Famiglia di scultori, fonditori di bronzo, orafi e medaglisti di Parma. Filippo (m. 1520 circa) fuse, insieme ai suoi figli Iacopo Filippo e Damiano, le statue in bronzo dei quattro Evangelisti (1508) [...] nel coro del duomo. Nella collegiata di Busseto è una croce d'altare (1524) dei due figli ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] arte applicata (ceramica, oreficeria, lavori in metallo e incisione di conî), mentre egli stesso operava come incisore di conî, orafo e fonditore. In una sua lettera al duca, in data 12 maggio 1592, scrive di esperimenti, falliti, nella fabbricazione ...
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ABBATI (Abati)
Augusta Bubani
Famiglia di celebri orafi di Bologna, operanti ivi fra il sec. XV e il XVI. Attualmente se ne ignorano le opere. Iacopo è ricordato nel 1450; il figlio di lui Antonio, con [...] figli e fratelli Iacopo, Carlo, Giovanni, Francesco e Floriano, che conseguirono maggior fama, appaiono immatricolati nella Società degli orafi il 14 genn. 1483; nello stesso anno opera Benedetto di Petronio, mentre Vincenzo compare nel 1539.
Fonti e ...
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DIES
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia di artisti (orafi, gemmari, mosaicisti) di origine veneziana attiva a Roma nei secoli XVIII e XIX.
La presenza a Roma del capostipite Antonio (Venezia 1695-Roma [...] ); W. Forrer, Biographical Dictionary of medaillists..., I, London 1904, p. 587; VII, ibid. 1923, p. 223; C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, pt. I, Roma, I, Roma 1958, pp. 403 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IX, p. 249. ...
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BORONI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri, orafi e bronzisti originari di Vicenza e operosi a Roma nel secolo XVIII e oltre.
Bartolomeo, nato a Vicenza nel 1703, dagli archivi dell'università [...] per Bartolomeo); Ravenna, Archivio di Stato, fondo Corporazioni religiose, b. 319, p. 393 (per Giuseppe); C. G. Bulgari, Argentiari, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1959, pp. 197, 199; III, 4, ibid. 1969, p. 174 (per Bartolomeo); F. Beltrami, Il ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] -moresco al moderno.
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Alfredo, unico figlio maschio di Augusto e di Annetta Farina, nacque a Roma l'11 maggio 1856. Tra i C. orafi è il meno noto, pur avendo esercitato l'arte con lo stesso amore e la stessa perizia. Ma egli non tenne conferenze né ...
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FEGAROTTI, Giuseppe Eugenio
Elena Longo
Primogenito di una illustre famiglia di orafi e argentieri, nacque a Catania da Ernesto Fecarotta e Michela Biondi l'11 apr. 1903 (con decreto reale del 1938 [...] il cognome paterno fu trasformato in Fegarotti).
Giunto a Roma per continuare gli studi, frequentò dal 1917 al 1919 il collegio militare. Successivamente si iscrisse, per volere del padre, alla facoltà ...
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Incisore su rame (inizî sec. 16º) operoso a Bologna, scolaro di F. Francia; lavorò soprattutto per orafi, fornendo scene mitologiche e motivi ornamentali, in parte derivati da Nicoletto da Modena. ...
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BIAGINI, Alfredo
Valerio Terraroli
Figlio di Ercole e di Adelina Martinelli, nacque a Roma, da una famiglia di orafi, il 20 febbr. 1886. Nel 1905 si iscrisse all'Accademia di belle arti di Roma frequentando [...] i corsi di architettura e scultura, che abbandonò nel 1909 per recarsi a Parigi, dove seguì corsi di anatomia; negli anni successivi fece la spola fra le due città, fermandosi per lunghi periodi in Francia. ...
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DEL CHIARO
Alessandro Guidotti
Patronimico assunto in epoca per il momento imprecisabile (ma certo già dal XVII secolo) quale cognome di almeno due stirpi ben distinte ed ampiamente documentate di orafi [...] trattava di strumenti per cui si esigeva una qualità tecnica e formale che non solo in questo caso fu garantita da un orafo). Se nel 1427 la bottega di Lorenzo era, nella via delle Terme, nel 1441 quando ospitava il nipote Giovanni si trovava invece ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.