BOLLA, Bartolomeo
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Poeta bergamasco vissuto fra il sec. XVI e il XVII. Le notizie che possediamo sulla sua vita, sono scarsissime e confuse.
Sostanzialmente sulla scorta delle informazioni contenute [...] palatino Federico IV, Alberto e Filippo di Hanau, Giovanni Giorgio di Brandeburgo, Maurizio langravio di Hesse - Cassel, Maurizio di Nassau e Orange (al quale dedica l'edizione del 1603 dei Nova novorum). A quanto pare il B. fu anche in Francia e in ...
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KARTERIOS (Καρτέριος, Carterius)
L. Guerrini
E. Lissi
Pittore greco della metà del III sec. d. C., ricordato da Porfirio (Vita Plotini, i) come il miglior pittore di questo periodo (Καρτέριον τὸν ἄριστον [...] c. 2150, s. v.; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., II, Monaco 1923, p. 831; Thieme-Becker, XIX, p. 575, s. v.; H. P. L'Orange, in Cahiers Archéologiques, V, 1951, p. 15 ss.; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 42; R ...
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trek
Termine usato in Sudafrica per indicare l’espansione dei contadini e allevatori migranti afrikaner (o boeri) dalla regione del Capo verso nord-est a partire dal 18° sec., contendendo terra e pascoli [...] con ndebele e zulu, che sconfissero nella battaglia di Blood river (1838). Dopo l’annessione britannica del Natal (1843) il t. riprese verso il Veld per fondare la Repubblica sudafricana (Transvaal, 1852) e lo Stato libero d’Orange (1854). ...
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Figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici, nacque a Fontainebleau il 18 marzo 1554. Cominciò a partecipare alla vita politica nel 1573; e il momento era propizio alla sua smodata ambizione. Gli ugonotti [...] precedenti. Una visita ch'egli fece alla regina nell'agosto del 1879, parve foriera di prossime nozze; mentre le trattative con l'Orange e con l'Unione di Utrecht sboccavano in un nuovo trattato (Plessis-Les-Tours, 19 settembre 1580), per cui il duca ...
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DIRITTI Documenti scritti ai quali è affidata la solenne enunciazione dei principî fondamentali della libertà politica e civile.
Questa tendenza si manifesta dapprima nella storia costituzionale inglese. [...] dei diritti (Bill of rights) del 16 dicembre 1689 (i William and Mary, sess. 2, c. 2) accettato da Guglielmo d'Orange nel momento di ricevere la corona dal Parlamento dopo la "gloriosa rivoluzione" che aveva cacciato gli Stuart dal trono inglese. In ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] pp. 387-405; A. Thiery, Problemi dell'arte e della cultura in Europa nei secoli VI-VIII, ivi, pp. 407-431; H.P. L'Orange, Il Tempietto di Cividale e l'arte longobarda alla metà dell'VIII secolo, ivi, pp. 433-460; M. Brozzi, Topografia e struttura dei ...
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SANFELICE, Giovanni Vincenzo
Elisa Novi Chiavarria
SANFELICE, Giovanni Vincenzo. – Nacque a Napoli presumibilmente nel 1575, figlio secondogenito di Fabio, signore di Bagnoli, un piccolo feudo sito [...] XVII secolo, risale anche il suo matrimonio con Caterina Van Ross, di un casato fiammingo imparentato con il principe d’Orange, dal quale nacquero i figli Marco Antonio, che intraprese con scarsi successi il mestiere delle armi, Lelio, che entrò nell ...
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TEN arquitectos
<... arkitéktos>. – Studio di architettura e design fondato nel 1986 a Città di Messico dall’architetto messicano Enrique Norten (n. Città di Messico 1954), con una filiale a New [...] il Chopo museum a Città di Messico (2004-10); il National laboratory of genomics a Irapuato, in Messico (2005-09); l’Orange County great park a Irvine, California (2006; AIA award 2009); la ristrutturazione (che ha previsto anche la creazione di un ...
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Uomo politico inglese, nato a Londra il 6 dicembre 1637, morto ivi il 24 febbraio 1714. Fu personaggio molto discusso del periodo coloniale degli Stati Uniti, tre volte governatore regio di provincia, [...] 'A. a Boston e cacciò lui in prigione. Lo stesso malinteso ebbe conseguenze più tragiche a New York. Colà, la rivoluzione orangista fu intesa in senso democratico: e Jacob Leisler, capo dei "poveri", destituì l'agente dell'A., e governò la città per ...
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Uomo di stato ed umanista olandese, nato a Noordwiik il 5 dicembre 1545, morto all'Aia l'8 ottobre 1609. Studiò lettere e giurisprudenza nelle università di Lovanio, di Douai e di Parigí. Nel 1566 tornò [...] 'università, il D. era fra i promotori e ne fu nominato primo curatore. Nel 1585, dopo l'assassinio del principe d'Orange, fu nuovamente capo di una missione presso la corte d'Inghilterra per ottenere per l'Olanda l'appoggio della regina Elisabetta ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...
orango
s. m. [forma abbreviata di orangutan; cfr. ingl. orang] (pl. -ghi). – Primate antropomorfo della famiglia pongidi (Pongo pygmaeus), detto anche orangutàn o orangutano, diffuso nelle foreste delle isole di Borneo e di Sumatra: ha pelame...