Vedi VETULONIA dell'anno: 1966 - 1997
VETULONIA (Vetiuna, Vatluna, Vetalu)
A. Talocchini
Piccolo centro della Toscana a N-O di Grosseto, situato sopra un'altura che domina la pianura grossetana un tempo [...] settentrionale mostra una tale abbondanza e varietà di oreficerie come Vetulonia. Senza dubbio vi è stata una scuola di orafi fiorentissima, la quale usava le tecniche che divennero abituali nell'oreficeria etrusca, con indirizzo e gusto del tutto ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] dell'oreficeria e dell'epigrafia antica. Fortunato Pio Castellani e i figli Augusto e Alessandro furono soprattutto abilissimi orafi che si specializzarono nelle tecniche antiche. Le loro opere non furono dei falsi, ma raffinate imitazioni realizzate ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Vetulonia
Anna Talocchini
Mario Cygielman
Vetulonia
di Anna Talocchini
Piccolo centro (etr. vetluna, vatluna, vetalu) della Toscana a nord-ovest di Grosseto, situato [...] mostra una tale abbondanza e varietà di oreficerie come V. Senza dubbio vi è stata una scuola di orafi fiorentissima, la quale usava le tecniche che divennero abituali nell’oreficeria etrusca, con indirizzo e gusto del tutto particolari ...
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Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] il polittico per S. Maria in fontibus, commissionato loro almeno in parte dal Comune. In contemporanea o quasi, una scuola di orafi e argentieri che si affermò a lungo nel tempo lavorava a opere come il reliquiario di S. Verano, eseguito da Bernardo ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] Giovanni Pisano, Lorenzo Maitani, lo stesso Arnolfo, Giotto o Andrea Pisano), architetti-scultori o pittori, talvolta orafi, la cui multiforme attività ha spesso reso più facile indirizzare gli studi sulla produzione figurativa, meglio documentabile ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] manifatturiero e artigianale, quali quelle dei vasai, calderai, calzolai, sarti, muratori, carpentieri, scalpellini, fabbri e orafi, la cui opera è attestata dal gran numero di lavori edilizi compiuti, dalla cospicua suppellettile scultorea pervenuta ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] e angeli - in argento, datato 1412, dove si compongono in molteplici sfaccettature apporti diversi, specialmente napoletani (Pace, 1972); orafi sulmonesi risultano al lavoro anche in altre città, come per es. all'Aquila (Pace, 1972).Fra tutte le ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] coperta dell'Evangeliario di S. Vito, risalente all'11° secolo.Oltre alle officine monastiche furono attive a P. anche botteghe orafe laiche. Nella cattedrale di S. Vito si conservano un reliquiario della mano di s. Giorgio e un busto-reliquiario di ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] -214). È in questa regione che la khamsa ha avuto la massima diffusione; come a. sembra esservi stata introdotta dagli orafi ebrei. Tra gli Sciiti la mano è legata all'agiografia, con particolare riferimento alla tragedia di Karbalā' (Massé, 1938, I ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] e la condizione sociale, sebbene i suoi molti spostamenti abbiano suggerito l'ipotesi che si tratti di un artista itinerante, forse un orafo. Tracce della sua attività di miniatore sono ravvisabili non solo a T. ma anche a Lorsch e Fulda. Riflessi di ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.