Valenza Comune della prov. di Alessandria (50 km2 con 20.268 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 125 m s.l.m., alla destra del Po. Vi sorgono fiorenti industrie di calzature e tradizionali laboratori [...] artigiani per la lavorazione dell’oro e di pietre preziose con annessa scuola per orafi e cesellatori. ...
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(ted. Augsburg) Città della Germania (262.512 ab. nel 2006), nella Baviera, posta a 486 m s.l.m., alla confluenza dei fiumi Lech e Wertach. È la terza città più popolosa della Baviera, dopo Monaco e Norimberga. [...] strade principali furono ornate da numerose fontane. Tra i sec. 16° e 18° ebbero sede ad A. fiorentissime botteghe di orafi e argentieri.
Confessione di A. Nome con il quale si indica la redazione degli articoli fondamentali della dottrina luterana ...
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Vienna
Claudio Cerreti
Sul Danubio, ora nuovamente al centro dell’Europa
Già capitale di un grande impero, Vienna si è trovata nel Novecento in una posizione marginale e capitale di uno Stato che le [...] vi costruì la chiesa di S. Stefano e ne fece una capitale, chiamandovi i maggiori poeti della lirica cortese tedesca e orafi raffinatissimi.
Dal 1278 la storia di Vienna si lega, invece, agli Asburgo. Nel 1365 vi fu fondata l’università – la prima ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Turingi
Ursula Koch
I turingi
La regione del medio corso dell’Elba, del Saale e dell’Unstrut, insieme alla zona [...] , tra le quali le fibule a tenaglia con piede ovale. D’altronde non si può escludere che anche orafi longobardi producessero forme di fibule originariamente turingie, fenomeno che avrebbe come risultato una diffusione simile. Dopo l’integrazione ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo orientalizzante
Antonio Giuliano
Il periodo orientalizzante
Il periodo orientalizzante rappresenta il momento di acquisizione, da parte delle popolazioni [...] in seguito alla pressione assira, emigrarono, portando il proprio patrimonio di conoscenze artigiane, in alcune regioni della Grecia. Orafi e bronzisti nord-siriani emigrarono a Creta, forse coroplasti nord-siriani a Corinto. Famiglie greche d’altra ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Vetulonia
Anna Talocchini
Mario Cygielman
Vetulonia
di Anna Talocchini
Piccolo centro (etr. vetluna, vatluna, vetalu) della Toscana a nord-ovest di Grosseto, situato [...] mostra una tale abbondanza e varietà di oreficerie come V. Senza dubbio vi è stata una scuola di orafi fiorentissima, la quale usava le tecniche che divennero abituali nell’oreficeria etrusca, con indirizzo e gusto del tutto particolari ...
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Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] il polittico per S. Maria in fontibus, commissionato loro almeno in parte dal Comune. In contemporanea o quasi, una scuola di orafi e argentieri che si affermò a lungo nel tempo lavorava a opere come il reliquiario di S. Verano, eseguito da Bernardo ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] e angeli - in argento, datato 1412, dove si compongono in molteplici sfaccettature apporti diversi, specialmente napoletani (Pace, 1972); orafi sulmonesi risultano al lavoro anche in altre città, come per es. all'Aquila (Pace, 1972).Fra tutte le ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] abbreviazioni che in qualche caso può dipendere dalla poca dimestichezza con i simboli grafici da parte di orafi analfabeti) e dai monogrammi contenenti formule augurali, invocazioni o riferimenti cristologici ma talvolta concretamente allusivi di ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] e nelle rovine di Ercolano e Pompei, dove molte bilance sono state trovate in casa di medici, farmacisti, vasai, orafi e commercianti. Cospicua è anche la documentazione dell'Italia settentrionale, ad esempio del territorio di Adria, di Aquileia e ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.