MACRINO (M. Opellius Macrinus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano. Di umilissima origine, era nato a Cesarea di Mauretania nel 164 d. C. Prefetto del pretorio sotto Caracalla, fu nominato, imperatore [...] nel III sec., Bologna 1949, p. 99 ss.; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, p. 74 ss.; H. P. L'Orange, Studien zur Geschichte des spätant. Kaiserporträts, Oslo 1933, p. 93; D. Mustilli, Il Museo Mussolini, Roma 1939; v. Petrikovits, in Pauly-Wissowa ...
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Nome assunto dalla Lega di Augusta (costituita nel 1686 tra Impero, Spagna, Paesi Bassi, Svezia e vari Stati tedeschi), quando nel 1689 vi aderì l’Inghilterra. Nell’autunno 1688 Luigi XIV aveva iniziato [...] in Irlanda, che aveva lo scopo di riportare al trono Giacomo II Stuart, fallì. Sotto la guida di Guglielmo III d’Orange e con l’appoggio finanziario accordato dal Parlamento inglese, la G. poté presto disporre di forze terrestri superiori a quelle ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] ).
Storia
Nome con cui furono indicati, dopo la rivoluzione inglese del 1688-89 e l’ascesa al trono di Guglielmo III d’Orange, i sostenitori del re deposto Giacomo II Stuart e dei suoi discendenti. Il partito, molto forte in Scozia e nell’Irlanda ...
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Pastore evangelico valdese. Nato ad Embrun nel 1641 dall'avvocato Pietro, console della città, e da Margherita Grosso, di famiglia emigrata da Dronero nelle valli pinerolesi, fu come i genitori di ardentissima [...] spedizione nel 1688, che non ebbe esito. Allora si recava in Olanda a cercarvi l'appoggio del principe d'Orange, che procrastinava l'impresa prevedendo prossimi decisivi avvenimenti europei; poi scampato a un tentativo politico di assassinio a Coira ...
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Storico olandese, nato il 10 gennaio 1855, morto il 24 ottobre 1929. Fece i suoi studî all'università di Leida, laureandosi nel 1879. Nel 1884 fu chiamato all'università di Groninga ad insegnarvi storia [...] città olandese, voll. 4, 2ª ed., L'Aia 1910-18) e monografie sugli stadhouder Guglielmo il Taciturno e Federico Enrico d'Orange. L'ultimo suo volume è una biografia dell'ammiraglio olandese Michele de Ruyter (1928). Il B. fu anche il promotore del ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] veda la bibl. citata a proposito della relativa voce.
Sui ritratti del IV e V sec. d. C.: H. P. L'Orange, Studien, cit.; J. Kollowitz, Oströmische Plastik der theodosianischen Zeit, Berlino 1941, p. 114 ss.; R. de Chirico, Nuova statua-ritratto del ...
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PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotinus)
S. Ferri
G. Sena Chiesa
Filosofo da Lykopolis in Egitto, dove nacque verso il 203 d. C. A 40 anni si trasferì a Roma e vi tenne cattedra per circa 25 anni; morì in Campania [...] 1951, p. 15 ss.; R. Calza, Sui ritratti ostiensi del supposto Plotino, in Boll. d'Arte, 1953, p. 203 ss.; H. P. L'Orange, I ritratti di Plotino ed il tipo di S. Paolo nell'arte tardo-antica, in Atti del VII Congr. Intern. di Arch. Classica, Roma 1961 ...
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PROBO (M. Aurelius Probus)
F. Panvini Rosati
1°. - Imperatore romano. Nacque a Sirmium in Pannonia il 19 agosto 232; aveva il comando militare delle province d'Oriente allorché nel 276 fu proclamato [...] . 75), già da alcuni (Bernoulli, H. S. Jones) assegnata a Diocleziano e riconosciuta come P. dal Delbrück. A P. il L'Orange ha attribuito anche due bronzi del Museo Civico di Brescia, che il Poulsen aveva assegnato a Claudio Gotico. Il Poulsen invece ...
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BARDI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze da Giovanni Maria dei conti di Vernio e da Lucrezia Salviati, e fu fratello di Ainolfo, Filippo e Piero. Dotto nelle lingue antiche e moderne, si laureò [...] di Carpentras, ove sostenne vigorosamente i diritti della Chiesa, specialmente nei confronti del presidente del parlamento di Orange, suscitando una vivace e assai aspra polemica.
Nel 1629 fu destinato dal pontefice Urbano VIII quale vicelegato ...
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Uomo politico e scrittore inglese (Londra 1628 - Moor Park, Farnham, 1699). Ambascaitore all'Aja, fu il negoziatore della triplice alleanza tra Inghilterra, Olanda e Svezia (1668) e partecipe della stipulazione [...] al potere, T. tornò alla ribalta e fu di nuovo all'Aia. Qui negoziò il matrimonio tra Maria e Guglielmo d'Orange. Dopo la stipulazione del trattato di Nimega, richiamato (1679), ebbe per qualche tempo influenza sulle decisioni di Carlo II, insieme a ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...
orango
s. m. [forma abbreviata di orangutan; cfr. ingl. orang] (pl. -ghi). – Primate antropomorfo della famiglia pongidi (Pongo pygmaeus), detto anche orangutàn o orangutano, diffuso nelle foreste delle isole di Borneo e di Sumatra: ha pelame...