Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] adatta a esigenze di tipo giuridico e scolastico, così come si trova nei Topica di Cicerone e soprattutto nella Institutio oratoria di Quintiliano, ove dalla divisione principale degli argomenti in persone e cose (loci a persona e a re) si procede ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] di Lucio Vero; o contengono particolari autobiografici, come il Sogno; o sono preamboli oratorî, come Eracle, Scita, Erodoto; o modelli di arte oratoria, talvolta scherzosi, come l'Encomio della mosca e il Giudizio delle vocali. Degli scritti ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] tinte, 1930; Spagna veloce e toro futurista, 1931; L'Aeropoema del Golfo della Spezia, 1935), è piuttosto turgida oratoria e azione politico-letteraria (di via via scemante efficacia), che non, come pur vorrebbe, arte liberatrice, all'avanguardia d ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] deviamento e una corruzione di quella che era la sostanza più originale della poesia dannunziana: libro, in gran parte, di oratoria afrodisiaca, più che d'arte. Sullo stesso piano sono da collocare l'Isotteo e la Chimera (1885-1888), costituiti, come ...
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TORELLI, Achille
Silvio D'Amico
Commediografo, nato a Napoli il 5 maggio 1844, morto ivi il 31 gennaio 1922. Dopo aver tentato adolescente e giovinetto il teatro con le commedie Troppa grazia; Il punto [...] dell'amor sano, ma soprattutto delle buone qualità borghesi, rappresentate come l'ideale nuovo: apologia non discettante o oratoria come quelle care al Ferrari, ma accorta e sostanziosa; il che senza dubbio contribuì al trionfo del lavoro. Ma ...
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Oratore e poeta sacro bizantino del sec. VIII. Nato a Damasco verso il 660, quindicenne entrò nel monastero del Santo Sepolcro di Gerusalemme, divenendo poi notaro e vice economo di quella basilica (donde [...] ventidue (nove trattano della Madonna), gli assicurano il primo posto fra gli oratori sacri dell'età bizantina. La sua produzione oratoria, però, dev'essere ancora vagliata criticamente. Della partecipazione alla lotta contro l'iconoclastia ...
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LUSSU, Emilio
Gabriele MASELLI
Uomo politico, nato ad Armungia (Cagliari) il 4 novembre 1890. Valoroso combattente nella prima Guerra mondiale, fondò, al termine di questa, il Partito sardo d'azione, [...] ultimi decennî, le proprie esperienze autobiografiche. E l'indignatio che fa il L. scrittore: ma un'indignazione che sa temperare l'oratoria con l'ironia e trascendere lo sfogo polemico nel distacco e nell'evidenza della rappresentazione artistica. ...
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Il patrono di Padova, un frate predicatore
Di origine portoghese, sant'Antonio di Padova agli inizi del 13° secolo si fece con entusiasmo frate francescano. Ebbe fama di grande predicatore e guaritore, [...] nel 1231. Scrisse numerosi sermoni: prediche di argomento religioso e morale, in cui unì una profonda dottrina a un'appassionata forza oratoria. In essi criticò vizi e peccati, in particolare l'avarizia e l'usura, ed esaltò le virtù morali, quali l ...
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FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] , il F. innalzava l'eloquenza a "misura della libertà di cui Venezia gode[va]" (L. Ricaldone). Nello stesso tempo l'arte oratoria era l'"aiuto più potente e più manifesto" che la Repubblica marciana poteva utilizzare per sopravvivere in un contesto ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] se non d'anime, certo di uomini e donne, non è a dubitare, come non è a dubitare che appunto quest'abilità "oratoria" sia alla radice degli eventuali suoi successi nel trattare con i propri autori (quando divenne editore) e nel convincerli a stampare ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...