GUICCIARDINI, Iacopo
Paola Moreno
Nacque a Firenze il 2 ott. 1480, secondo figlio maschio di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi.
Fu da subito destinato al commercio e si impegnò [...] con il quale Carlo V si impegnava a ristabilire i Medici a Firenze, inviò a Cortona Filiberto di Chalon principe d'Orange per minacciare il governo popolare, il G. fu tra i quattro ambasciatori inviati dalla Pratica fiorentina per intavolare una ...
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COLONNA, Stefano
Franca Petrucci
Del ramo di Palestrina, nacque da Francesco di Stefano e da Orsina Orsini probabilmente nell'ultimo decennio del XV sec.
Sull'esempio del consorte Prospero intraprese [...] punto gli venne meno l'aiuto che aspettava da Malatesta Baglioni, che invece di sostenerlo si era ritirato, temendo un attacco dell'Orange alla città. I rapporti fra i due comandanti non erano del resto molto buoni, ché anzi il C. aveva aspirato al ...
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Gran Bretagna, storia della
Francesco Tuccari
La culla del liberalismo
La storia della Gran Bretagna e delle sue diverse componenti ‒ l'Inghilterra, la Scozia, il Galles e l'Irlanda ‒ è stata caratterizzata [...] 1660-85) e poi con Giacomo II (1685-88), la 'Gloriosa rivoluzione' del 1688 che portò sul trono Guglielmo III d'Orange (1689-1702) e la moglie Maria II Stuart, segnando il fallimento definitivo di ogni progetto assolutistico e l'avvento di un sistema ...
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Irlanda
Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico; politicamente è divisa nella Repubblica d’I. e nell’I. del Nord.
Dalle origini fino all’invasione anglo-normanna
L’I. fu abitata, [...] la cui vittoria (1690) liberò l’Inghilterra dalla minaccia giacobita e assicurò il possesso dell’I. a Guglielmo III d’Orange. La Pace di Limerick, firmata da Guglielmo, che assicurava ai cattolici libertà religiosa e ai ribelli le loro proprietà, non ...
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FERRATINI, Bartolomeo
Dario Busolini
Nacque ad Amelia (prov. di Temi) da nobile famiglia, con ogni probabilità intorno al 1475. Addottoratosi in giurisprudenza a Roma, scelse lo stato ecclesiastico, [...] il controllo della situazione, restaurando la disciplina tra i soldati.
Il 6 giugno il papa si arrese a Filiberto d'Orange. Tra le condizioni della capitolazione vi era anche la consegna di Piacenza agli imperiali. L'ordine di consegna, datato lo ...
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rivoluzioni inglesi
Massimo L. Salvadori
La nascita della monarchia costituzionale
La rivoluzione che ebbe luogo in Inghilterra tra il 1628 e il 1658 e culminò nella guerra civile iniziata nel 1642 [...] , la maggioranza del Parlamento compì il passo di offrire la corona inglese al marito di Maria, Guglielmo III d’Orange, capo (statolder) delle Province Unite. Questi, dopo aver accettato l’offerta, anche perché vedeva nel trono inglese il mezzo ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] tentarono senza successo la resistenza armata, ma furono sconfitti e la persecuzione non ebbe fine che con l’avvento degli Orange. Con questi, i rapporti tra Inghilterra e S. rimasero tesi, finché nel 1692 Guglielmo III ordinò il massacro di tutto ...
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ZELANDA (oland. Zeeland; A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Provincia che comprende la parte sud-occidentale dell'Olanda e ha una superficie di 2730 kmq. (senza le maggiori acque interne, 1831,75 kmq.). [...] vi ebbe una grandissima influenza; è questa pure la ragione per cui la Zelanda in tempi ulteriori è sempre stata assai più orangista che non l'Olanda. La guerra in Zelanda era tutt'altro che finita; anzi vi aveva un aspetto di ferocia incredibile ...
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BARDI MAGALOTTI, Bardo
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Nacque a Firenze il 15 giugno 1629, da Vincenzo, gentiluomo del granduca di Toscana Ferdinando II, e da Paola di Giulio Magalotti. Nel 1640 fu chiamato a Parigi da uno zio [...] alle chiuse di Ameyden, gettandosi nella mischia alla testa della brigada di La Mothe contro l'avanguardia del principe d'Orange. Ebbe quindi il comando della piazzaforte di Kempen, che mantenne sino a quando l'intera armata francese non fu costretta ...
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BAGLIONI, Orazio
Gaspare De Caro
Figlio di Giampaolo e di Ippolita Conti, nacque a Perugia nel 1493. Aveva appena sette anni quando Guido, Astorre, Girolamo e Simonetto Baglioni furono trucidati nel [...] saccheggio. Il 7 marzo 1528, con l'aiuto di fanterie guasconi, conquistò d'assalto Melfi, costringendo il principe d'Orange ad abbandonare senza combattere la sua posizione di Troia. Nel maggio condusse le Bande all'assedio di Napoli, ma caduto ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...
orango
s. m. [forma abbreviata di orangutan; cfr. ingl. orang] (pl. -ghi). – Primate antropomorfo della famiglia pongidi (Pongo pygmaeus), detto anche orangutàn o orangutano, diffuso nelle foreste delle isole di Borneo e di Sumatra: ha pelame...