Scrittore statunitense (Lawton, Oklahoma, 1934 - Santa Fe, New Mexico, 2024), di discendenza kiowa per parte di padre e inglese con elementi cherokee per parte di madre. Cresciuto in riserve indiane, laureatosi [...] d'America è registrato attraverso una sofisticata tecnica narrativa basata sulla collisione tra moduli espressivi proprî dell'oralità indiana e una scrittura fortemente stratificata che rimanda ai modelli della tradizione occidentale. Tra le opere ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] tradizionali con una propria psicologia. L'unica protagonista sia del testo scritto, che comunque conserva un rapporto strettissimo con l'oralità, sia della messa in scena teatrale è la lingua, e l'unica azione possibile nel mondo costruito da N. è ...
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Scrittore francese della Martinica (n. Fort-de-France 1953).Nel solco della tradizione letteraria propria delle Antille francofone, da A. Césaire a É. Glissant, ha scritto numerose opere narrative e saggistiche [...] del narratore tradizionale (conteur); Texaco (1992; trad. it. 1994), che, fondendo artifici postmoderni con modi e tecniche dell'oralità, racconta la formazione di una comunità creola intorno a un forte personaggio femminile; L'esclave vieil homme et ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Firenze 1913 - Roma 1991). Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, alcuni dei racconti e romanzi di P., rappresentano il momento migliore [...] «storia raccontata due volte» e quindi come una vicenda che, anche nel cinema, era votata a mantenere un legame diretto con l'oralità del reale. Il rapporto di P. con il cinema fu sempre continuo e importante. L'anno successivo con L. Visconti e S ...
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Yaşar Kemal
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Pseudonimo di Kemal Sadik Göğçelı, scrittore turco, nato nel villaggio di Hemite (Adana) il 20 aprile 1922. Fin dall'infanzia, che fu sconvolta dalla morte del padre, assassinato davanti [...] membro dell'Académie universelle des cultures.
Conoscitore, raccoglitore e lui stesso autore, in gioventù, di testi della tradizione orale, Y. K. si è poi dedicato prevalentemente alla produzione narrativa in prosa, arricchendo la sua formazione con ...
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LUCA
Francesco Panarelli
Nato intorno agli anni Sessanta del XII secolo, L. è concordemente detto di origine campana. La notizia è attendibile, visto che a partire dal 1183 (più precisamente durante [...] abate e priore dell'abbazia di Corazzo. L'incarico era effettivamente confacente a L., che invece doveva avere problemi nella oralità, visto che dice di se stesso: "quia eram impeditioris et tardioris linguae" (ibid.). Il testo di L. è pervenuto solo ...
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GUARNA, Romualdo
Massimo Oldoni
Nacque da una nobile famiglia salernitana nel primo quarto del XII secolo. Il G. partecipò della stagione più florida della Scuola medica di Salerno, fu medico egli stesso [...] uso della pace, il Chronicon del G. (e del suo coredattore) appare un'opera datata, pronta a sacrificare l'oralità coeva per fabbricare uno schema narrativo che garantisca un posto sicuro nell'ortodossia storiografica. La tendenza a un coinvolgimento ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] nidi di ragno Calvino interpreta e commenta, in modo originale e preciso, certe spinte del neorealismo: il fascino dell’oralità, cioè della «voce anonima dell’epoca, più forte delle nostre inflessioni individuali ancora incerte […] ci muovevamo in un ...
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CARNELUTTI, Francesco
Giovanni Tarello
Nacque a Udine il 15 maggio 1879da Giuseppe e da Luisa Missiaglia. Dopo gli studi classici a Treviso si indirizzò alla giurisprudenza, iscrivendosi all'università [...] in materia di prove.
Il C. non era attratto, invece, dalla insistenza dottrinaria del Chiovenda sul principio dell'oralità e dalla preferenza per la prova testimoniale resa nell'udienza di trattazione e non previamente raccolta e verbalizzata, e in ...
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Attore, autore e regista italiano (n. Belluno 1956). Le storie, i contenuti, le memorie della sua terra, diventano temi centrali degli spettacoli di P. Partendo dai ricordi di bambino, ritrova la sua origine [...] televisiva 1997; dal 1997 anche in volume), ricostruzione di una catastrofe italiana, sorta di orazione nella quale si fondono oralità, drammaturgia e passione civile; Il Milione (1997), racconto di un viaggio che si snoda su una grande carta della ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...