Presso gli antichi Romani, esercizio pratico di recitazione ad alta voce di discorsi preparati, oppure esercitazione scolastica oratoria su tema stabilito: orazioni su immaginari casi giuridici (controversiae) [...] o su finte deliberazioni da prendersi (suasoriae) ...
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Uomo politico irlandese (Newmarket, Cork, 1750 - Brompton, Londra, 1817). Membro (1783) del parlamento irlandese, vi sostenne con oratoria vigorosa l'emancipazione dei cattolici, criticò gli abusi nell'amministrazione [...] e avversò l'unione legislativa con l'Inghilterra. All'avvento al potere di Ch. J. Fox nel 1806, C. fu nominato Master of the Rolls e membro del consiglio privato. Dopo otto anni, si ritirò, andando a vivere ...
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Filologo tedesco (Osnabrück 1843 - Halle 1907); professore a Kiel (1876) e a Halle (dal 1892), ha lasciato lavori notevoli sull'oratoria greca da Alessandro ad Augusto (1865) e sull'oratoria attica (Die [...] attische Beredsamkeit, 1868-80), oltre a numerose edizioni di oratori attici, della Repubblica degli Ateniesi di Aristotele, di Bacchilide. Si occupò anche della pronuncia greca e del ritmo prosastico. ...
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Insigne filologo tedesco, operosissimo in molti campi della filologia classica e in particolar modo nello studio dell'oratoria greca. Nato a Osnabrück il 22 gennaio 1843, libero docente a Königsberg nel [...] -80, in 3 volumi, 2ª ed. in 4 tomi, 1887-1898). Per la collezione Teubner il Blass pubblicò gran parte degli oratori attici: Iperide (1869, 3ª ed. 1894), Antifonte (1871), Dinarco (1871), Andocide (1871, 2ª ed. 1880), Eschine (1896), Licurgo (1899 ...
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Poeta satirico tedesco (metà sec. 12º). Appartenne forse al ceto dei cavalieri. Ritiratosi dalla vita mondana, sostenne con sferzante efficacia oratoria le posizioni di un sopravvissuto rigorismo ascetico [...] in poemi satirici di lingua austro-bavarese. Il cosiddetto Priesterleben mette alla gogna la corruzione e la lascivia degli ecclesiastici contemporanei, mentre l'opera principale, Von des todes gehugde ...
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Nato a Elea in Eolia, fu uno degli avversarî d'Isocrate (il quale morì nel 338 a. C.), nell'oratoria e nell'insegnamento stesso dell'eloquenza. Scolaro di Gorgia, A. ne mantenne distintamente i caratteri [...] a coloro che compongono orazioni scritte, o Sopra i sofisti, in cui sostiene che vero ufficio del maestro di oratoria è preparare alla vita pubblica, ove la virtù dell'improvvisazione è necessaria sopra ogni altra. Nella sua polemica con Isocrate ...
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Oratore latino (14 a. C. circa - 58 d. C.) nativo di Nemauso (Nîmes); fu maestro di Quintiliano, che lo ravvicinava nell'arte oratoria agli antichi. Con la delazione e l'accusa contro Claudia Pulcra (26 [...] d. C.), cugina di Agrippina, si acquistò lodi e danaro da Tiberio. Accusato da Caligola. riuscì a salvarsi, e ne fu anzi elevato al consolato (39). Delle sue orazioni rimangono pochi frammenti ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] nel 68 era di nuovo a Roma al seguito di Galba. Qui prese a esercitare l'avvocatura, e aprì una scuola privata di oratoria, trasformata poi (74) in pubblica: così Q. fu il primo retore stipendiato dallo stato, onore conferitogli da Vespasiano, che in ...
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Retore greco di Siracusa (5º sec. a. C.), compagno o maestro di Tisia, autore della prima Arte retorica dell'antichità; la sua dottrina dell'arte oratoria e la sua partizione del discorso furono poi accolte [...] da Gorgia e da Isocrate ...
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Retore, oratore e tragediografo greco (Faselide 380 a. C. circa - Atene 340 circa); riportò 8 vittorie su 30 gare. Si hanno scarsi frammenti di una Arte oratoria, titoli e frammenti di tragedie che avevano [...] per argomento i miti tradizionali (Aiace, Elena, Edipo, ecc.) e di una di argomento contemporaneo (Mausolo) ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...