglia Elena si dedicarono all'attività orafa anche un Francesco di Giovanni (1787-1809), cugino di Francesco di Vincenzo (Archivio di Stato di Brescia ...
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CROPANESE, Filippo
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte né i nomi dei genitori di questo medaglista attivo a Roma tra il 1756 e il 1774, né si sa se fosse parente [...] a Pio VI (1799), Roma 1939, pp. 115 s. nn. 9 e 11, 122 n. 25, 124 n. 31; G. C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma, I, Roma 1958, p. 340; Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, p. 490 n. 2413; F. Bartolotti, La medaglia annuale ...
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CATERA, Vincenzo
Santi Luigi Agnello
Nacque, probabilmente a Siracusa, intorno all'anno 1770: figlio di Antonino, fratello di Silvestro (che erano ambedue argentieri) e marito di Vincenza Chindemi, [...] , p. 632; G. Agnello, Argentieri e argenterie del Settecento, II, in Per l'Arte sacra, VI(1929), pp. 155, 157 s.; Id., Orafi e argentieri dei secc. XVI, XVII e XVIII, in Archivi, XXIII(1956), pp. 345 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p ...
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MORONE, Gaspare
Lucia Simonato
– Nacque probabilmente a Milano nel 1603, da Girolamo, registrato come orafo nella stessa città dal 1605 al 1612 (Le matricole degli orefici …, 1977), e da Prudenzia Mola.
La [...] A. Magnaguti, Le medaglie mantovane, Mantova 1921, pp. 58, 60 s., 102 s., 168 s.; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d’Italia, II, Roma 1959, pp. 160, 182; G. Pollard, Some Roman seventeenth century portrait medals, in Studi Secenteschi, VII ...
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BARTALESI, Urbano
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nacque a Siena nel 1641, da famiglia di argentieri senesi attivi a Roma tra il 1634 e il 1793. Figlio di Dionisio, attivo prima a Siena in via delle [...] li conti colli operai della nuova cappella del N. S. P. Ignatio cominciato l'anno 1695, ff. 94 s.; C.Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1959, pp. 102 s.; Z. Giunta di Roccagiovine, La mazza d'argento della città di Spoleto, in ...
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SESTO
Manlio Leo Mezzacasa
(da Sesto). – Capostipite di questa famiglia di orefici e intagliatori di coni presso la Zecca veneziana attivi tra il tardo Trecento e la seconda metà del Quattrocento fu [...] , ma certamente né univoco né unidirezionale per una bottega che dimostra una propria identità espressiva. Tra le tecniche orafe più distintive impiegate dalla bottega si ricordi il cosiddetto smalto filogranato, che accomuna le opere dei nostri a ...
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GIARDONI (Gardoni), Francesco (Giovanni Francesco, Gianfrancesco)
Laura Possanzini
Figlio di Filippo, il G. nacque a Roma nel 1692. La sua formazione avvenne tra il 1703 e il 1708 presso la bottega [...] il camerlengo e i consoli dell'università degli argentieri e orafi di S. Eligio gli concessero la "patente" di Duomo di Foligno, Perugia 1916, p. 58; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, Roma, I, pt. 1, Roma 1958, pp. 308, 530, 533; ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.