LELI (Lelj), Giovanni Antonio (Giovanni Antonio [Giannantonio] da Foligno)
Emilia Capparelli
Nacque a Ferrara tra il 1472 e il 1476, da una famiglia di orafi e incisori proveniente da Foligno.
Il cognome [...] of Italian medals of the Renaissance before Cellini, I, London 1930, pp. 31, 36; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmai e orafi d'Italia, IV, Roma 1974, pp. 368-371; M. Ravegnani Morosini, Signorie e principati: monete italiane con ritratto 1450-1796 ...
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Famiglia cremonese di scultori, stuccatori, orefici, medaglisti, fonditori attivi nel sec. 16º. I più noti sono: Altobello, orefice (Reliquiario di S. Bartolomeo a Busseto, 1540); i fratelli Galeazzo e [...] Giacomo, orafi e scultori, attivi a Bergamo nella 1a metà del sec. 16º; Andrea (o Giovanni Battista), medaglista (ritratto della moglie Leonora, di Lucrezia de' Medici, ecc.), operante a Reggio nell'Emilia, dove nel 1550 era direttore della zecca, e ...
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MANTEGAZZA
Vito Zani
Famiglia di artisti milanesi prevalentemente attestati nella seconda metà del Quattrocento a Pavia e Milano. Il gruppo familiare meglio noto dai documenti è quello composto da quattro [...] e Antonio avevano rispettivamente suddiviso in quattro quarti i diritti su quell'impresa con gli altri due fratelli, gli orafi Giorgio e Giovanni. In seguito alla morte di Cristoforo, veniva ora stabilito che due quarti (quello spettante a Giovanni ...
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DANTI, Piervincenzo
Francesco Paolo Fiore
Figlio del notaio Bartolomeo Ranaldi (Il notariato a Perugia, a cura di R. Abbondanza, Roma 1963, pp. 64, 329) e di Felice Pucciarelli, nacque a Perugia dopo [...] la metà del sec. XV.
Fu iscritto alla Matricola degli orafi perugini (Santi, 1953, p. 169) il 17 dic. 1488 nel ).
Il 31 dic. 1494 il D. era presente all'adunanza degli orafi da lui stesso indetta in qualità di camerario per il secondo semestre dell ...
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BARTOLOTTI, Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nato a Roma nel 1709, è il primo largamente noto di una famiglia di argentieri romani attivi tra il 1740 circa e il 1824.
Sposò nel 1744 Margherita [...] , p. 375 (riproduzione del bollo); F. Maranesi, Guida turistica di Fermo, Fermo 1957, p. 189; C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma 1959, p. 112; R. Cipriani, Argenti italiani dal XVI al XVIII secolo (catal.), Milano 1959, p. 64 ...
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Figlio (m. Treviri 993) del conte Teodorico d'Olanda, arcivescovo di Treviri dal 977. Grande mecenate, promosse alcune notevoli imprese, come la costruzione del duomo di Treviri; ma va ricordato particolarmente [...] per l'impulso dato all'attività dei miniatori e degli orafi (salterio di E. a Cividale; legatura del codice aureo di Echternach a Coburgo; reliquiario del Sacro Chiodo a Treviri, ecc.). ...
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FARNESI, Nicola
Antonella Capitanio
Figlio di Pietro e di Elisabetta Del Greco, nacque a Lucca il 21 sett. 1836.
Suo padre era un piccolo artigiano, probabilmente liutaio (cfr. Giorgi, 1971, p. 19); [...] in Riv. ital. di numismatica, V (1892), pp. 220 s., 226, tav. V; VI (1893), pp. 488 s. (per Adolfo); P. Campetti, N. F. orafo, in La Rassegna Lucchese, I (1904), pp. 122 s., 135-139, 153-157, 183-188; C. Paladini, Il Cellini moderno N. F., in Italia ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] Firenze, dedicandosi, per volere del padre Giovanni, ingegnere e musico, anche allo studio della musica. La precoce abilità di orafo lo rese presto famoso: lavorò a Roma per un lungo periodo (1519-40, interrotto da brevi soggiorni a Firenze, Mantova ...
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DEL VAGLIENTE (Vaglienti)
Alessandro Guidoti
Famiglia fiorentina che dai documenti risulta impegnata soprattutto nel settore dell'oreficeria per tre generazioni, dalla seconda metà del XIV secolo fino [...] della famiglia. Nacque a Firenze tra il 1392 ed il 1395; l'8 marzo 1414 giurò all'arte di Por S. Maria quale orafo e cinque giorni dopo s'immatricolò senza pagare alcuna tassa per il beneficio del padre; a tale data abitava Oltrarno, nel popolo di S ...
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Architetto (Londra 1792 - Wimbledon 1870), allievo del padre, Thomas (1752-1820), anch'egli architetto; a sua volta ebbe a collaboratore il figlio Philip Charles (1822-1892). Con gusto eclettico costruì [...] a Londra, tra l'altro, i magazzini di S. Caterina (1827-28), la sede della Compagnia degli Orafi (1835), la stazione di Euston (1839). ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.